Un luogo freddo e oscuro di Toni Anderson
Trama La giustizia non è sempre bianca o nera.
A volte, è fredda e oscura.
Alex Parker, ex assassino professionista della cia, lavora per il Progetto Portale, un’organizzazione governativa clandestina fortemente determinata a eliminare serial killer e pedofili, prima che questi entrino nel sistema giudiziario. Ad Alex non piace uccidere, ma è qualcosa in cui è estremamente bravo. È bravo anche ad aggirare la legge, finché l’incontro con una bellissima recluta non lo porta a chiedersi come sarebbe essere acciuffati. Mallory Rooney, Agente Speciale dell’fbi, ha passato anni a dare la caccia al farabutto che, diciotto anni, prima ha rapito la sua gemella. Ora, durante un’indagine su un serial killer, Mallory comincia a sospettare che ci sia un vigilante che agisce al di fuori della legge. Non ha altra scelta che prenderlo, perché uccidere non è fare giustizia. Non è così? Quando Mallory si mette a fare domande, i capi del Progetto Portale iniziano a innervosirsi e ordinano ad Alex di sorvegliarla. Appena si incontrano, tra i due nasce qualcosa di speciale. Ma le bugie e i tradimenti che costituiscono la vita di Alex minacciano di distruggere entrambi; soprattutto quando l’uomo che ha portato via la sorella di Mallory, anni prima, fa di lei la sua prossima preda e Alex è
costretto a rivelare la sua vera identità per salvare la donna che ama.
Recensione a cura di Dalia – Un luogo freddo e oscuro di Toni Anderson, pubblicato il 3 maggio 2019, dalla Hope Edizioni.
Smeraldine, prima di iniziare a parlarvi di questo libro voglio complimentarmi con la CE per aver deciso di investire in un genere come il romantic suspense, che nel nostro Paese, pur avendo tante estimatrici, è quasi inesistente sugli scaffali delle librerie. La loro scelta è caduta su un’autrice che, a mio a parere, ha saputo dosare perfettamente la parte amorosa, quella gialla e quella suspense in un mix perfetto ed originale. Si tratta di una serie di libri stand alone e se il buongiorno si vede dal mattino, credo che avremo presto delle belle storie da leggere. Il libro è adrenalinico fin dalle prime pagine e mantiene il suo ritmo serrato e avvincente, sino alle ultime righe, lasciando il lettore con il fiato sospeso ad ogni nuova scoperta e il desiderio irresistibile di voltare ancora un’altra pagina, per scoprire cosa succederà, non solo ai protagonisti principali ma anche a tutti quelli che ruotano loro intorno. La trama è complessa e ben architettata tanto che, ogni volta che pensavo di aver capito chi, cosa e come, dovevo ricredermi e ricominciare ad analizzare o a rivedere altre situazioni. Partiamo con il botto fin dal prologo: il rapimento di una giovane donna e subito dopo la morte di un assassino seriale, per mano di un ex agente della CIA. I due fatti sono collegati? E perché un ex agente della CIA dovrebbe uccidere un colpevole a tutti gli effetti, quando la legge potrebbe farlo marcire in prigione o condannarlo alla pena capitale? Alex Parker, dopo aver prestato servizio in Afganistan ed essere finito in una prigione nemica senza possibilità di uscirne vivo, viene coinvolto, suo malgrado, nel “Progetto Portale” un’associazione cui fanno capo grandi esponenti politici americani che preferiscono “giustiziare” pedofili e assassini, prima che questi finiscano nelle mani della legge e che trovino un cavillo per tirarsi fuori dai guai. Mallory, è una giovanissima agente speciale dell’FBI, entrata nelle forze dell’ordine per cercare indizi su un uomo, che diciotto anni prima, ha rapito la sua gemella. Alex e Parker non avrebbero nessun motivo per incontrarsi, il primo è un assassino al soldo di una parte marcia dello Stato, la seconda, una donna che è disposta a rinunciare alla sua vita per far rispettare la legge in ogni sua minima applicazione. Quando la ragazza si ritrova in una cantina sul punto di arrestare un presunto assassino e scopre che questi è morto da pochi minuti con due colpi precisi in fronte, inizia a sospettare che in giro ci sia un “Giustiziere”. Forte di questo sospetto inizia a mettere il naso in faccende che non dovrebbero riguardarla e attirando su di sé lo scontento del “Progetto Portale” che decide di farla controllare proprio dal suo uomo più astuto: Alex Parker. Il loro primo incontro è fulminante, Alex ne rimane attratto sin da subito, ancor prima che abbia ricevuto l’incarico di tenerla d’occhio. Lei altrettanto, ma purtroppo, Mallory è una donna che vive con un unico scopo: trovare giustizia per la sorellina e veder marcire in galera l’uomo che gliel’ha strappata via. L’angoscia che prova, ogni giorno della sua vita, non le permette di lasciarsi andare con niente e nessuno. E pur rendendosi conto che quella che conduce non è una vera vita, che anche sua sorella, se fosse viva, non vorrebbe vederla buttarsi via così, lei non può farci nulla.
