Valencia. Diario di viaggio…#valencia_1
Oggi inizio il racconto di un viaggio fatto nell’ormai lontano 2007 che ha toccato due delle più belle e conosciute città spagnole: Valencia e Barcellona.
Dividerò il viaggio in sei post perché le attrazioni visitate sono molte, come anche voi capirete le foto non sono all’altezza delle più recenti, un po’ perché ero meno brava a fare le foto, un po’ perché ero decisamente meno “cinese” di adesso e alcune attrazioni visitate non ho nemmeno avuto l’accortezza di fotografarle. Vi toccherà accontentarvi 😉
Inizio il mio primo post spiegandovi architetture che hanno in comune il progettista: Santiago Calatrava. Uno dei maggiori esponenti dell’architettura contemporanea, vanto di Valencia, dove è nato e si è formato, è uno dei pochi esempi di architetto-ingegnere, due realtà che di solito non convivono nella stessa persona tendendo a scontrarsi nella realtà di tutti i giorni.
A Valencia ha contribuito alla progettazione e realizzazione della Città delle Arti e della Scienza, del Puente de la Exposicion e della stazione della metropolitana Alameda che si trova sotto di esso.
Per ultimo, ma non di certo per bellezza, vi farò conoscere l’Oceanografic progettato da Félix Candela (progettista anche della Ciutat con Caltrava), nella stessa area della Città delle Arti e della Scienza.
La Ciutat de les Arts i les Ciències, in valenziano, sorge sul vecchio letto del fiume Turia, deviato nel 1958 per evitare altre inondazioni, è un complesso architettonico composto da cinque importanti strutture che hanno avuto il merito di proiettare Valencia verso il futuro. La Ciutat è una delle maggiori attrazioni turistiche della città e richiede almeno una giornata per una visita completa.
Il primo edificio che si incontra El Palau de les Arts Reina Sofia, un’architettura monumentale che per la sua forma ricorda un pesce boccheggiante, ospita al suo interno quattro sale spettacoli per opera, musica, ballo e teatro e ad altezze differenti presenta terrazze all’aperto raggiungibili attraverso scale e ascensori panoramici.
Proseguendo la passeggiata incontriamo il mio edificio preferito: l’Umbracle, una galleria d’arte e giardino botanico all’aperto con una copertura composta da 109 archi di 18 metri d’altezza, davvero di grande impatto visivo già al tempo della nostra visita, oggi con la vegetazione più rigogliosa deve essere un vero spettacolo.
L’Hemisfèric e il Museo delle scienze Principe Felipe sono gli ultimi due edifici che componevano la Ciutat nel 2007, i lavori per l’Agora erano appena agli inizi, entrambi si riflettono nell’enorme specchio d’acqua che ricopre quasi tutta la superficie del complesso. L’Hemisfèric ricorda nella forma un gigantesco occhio umano completo solo col suo riflesso nello stagno, ospita una sala proiezioni con eccezionali mezzi audiovisivi che permette la proiezione nello stesso ambiente e sullo stesso schermo di ben tre spettacoli differenti.
Il Museo delle scienze Principe Felipe ha una forma che vuole farlo somigliare a un gigantesco scheletro di dinosauro, l’interattività la fa da padrone al suo interno e invita i visitatori ad imparare con il motto “proibito non toccare, non sentire e non pensare”.
L’Agora, inaugurata nel 2009, completa l’offerta della Ciutat con una piazza coperta in cui si realizzano convegni ed eventi sportivi
Oltre la Città delle Arti e della Scienza si trova l’imperdibile Oceanografico, il più grande parco marino d’Europa, e il più suggestivo, ne ho visitati altri ma questo difficilmente riuscirete a dimenticarlo tanto è spettacolare e ben studiato. Sono presenti i principali ecosistemi marini del pianeta, tra cui Mediterraneo, Temperate e Tropicali, Zone Umide in un’enorme voliera che accoglie le specie che vivono tra le foreste di mangrovie e le zone paludose del Mediterraneo, un lago centrale in cui vivono diverse specie di uccelli, Isole la cui base è una scogliera, tana di enormi leoni marini, Artico un gigantesco iglù dove possiamo ammirare il bellissimo beluga, Antartico con una colonia di pinguini, Oceani dove rimanere affascinati e terrorizzati dagli squali e l’incantevole Delfinario.
Il Delfinario dell’Oceanografic è il più grande d’Europa e vanta cinque piscine dove si può ammirare il loro comportamento e le loro grandi abilità nello spettacolo riproposto più volte nell’arco della giornata, non perdetevelo per nessun motivo al mondo, noi l’abbiamo guardato 2 volte, la prima per fare le foto la seconda per goderne appieno senza intralci e vi assicuro che è stupendo!
Il Ponte dell’Esposizione, soprannominato “il pettine” è uno dei ponti che attraversa i giardini del Turia, il migliore per visitarli, ed è sopra alla fermata della metro Alameda, entrambe sono opera dell’architetto valenciano Santiago Calatrava, chiaro manifesto della sua idea di architettura, il ponte è conosciuto anche col nome del suo progettista.
3 risposte
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