Volevo solo sfiorare il cielo di Silvia Ciompi

Dopo la morte della madre Emma, Clelia ha smesso di vivere. Nasconde le cicatrici sotto il trucco pesante e le magliette scure troppo lunghe, con il silenzio unico compagno delle sue giornate, da cui la musica, tanto amata da Emma, è bandita. Il giorno del suo compleanno, quando la nonna le consegna la chiave di uno scantinato che le aveva comprato la madre per allestire una web radio, Clelia all’inizio non ne vuole sapere, poi la curiosità di scoprire il suo ultimo piano ha la meglio.

Ed è proprio fuori dallo scantinato, sotto il sole cocente di giugno, che conosce Lorenzo, appena arrivato all’Isola d’Elba da Roma, con i suoi ricci ribelli, la faccia da schiaffi e un sorriso arrogante.

Tra i due prima è guerra aperta, poi tregua armata, infine pace che assomiglia tanto all’amore.

E all’improvviso, mentre l’estate infuria e l’afa diventa sempre più opprimente, Clelia non si nasconde più e la musica torna a fare da colonna sonora ai suoi giorni.

Ma la ragazza non sa che Lorenzo è in fuga da tutto, soprattutto da se stesso, e si porta dentro un terribile dolore. Una volta che i segreti di entrambi verranno svelati, la loro storia sopravvivrà ai contraccolpi della vita?

Dopo il successo di Tutto il buio dei miei giorni Tutto il mare è nei tuoi occhi, romanzi amatissimi dalle lettrici, Silvia Ciompi ci consegna una nuova storia d’amore spaccacuore e una nuova coppia di protagonisti di cui innamorarci.

Volevo solo sfiorare il cielo di Silvia Ciompi, romanzo young adult in uscita oggi grazie a Sperling & Kupfer.

Non lo faccio mai, non scrivo mai alle autrici dopo aver terminato il loro libro perché detesto essere invadente, ma tu sei responsabile delle tante lacrime versate durante la lettura e non ho potuto resistere.
Voglio dirti grazie perché mi hai spezzato il cuore e poi lo hai ricomposto. Grazie perché sai raccontare le emozioni come nessuna autrice al mondo. Il tuo modo di scrivere è unico, fai sentire tutto fin nel profondo. Calimero e Lore’ sono un gran casino, sono ammaccati, feriti, distrutti, ma hanno tantissimo da dire e da dare a chi ha la fortuna di volerli conoscere senza fermarsi all’apparenza.
Grazie davvero di cuore ❤

Penserete che io sia impazzita, ma è andata proprio così, martedì 2 marzo ho terminato la lettura di Volevo solo sfiorare il cielo e la prima cosa che ho fatto è stata scrivere questa mail a Silvia. Da lettrice non ho mai contattato nessuno, da blogger ho sempre e solo messo ciò che sentivo sulla pagina del blog senza anticipare nulla, ma con Silvia ho sentito che era giusto darle subito un feedback, forse perché la vedevo agitata, forse perché volevo attenuare un pochino la sua ansia o forse semplicemente perché quando si sente troppo è impossibile mettere un freno a ciò che si prova.

Silvia ha uno stile unico che definirei viscerale, i suoi protagonisti li senti fin nelle ossa, sono contorti, complicati, scontrosi, chiusi ermeticamente al mondo, e lei te li mostra nudi e vulnerabili. Non lascia nulla all’immaginazione, ti fa sentire tutto ciò che provano e le loro emozioni ti travolgono come un treno lanciato a velocità massima, impossibile scansarti, impossibile mantenere le distanze, impossibile non soffrire. E come sempre Silvia ci mette il carico da novanta sulla sofferenza. Qui siamo ai livelli massimi e vi ritroverete con gli occhi colmi di lacrime in più di un’occasione, non potrete farci nulla, sgorgheranno senza che voi nemmeno ve ne rendiate conto.

Ho apprezzato tantissimo l’ambientazione del romanzo, ho avuto la fortuna di visitare l’Isola d’Elba due volte ed è magica, non avevo mai letto un libro così ancorato ai luoghi delle vicende e tutto acquisisce ancor più importanza. Clelia su quell’isola ci è nata, Lore’ ci ha passato solo alcune estati, ma entrambi sentono di appartenere a quei luoghi, sentono sgorgare dentro loro l’energia di quel mare.

