Sono una brava ragazza di Penelope Bloom

Trama

Oggi sono più vicina di quanto lo sia mai stata al mio obiettivo: diventare una giornalista d’inchiesta. Basta con i soliti trafiletti sul meteo o sull’importanza di lavarsi le mani, questa è la mia grande occasione per dimostrare che non sono più la ragazza imbranata e pasticciona di sempre. Ho ottenuto il mio primo, vero incarico per un super articolo sulla corruzione nelle grandi aziende. Per farlo, devo infiltrarmi come una moderna James Bond alla Galleon Enterprises. Per ottenere il posto da stagista c’è da superare il colloquio con un certo Bruce Chamberson, così potrò indagare su un presunto giro di corruzione. Mi sento davvero concentrata, non mi posso permettere di fare errori. Ma perché mi tremano le gambe adesso che l’uomo più bello che abbia mai visto è entrato nella sala d’attesa e mi sta guardando in cagnesco mentre faccio colazione? Ogni capo ha le sue regole e apparentemente Bruce non sopporta che qualcuno tocchi la sua frutta. Soprattutto la banana che gli viene lasciata fuori dall’ufficio ogni mattina, quella di cui non può fare a meno, e che io avevo scambiato per un gentile omaggio…

Recensione di Roberta – Sono una brava ragazza di Penelope Bloom, Contemporary Romance pubblicato oggi da Newton Compton Editori.

25 anni, goffa, sfortunata, perennemente in ritardo, una calamità naturale, una combina guai di proporzioni epiche: questo è l’identikit di Natasha Flores.
Ma è una giornalista davvero in gamba anche se, da quando lavora al “Business Insights”, le vengono affidati incarichi ed inchieste che nessuno vuole e, ovviamente, pagati una miseria.
Un giorno, dopo due anni di disastrosa gavetta, ha finalmente l’opportunità di dimostrare quanto vale. Il suo capo, infatti, le affida un compito molto importante: infiltrarsi come stagista alla Galleon Enterprises, società di marketing molto quotata nella Grande Mela, per scoprire tutto il marcio possibile negli affari di uno dei due fondatori, Bruce Chamberson.

“Avrei avuto la possibilità di scrivere un grande pezzo. Avrei dimostrato che meritavo i lavori migliori-quelli pagati di più. Questa volta, non avrei combinato casini.”

Quello che la ragazza non si sarebbe mai aspettata era di trovarsi di fronte ad un uomo di una bellezza straordinaria che, spinto da uno strano senso di vendetta per aver scovato Natasha a mangiare il suo spuntino di metà mattina, la assume seduta stante.

Quella ragazza era una piccola iniezione di caos nella mia vita, un attentato alla mia routine. L’istinto mi gridava di scacciarla il prima possibile, come farebbe un corpo sano per difendersi dall’attacco di un virus.

Entrambi, fin da subito, avvertiranno una grande attrazione reciproca. Ma dove li porterà tutto questo? Natasha riuscirà a portare a termine la sua indagine?

Bruce Chamberson ama l’ordine. E’ metodico e abitudinario, sia nel lavoro sia nella vita privata, tanto che ogni mattina, prima di pranzo, è solito mangiare una banana che ripone gelosamente nel frigorifero dell’area ristoro dell’azienda, con il suo nome sopra. Tutti stanno lontani dalla sua banana, tutti sanno che a nessuno è permesso di toccarla, finché, un giorno, sorprende un’aspirante stagista a mangiarla.

Quella ragazza indisponente e dagli espressivi occhi nocciola ha però un qualcosa di magnetico che cattura l’attenzione di Bruce, al punto che non solo non se ne sbarazza immediatamente, ma decide di assumerla, per, a suo dire, vendicarsi quotidianamente del torto subito.

<< Rimpiangerai di aver toccato la mia banana, stagista. Te lo posso garantire. >>

Il giovane imprenditore è uscito di recente da una storia complicata e si ammazza di lavoro per evitare di pensare. Ha paura di essere di nuovo sfruttato per il suo conto in banca e tradito.

Il suo mantra? Mai ripetere due volte lo stesso errore e stare lontano dai legami sentimentali: buoni propositi che però rischiano di infrangersi quando Bruce incontra Natasha.

“Per non provare mai più un dolore così lacerante, ero disposto a mantenere le distanze con tutti.”

Natasha è una ragazza determinata e, nonostante la sua goffaggine la porti a fare più danni che altro, si impegna con tutti i suoi sforzi a rimediare.

Si ostina a vivere in una topaia a New York, anche se lo stipendio minimo che riesce a racimolare come giornalista non le permette di pagare regolarmente affitto o bollette e di fare la spesa regolarmente.

“Era costoso vivere a New York, ma non l’avrei scambiata con nessun altro posto al mondo. Se esisteva una città in grado di comprendere il particolare disordine nel quale vivevo, era proprio quella. Con così tante persone che affollavano le sue vie a qualunque ora del giorno e della notte, mi bastava seguire la corrente, senza preoccuparmi dei casini che combinavo e delle scarpe spaiate che indossavo.”

Natasha è brillante, testarda e non si lascia intimorire del giovane imprenditore, ha sempre la risposta pronta ed è convinta che Bruce non sia solo il robot che sembra, ma che dietro l’espressione sempre seria ed arrabbiata, ci sia molto di più ed è pronta a scoprirlo, non solo per la sua inchiesta.

E’ un romanzo divertente e scanzonato che ruota attorno ai doppi sensi.

Speravo in un risvolto nella trama di maggior spessore, ma il romanzo si pone come unico obiettivo far sorridere, e su questo l’autrice ha fatto centro.

Cercate una lettura leggera e spensierata? Avete trovato pane per i vostri denti!

4 stelle

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