Unbreakable di Maia

Natale in Paradiso, Capodanno all’Inferno.

Layla e Andrew stanno cercando di costruire un rapporto, ma non è facile con il fantasma di Michael che incombe su di loro: lei non riesce a troncare un’unione che è stata felice, lui non riesce a sopportare di non averla tutta per sé.

Cocciuti, orgogliosi e testardi, si feriscono, fuggono per poi rincorrersi, mettendo in gioco tutto il loro mondo. Layla giungerà a un bivio: una strada la porterebbe a perdere il cuore, l’altra l’anima. Quale sarà il giusto cammino per ritrovare se stessa?

Michael, Layla e Andrew: tre meteore impazzite dilaniate dall’amore. Un viaggio indimenticabile da New York a Volterra sulle onde della passione. Una storia devastante, una scrittura travolgente, una lettura travagliata e…meravigliosa.

Unbreakable di Maia, secondo volume della trilogia “Unfaithful”, contemporary romance con un pizzico di erotismo pubblicato in self il 14 gennaio

Smeraldine, eccomi quei a parlarvi del secondo volume di questa trilogia. Chi ha letto il precedente sa che ci sono tre personaggi coinvolti in questa storia: una moglie che pensava di avere avuto tutto dalla vita, un marito che la ama ma la trascura e un terzo uomo che sembra voler spezzare un idillio. Ma c’è ancora un idillio? C’è ancora amore da parte della protagonista nei confronti del marito? E il terzo incomodo è davvero tale oppure è tutt’altro?

Ebbene, pensavo che questo secondo libro della trilogia mi avrebbe permesso di schierarmi dall’una o dall’altra parte, che avrei potuto mettermi con il cuore in pace e tifare per qualcuno e odiare qualcun altro. E invece no! No, no e ancora no, perché ogni volta che pensavo di aver trovato una spiegazione c’era qualcosa che minava le mie certezze e metteva di nuovo tutto in discussione. Alla fine del primo libro ero più che convinta che il cliffhanger finale mi avrebbe dato determinate risposte e che avrei potuto capire l’atteggiamento dell’uno o dell’altro, ma mi sbagliavo. Sì, perché anche qui tutto è il contrario di tutto e alla fine si può solo cercare di capire e giustificare certi atteggiamenti, provare empatia per i sentimenti di ognuno dei personaggi e, cercare, insieme a loro, di venire a capo di tutto. C’è una sola costante, almeno per me, ovvero l’odio viscerale nei confronti del suocero di Layla, che rimane uno dei personaggi più viscidi degli ultimi tempi. È difficile prendere posizione in questa storia, perché nonostante ognuno degli attori di questo triangolo, Layla, Andrew e Micheal, si mettano a nudo, scoprendo, come in una partita a poker, parte delle loro carte, la situazione è ancora nebulosa ma intrecciata così bene che è difficile non andare avanti nella lettura per trovare un appiglio, una certezza per dire questo è giusto o quello è sbagliato. Ed è proprio questo il fulcro di questa storia, indagare l’animo umano su determinate scelte. Rispetto al primo libro troviamo una Layla più libera, meno incline a seguire le imposizioni del suocero, una donna che cerca di riprendere in mano la sua vita e dare vita a quei sogni e desideri che, per amore di Micheal, aveva messo da parte o relegato a pochi momenti rubato. Tra le braccia di Andrew sembra aver ritrovato la ragazza impavida e combattiva che era stata prima di innamorarsi del marito. L’autrice ci da modo di vedere anche per quali motivi si era innamorata di lui e, facendolo, complica ancora di più la prospettiva del lettore che non può fare a meno di provare empatia per quest’uomo che l’ha amata e la ama ancora, anche se l’ha trascurata per compiacere un padre che non lo ha mai trattato come un figlio di cui essere orgoglioso. E Andrew? Ebbene, anche lui viene allo scoperto mostrandoci la sua infanzia e la sua giovinezza. E del debito d’onore e affetto che nutre nei confronti di un uomo potente e subdolo che però nutre per lui un affetto senza pari. Qui, l’uomo inflessibile e il seduttore impenitente del primo libro, lascia il posto ad un uomo che si è innamorato per la prima volta e che è disposto a rinunciare a molto per vivere accanto ad una donna che è diventata il fulcro del suo tutto. Da New York a Volterra, travolti da una passione diversa da tutto quello che ognuno dei due ha mai provato, Layla e Andrew, vivono giorni e notti indimenticabili, avvolti in una bolla che li tiene lontani dal mondo esterno ma qualcuno si presenta alla loro porta e con cattiveria la fa scoppiare. I dubbi di Layla diventano ancora più pressanti, Andrew rimane spiazzato pur continuando a sperare in un futuro mentre Michael farà di tutto per riconquistare l’unica persona che lo ha amato per quello che era. Chi sceglierà Layla? A chi darà tutte le sue emozioni?

Vi dirò una cosa, ho letto molti libri, davvero tanti, eppure non riesco a prendere posizione. Se fossi al posto di Layla sarei confusa esattamente come lei e questo perché la stessa autrice, almeno fino a questo momento,non ha preso posizione limitandosi a parlarci della vita dei protagonisti, delle loro scelte, dei loro stati d’animo. Lo fa quasi da spettatrice lasciando al lettore e agli stessi attori della storia, la possibilità di soppesare i pro e i contro e decidere. Ed è una bella trovata perché, in questo modo, crea dipendenza dalla storia e aspettative. Non sono una fan dei tradimenti nei libri e quando ci sono devono essere supportati da forti motivazioni, eppure, proprio per come è gestito il tutto, non riesco a condannare né ad approvare. E questo, almeno dal mio punto di vista, è un grande pregio. Un autore con le sue storie deve trasmettere sensazioni che siano belle o brutte non importa, l’importante è suscitare sentimenti e, in questo caso, l’autrice è riuscita nel suo intento. Quindi, non aspettate altro tempo e lasciatevi trascinare da una storia molto sui generis che non vi lascerà assolutamente indifferenti.

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