Clelia è ormai un anno che non vive, lascia che la vita scorra senza far nulla per afferrarla. Tutto ha smesso di funzionare il giorno in cui ha perso sua madre. La nonna ci prova a capirla, ci prova a starle accanto, ma non sa più come fare per farla tornare la ragazza solare che era prima dell’incidente.

Lorenzo fugge da Roma e si rifugia da suo zio all’Elba per scappare da una amara verità che non gli lascia scampo. Lore’ ha tanta di quella rabbia in corpo che l’unica cosa che può fare è staccare completamente dalla sua realtà e provare a passare un’estate lontano da tutti.

Clelia e Lore’ si incontrano e si scontrano, perché non sanno come altro approcciarsi, loro sono due vulcani pronti a eruttare, due tsunami pronti ad abbattersi sulla costa, la loro furia è inarrestabile e potete ben immaginare che quando due fenomeni incontenibili entrano in collisione può avvenire solo una catastrofe.

A farli incontrare è il destino, la madre di Clelia, prima di morire, ha comprato uno scantinato da regalarle per poterci fare la sua radio ma lei, che ha sempre condiviso con la madre la passione per la musica, non ne vuole più sapere, nemmeno la musica le è stata di conforto in questo anno pieno di sensi di colpa. La musica è stata bandita per sempre e non sa proprio cosa farsene di uno scantinato.

Clelia arriva all’indirizzo e trova Lore’, tra i due sono subito scintille. Lo scantinato è proprietà di suo zio e non ha nessuna intenzione di far passare questa ragazzina che pare Calimero. Ovviamente Clelia ha ragione lo scantinato è di sua proprietà e Lorenzo viene obbligato dallo zio a sgomberarlo da tutti gli scatoloni che ci sono dentro. Inizia così una frequentazione che non sembra portare a nulla di buono. Clelia e Lorenzo non sono propensi a conoscersi, sembrano essere capaci solo di scontrarsi, ma lo zio di Lore’ e la nonna di Clelia hanno in serbo per loro un’estate a stretto contatto. Lorenzo dovrà dare lezioni di matematica a Clelia per recuperare il debito che ha, in cambio Lorenzo potrà lasciare la costosissima bici di suo zio nello scantinato.

L’inizio tra Clelia e Lore’ non è dei più semplici, si studiano, litigano, si insultano, pian piano qualcosa però sembra cambiare, iniziano ad aprirsi, a comunicare senza sputarsi tutto addosso. Lore’ sembra essere la medicina in grado di far tornare Clelia la ragazza di un tempo, la presenza di Clelia sembra in grado di trasformare l’estate di Lore’ nella migliore della sua vita.

Clelia e Lore’ sapranno curare le loro ferite, ma come si può stare insieme davvero quando uno dei due non ha detto la verità? Come può nascere un amore così forte da un’omissione tanto importante? L’estate sta giungendo alle sue ultime battute e Lore’ decide di fuggire come un ladro senza dare nessuna spiegazione. Clelia lo rincorrerà o si richiuderà di nuovo nel suo dolore?

Insomma smeraldi credo che abbiate già ben chiaro ciò che dovete fare perché questo sono certa sarà IL LIBRO del 2021. Quindi correte in libreria o aprite il vostro kindle e compratelo, lo amerete dalla prima all’ultima pagina e alla fine farete come, scriverete a Silvia per dirle grazie.

spoiler alert: per quanto bello, il problema numero uno del lasciarsi invadere il cuore è il vuoto che resta, quando l’amore decide di fotterti e se ne va via, strappandoti il sole e lasciandoti inerme, in balia delle onde altissime. Adesso, trattieni il respiro che il mare diventa profondo. E, se hai il coraggio, resta in ascolto.

smeraldo

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Una risposta

  1. Marzo 31, 2022

    […] che mi ha regalato molte gioie in questi anni permettendomi di trovare autrici fenomenali come Silvia Ciompi e la Star, per la sofferenza di cui ha intriso le pagine, un po’ me l’ha anche ricordata. […]

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