“Si vergognava di non aver risolto quel mistero, di non essere riuscita a trovare la sua gemella, nonostante il legame quasi psichico che c’era tra loro.”
Quindi, pur sentendosi attratta da quell’uomo intrigante e sexy, interrompe sul nascere qualsiasi rapporto. Ma una sera, complice l’anniversario della scomparsa dell’amata sorella e il dolore straziante che ancora sente, è la stessa Mal che contravverrà alla sua regola di non uscire con gli uomini, e i due trascorreranno una magnifica notte. Ma un nuovo serial killer di giovani donne è sempre più attivo nell’area di lavoro di Mal, e da quando è entrata a far parte del Centro Nazionale per l’Analisi dei Crimini Violenti di base a Quantico, la situazione sembra precipitare sempre più. Nuove morti e nuove domande avvicinano ogni giorno di più i due protagonisti, ma mentre Mal spera di venire a capo delle sue intuizioni sul Killer e arrestarlo, Alex spera solo di riuscire a raggiungerlo prima, per porre fine alla sua vita in modo definitivo, e questa volta non solo perché glielo chiede il Progetto ma anche perché è preoccupato per l’incolumità della donna che ha iniziato ad amare nonostante non si reputi l’uomo giusto per lei.
“Lei era un agente federale che viveva per difendere la legge. Lui era un assassino che sarebbe morto per tenerla al sicuro.”
Non aggiungo altro, perché vi assicuro che c’è molto ancora da scoprire in questo libro, nei personaggi principali e in quelli secondari. L’atmosfera di boschi innevati e paesini piccoli e quasi fuori dal mondo contribuiscono a creare quell’alone di mistero e suspense. Ogni cosa all’interno della storia è tutto il contrario di tutto, così come nessun personaggio è totalmente bianco o completamente nero. Il libro, scritto in terza persona, ci permette di conoscere sia i pensieri dei due protagonisti che quelli dello stesso assassino, di cui conosceremo la cattiveria, le perversioni e, talvolta, anche le mosse che farà, ma di cui ignoreremo sino all’ultimo l’identità come in un buon suspense che si rispetti. L’autrice ha sviscerato bene le personalità di Alex e Mallory, il loro essere completamente diversi ma anche assurdamente affini. La caparbietà a seguire la legge e farla applicare a qualsiasi prezzo dell’una e il “dovere” di eliminare la mela marcia prima che rovini tutto il cesto dell’altro anche se farlo significa sacrificare un altro pezzo della propria anima. Lo ammetto, ho temuto fino all’ultima pagina che qualcosa non andasse per il verso giusto. Ma la bravura dell’autrice ha fatto sì che i sentimenti dei personaggi non andassero persi, portandoci ad un finale mozzafiato. Credetemi, questo libro non si dimentica facilmente e io sono già in fibrillazione per il successivo.