Siamo Noi i Sognatori di Imbolo Mbue

Trama Tutti lo chiamano «sogno americano», ma per Jende e sua moglie Neni è soprattutto una nuova possibilità. Sono arrivati a New York con un bagaglio pieno di speranze, lasciandosi tutto alle spalle, pronti a lottare per un futuro migliore. Eppure la vita nella Grande Mela non è facile per chi deve guadagnarsi anche il più piccolo traguardo.
Fino a quando hanno la loro occasione: Jende viene assunto come autista da Edward Clark, consigliere d’amministrazione di una delle più importanti società finanziarie di Wall Street. Questo vuol dire stabilità economica. Ma anche poter osservare da vicino chi è riuscito a raggiungere, e a vivere, l’agognato sogno americano. Jende non si limita ad accompagnare Clark da un appuntamento a un altro ma, giorno dopo giorno, conosce sempre più a fondo la vita dell’uomo e della sua famiglia. Una vita che non è affatto dorata, non è affatto un obiettivo a cui aspirare. Perché dietro la maschera della perfezione si nascondono paure, segreti, bugie. Si nascondono legami fragili che un semplice soffio può spezzare. I sogni spesso sono ingannevoli e possono portare ben lontano dalla felicità. A volte possono persino condurre a conseguenze inaspettate e tragiche. Jende e Neni, allora, hanno davanti una scelta: credere ancora e lottare, o abbandonare le illusioni e fare pace con la realtà. Costi quel che costi.

Siamo noi i sognatori

Recensione di Dana – Siamo Noi i Sognatori di Imbolo Mbue è un libro edito Garzanti uscito il 13 settembre.

Avete mai pensato di cambiare vita e partire per la città in cui avete sempre desiderato vivere progettando un futuro pieno di sogni e speranze con l’idea che basti poco per raggiungere la propria mèta, immaginandovi come quelle persone benestanti che hanno tutto ciò che vogliono? E poi, una volta approdati nel tanto sperato luogo, accorgersi giorno dopo giorno che la vita non è come in un romanzo rosa in cui tutto è semplice, ma che dietro il sipario si nasconde la vita vera, fatta di sacrifici e momenti difficili. A questo punto della storia Voi cosa fareste?

Jende è un uomo di origini africane, cresciuto a Limbe, ma da 3 anni ha lasciato il proprio paese per trasferirsi nella Grande Mela, dove è convinto di trovare un’opportunità e un futuro migliore. Facciamo la sua conoscenza in un giorno importante, mentre si sta recando a sostenere un colloquio nell’azienda Brothers per ottenere la posizione di autista del capo, il Signor Edwards. Notiamo dalla descrizione che è nervoso, in ansia, ha passato la notte precedente insieme a sua moglie a studiare le possibili domande a cui sarebbe stato sottoposto e, di conseguenza a stilare un discorso che calzasse a pennello; per completare il tutto ha indossato l’abito più elegante del suo armadio, quello con il quale è giunto in America per la prima volta.

Il colloquio nell’ufficio del signor Edwards non va come lo aveva programmato, le domande che gli rivolgono sono diverse da quelle a cui era preparato e risponde usando la voce del cuore, soprattutto alla domanda sulla sua patria.

Nel romanzo conosciamo Neni, la moglie di Jende, una dolcissima ragazza con le stesse origini e dello stesso paese del nostro protagonista. Verremo coinvolti dalla sua felicità per il semplice fatto che da un anno e mezzo vive in America insieme al marito e a loro figlio, e finalmente può intraprendere la via dello studio per poter diventare una futura farmacista, lavorando nel frattempo come infermiera a domicilio, aiutando economicamente nel suo piccolo, il marito.

Arriva la risposta positiva al colloquio di Jende e finalmente lui e Neni possono iniziare a sperare in un futuro migliore, mettendo da parte dei soldi per assicurare a loro figlio una vita all’altezza delle sue aspettative.

Ma come in tutte le storie che si rispettino, c’è un piccolo ostacolo che potrebbe far crollare tutti i loro progetti, e sono i documenti per stabilirsi definitivamente in America. Verrà in loro aiuto il cugino Winston, che insieme ad un avvocato per l’immigrazione cercherà di fargli ottenere il diritto di asilo. Ma le pratiche sono lunghe, e non sarà facile ottenerlo, Jende ha bisogno di una storia attendibile da raccontare per dimostrare le sue ragioni per rimanere in America.

Nel romanzo facciamo la conoscenza anche di alcuni personaggi di contorno come i membri della famiglia Edwards; a cominciare dalla moglie, una donna di elegante bellezza ma dall’aria leggermente triste; i suoi figli, ci verrà descritto soprattutto il maggiore, Vince, un ragazzo che si è trasferito in un’altra città per il college e che torna raramente a casa, con un forte bisogno di staccare dai rumori che gli provoca la grande mela, sognando di partire per girare il mondo. Conosceremo meglio anche il signor Edwards, e scopriremo una sua attività alquanto sospetta di cui l’FBI non dovrà mai venire a conoscenza.

Ma dietro l’angolo c’è l’ennesima amara sorpresa, la richiesta di asilo non è stata accolta, il caso è stato rinviato in tribunale e il governo darà avvio alle procedure di espulsione.

“Questo significa che devo lasciare l’America? chiese Jende.

E’ quello che dicono, si. […] Jende fece un respiro profondo. Il sedile dell’automobile si era trasformato in un letto di chiodi.

‘Non ti ho aiutato ad arrivare fino a qui?’ disse l’avvocato. ‘Devi fidarti di me, vinceremo questo caso e tu avrai la green card’”

In questo clima teso, Neni scoprirà di aspettare un bambino, ma basterà a placare gli animi inquieti? Che cosa accadrà da qui in poi? Questo lo dovete scoprire voi, immergendovi nel racconto e lasciandovi trasportare dalla vita quotidiana di una famiglia che cerca di crearsi un futuro superando piccoli ostacoli.

Ho adorato la lettura di questo libro, l’autrice ha il dono meraviglioso di saper coinvolgere il lettore nella storia. Una scrittura scorrevole e piacevole, che pagina dopo pagina ti porta a vivere nel mondo di questa splendida famiglia; con le sue gioie, i sacrifici, l’amore che provano a vicenda, e le paure che si nascondono al suo interno.

I protagonisti, sono delle figure lineari e ben equilibrate. Jende è un uomo considerato povero nel proprio paese, di basso livello sociale tanto da non poter aspirare a prendere come moglie Neni di una famiglia socialmente superiore, ma ha avuto il coraggio e la volontà di affrontare un viaggio in un continente sconosciuto per poter diventare qualcuno e dare un futuro migliore alla sua famiglia. E che dire di Neni, una ragazza tenace e volenterosa, con la voglia di realizzare il proprio progetto e sogno di farmacista; ma dentro di sé nasconde uno stato di disagio e inadeguatezza nel cercare di adattarsi ai “bianchi” con i quali le capiterà di stare a contatto.

Per non parlare della famiglia Edwards, all’apparenza il modello perfetto di famiglia benestante americana con lezioni private dei figli, lavoro assiduo per il marito, e incontri con le amiche per la moglie, ma che dietro l’apparenza, all’ombra del mondo si nascondono insicurezze, paure, tristezza e dubbi.

Consiglio questo libro a tutti coloro che cercano una lettura interessante, un racconto significativo, vero in tutte le sue sfumature, che ti fa scoprire pagina dopo pagina che non è così semplice parlare del “sogno americano”, ma per viverlo appieno devi conoscere i suoi lati negativi e positivi.

4 stelle

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