Una gioia di Lea Landucci
In teoria, Alessandro Rindi è l’uomo ideale: trentasette anni, ortopedico, affascinante e sexy, ma anche gentile e premuroso. In realtà, si porta dietro un bagaglio non indifferente: una ex moglie egocentrica e viziata, un ex suocero troppo presente e una figlia birichina e super intelligente, con la straordinaria capacità di dire la cosa sbagliata al momento sbagliato. Quando Cristina lo conosce, dopo un brutto incidente, si rende conto che Alessandro non potrebbe essere più incompatibile con la sua vita e la sua viscerale insofferenza per i bambini. Ma quest’incontro la porterà a mettere tutto in discussione, ad affrontare paure e fragilità con coraggio, un pizzico di follia e l’immancabile supporto di Daniela e Sabrina, le sue migliori amiche. Riusciranno Alessandro e Cristina a trovare un equilibrio e la tanto sospirata felicità?
Una gioia di Lea Landucci, chick-lit cross-sequel di Mai una gioia, in uscita oggi, 27 aprile, con Sperling & Kupfer.
Cosa apprezzo maggiormente dei libri di Lea? Che riesca a inserire tantissime dinamiche e condire tutto con molta ironia. Cosa ho amato maggiormente in questo nuovo romanzo? Gioia senza dubbio alcuno, lei mi ha fatto impazzire, non so se al mondo possa davvero esistere una bambina così sveglia, ma so per certo che tutti i bimbi hanno zero peli sulla lingua e lei questa caratteristica la incarna alla perfezione. Ma ovviamente non ho amato solo la piccola e dolce Bestia Sanguinaria, ho adorato ogni parte di Alessandro che è un gran bel vedere e nei panni di papà acquisisce mille punti e anche Cristina che imperterrita continua a sabotare ogni possibilità di essere felice. Non mi aspettavo che l’emergenza covid entrasse in questo libro, ma la trovata è stata geniale e l’occasione troppo ghiotta per non approfittarne. Intelligente la scelta di Lea di mettere in atto una convivenza forzata che farebbe venir voglia a chiunque di fuggire a gambe levate dalla situazione. Cristina però è troppo ingenua per rendersi conto che è una follia e le situazioni che si creeranno daranno modo al lettore non solo di approfondire la conoscenza di Gioia, ma anche di vedere le diverse sfaccettature del nonno dittatore e della ex moglie di Alex, per cui credo sia impossibile provare anche solo un briciolo di empatia.
Le interazioni tra Alex e Gioia sono le mie preferite, ma se la giocano con quelle tra Gioia e Cristina. Gioia spicca per acume, capacità di mettere in difficoltà il proprio interlocutore e per la voglia, assolutamente non celata, di veder sparire al più presto Cristina dalla sua vita. Gioia vorrebbe che i suoi genitori tornassero insieme, quale bambino non vorrebbe una cosa del genere? Pazienza se i bei tempi sono andati da un pezzo e che tra loro al massimo resti una forte attrazione fisica, per Gioia una famiglia unita sarebbe il massimo. È bravissima a far pendere la bilancia a suo favore in ogni situazione, il no nel suo vocabolario non esiste, o meglio lei può usarlo come meglio crede, ma gli altri devono cercare sempre di assecondarla altrimenti diventa capricciosa ed è impossibile contenere il suo nervosismo. Un bel tipino con cui avere a che fare. Alex lo sa bene e a dargli ulteriore filo da torcere ci pensa Marina, anche lei parecchio capricciosa e il suo ex suocero, un uomo che tiene tutti in riga e che non ammette intromissioni nelle sue scelte per l’educazione della nipote, non vuole certo rischiare di ritrovarsi un’altra Marina per casa. Gioia deve avere i migliori insegnanti e deve imparare fin da piccola che per una donna l’indipendenza è tutto.
La prima parte del romanzo è dedicata a Alex, lui e Cri non si sono ancora incontrati, impariamo a conoscere lui, a entrare in confidenza con Gioia e scopriamo come sono i suoi rapporti con la ex e l’ex suocero. Marina è uno di quei personaggi che non riesci a spiegarti, immatura e superficiale, vi assicuro che la vostra opinione potrà solo peggiorare nel proseguo. Esistono davvero donne così? Sono certa di sì, ma per fortuna non ne ho mai incontrate in vita mia. Gioia la ama come ogni bimba ama sua madre e non nota i suoi difetti e il suo egoismo, beata fanciullezza. Tutte le pene le fa scontare ad Alex, impareggiabile il momento in cui Alex parla per la prima volta di Cristina a Gioia. Impossibile non innamorarsi di lei e della sua perfidia da bambina.
Se avete letto Mai una gioia saprete come Alex e Cri si conoscono e tutte le difficoltà della loro conoscenza, ma se non lo avete letto non preoccupatevi perché qui il tutto viene ripreso e approfondito con tanti dettagli che nel primo libro non erano entrati. Ma il bello viene dopo perché innamorarsi è semplice, è quando si deve entrare nella vita dell’altro che viene la parte difficile e qui siamo a un livello di difficoltà 10. Non solo Cristina è terrorizzata dalla possibilità di conoscere Gioia perché è certa di non avere nemmeno un briciolo di istinto materno, ma deve avere a che fare con: sua madre che non crede sia possibile che un uomo come Alex sia interessato a sua figlia, una bambina che mostra apertamente di disprezzarla, una ex moglie che sembra una modella di lingerie e che rappresenta il sogno erotico di chiunque e un ex suocero che non vorrebbe avere tra i piedi né lei né il suo ex genero. La catastrofe è dietro l’angolo, ma per fortuna Cri può contare sull’affetto incondizionato della sua splendida cagnolona Carmen e sulla presenza costante delle sue rocce: Daniela e Sabrina. Riusciranno Cristina e Alex a resistere a tutte queste interferenze? Per scoprirlo non vi resta che leggere Una gioia e affrontare insieme ad Alex e Cristina le montagne russe. Se amate il genere chick-lit, se non vi accontentate della storia d’amore, ma volete molto di più da un libro, se adorate le avventure corali e vi piacciono le protagoniste che commettono errori e si lasciano sopraffare dalle emozioni avete trovato il romanzo che fa al caso vostro. Buona lettura smeraldi!