Sette giorni perfetti di Rosie Walsh
Trama Si incontrano per caso in un caldo pomeriggio di giugno alla fermata dell’autobus e fin dal primo momento Sarah e Eddie si piacciono da morire. A quasi quarant’anni e con un divorzio alle spalle, Sarah non si è mai sentita così viva. E le sembra che Eddie la aspettasse da sempre. Così, dopo una settimana perfetta passata insieme, quando Eddie parte per un viaggio fissato molto prima di conoscerla e promette di chiamarla dall’aeroporto, Sarah non ha motivo di dubitare. Ma quella telefonata non arriva. E non arriva nemmeno il giorno dopo, né gli altri a seguire. Incredula, gli occhi fissi sullo schermo del cellulare che non suona, Sarah si chiede se lui l’abbia semplicemente scaricata o se invece gli sia successo qualcosa di grave. Dopo giorni di silenzio, mentre tutti gli amici le consigliano di dimenticarlo, Sarah si convince sempre più che ci sia qualcosa dietro l’improvvisa sparizione. Tuttavia le settimane passano e Sarah non sa più darsi spiegazioni. Fino al giorno in cui inaspettatamente scopre di aver avuto sempre ragione. C’è un motivo se Eddie non l’ha più chiamata. Un segreto doloroso che li avvicina e insieme li allontana. L’unica cosa che non si sono detti in quei sette giorni trascorsi insieme…
Recensione di Esmeralda – Sette giorni perfetti di Rosie Walsh romanzo pubblicato da Longanesi il 7 gennaio.
Che bel libro ragazze, perfetto per inaugurare le mie letture del 2019. Sì lo so l’ho letto prima della fine del 2018, ma poco importa, è comunque la mia prima recensione di un libro uscito nel 2019 pubblicata quest’anno 😛 Definire Sette giorni perfetti un romance o romanzo rosa visto che la storia d’amore è ovunque sarebbe riduttivo, è molto più di questo. E’ una storia di rinascita, di seconde possibilità, una storia in cui il dolore non abbandona mai il campo perché ciò che è accaduto è impossibile da dimenticare. Una storia talmente ben congegnata che fino a oltre la metà della narrazione avevo travisato TUTTO.
Facciamo la conoscenza di Sarah mentre si trova in Inghilterra in visita dai genitori. Il suo matrimonio è appena andato a rotoli, cosa che non l’ha turbata minimamente perché era nell’aria da un bel pezzo, e lei sta passando il solito periodo di vacanza prima di ritornare al suo lavoro a Los Angeles. La storia di Sarah non è per nulla lineare, oggi è una donna sicura di sé e indipendente, ma un tempo è stata una ragazzina timida che faceva di tutto per farsi accettare dagli altri. Le sue esitazioni le sono costate care e tornano a tormentarla tutte le notti. A nulla sembra servito essere volata dall’altra parte del mondo per ricominciare da zero, ci sono cose che anche a migliaia di chilometri di distanza non potrai mai cancellare dalla tua mente e nemmeno da quella degli altri.
In questo percorso è stata fondamentale la vicinanza del suo migliore amico Tommy, ancora oggi al suo fianco, e di Jo che li ha conosciuti entrambi a Los Angeles in fila al supermercato e da allora è diventata una presenza insostituibile. Peccato che ormai entrambi vivano a Londra e le occasioni per stare insieme siano sempre meno.
Ma torniamo a noi e al giorno del fatidico incontro…Sarah si sta recando in un luogo per lei molto importante quando, lungo la strada, incontra un uomo che sta cercando di capire come riuscire a trascinare la pecora che gironzola lì vicino in un luogo più sicuro. Incuriosita da questo binomio si avvicina e si presenta acconsentendo ad aiutarlo nell’impresa di portare la pecora nel recinto da cui è fuggita. Dopo l’aiuto datogli il minimo che possano fare è andare a bere qualcosa insieme. Da quella chiacchierata infinita, in cui sembrano conoscersi da sempre, nasce una settimana di passione, coccole, sentimento, una settimana semplicemente perfetta che li porterà a dirsi frasi molto importanti.
«Sarah, penso di essermi innamorato di te. È troppo?» Io espirai. «No. È perfetto.» Ci sorridemmo. Avevamo passato un punto di non ritorno. Dopo un attimo che mi sembrò lunghissimo, gli mandai un bacio e uscii nel mattino assolato.
Starete pensando “che romanzo sdolcinato ci stai propinando!” vi sbagliate perché il bello, o il brutto, questo dipende dai punti di vista, deve ancora venire. Sarah varca la soglia per tornare a casa dei suoi e…Eddie scompare nel nulla, non risponde alle sue chiamate, ai suoi messaggi, non si connette nemmeno sui social. Sicuramente deve essergli accaduto qualcosa di brutto, comincia a pensare Sarah, perché lei non si è sognata quei Sette giorni perfetti. Deve esserci una spiegazione plausibile, forse ha avuto un incidente, forse le ha taciuto cose importanti che adesso non ha il coraggio di comunicarle o forse, come suggerisce Jo, si è volatilizzato perché per lui è stata solo una piacevole parentesi che si è esaurita. Sarah non riesce a darsi pace e tutta la sua sicurezza sembra essersi volatilizzata. Si sente ancora l’adolescente che impazziva quando il ragazzo di turno non chiamava, sembra essere regredita allo stato di ragazzina e non può accettare che per Eddie quei giorni passati insieme non siano stati importanti quanto lo sono stati per lei. Dovrebbe darsi per vinta, tutti cercano di convincerla a lasciar perdere, ma lei non è in grado di farlo e le rivelazioni saranno devastanti.
Ho letto questo libro tutto d’un fiato, dovevo arrivare al più presto alla fine, dovevo scoprire cosa era successo a Eddie. La tensione emotiva viaggia sempre alta in questo romanzo e non vi permette di posarlo nemmeno per un secondo, l’autrice adotta degli espedienti che mi hanno lasciata più volte sul filo del rasoio timorosa di scoprire la verità scritta nella pagina successiva. Tutti i personaggi sono ben studiati e interessanti, a farla da padrone ovviamente sono Sarah ed Eddie, ma nessuno è di poco conto, tutti hanno un importante peso specifico all’interno della narrazione, anche quelli che non ti aspetteresti mai. Tiferete per la verità, ma in qualche modo la temerete, perché non sarà facile da metabolizzare. Spererete che a Eddie non sia accaduto nulla di brutto e che torni a farsi vivo perché nessuno al mondo merita di essere piantato in asso senza uno straccio di motivazione a giustificare il gesto. Comprenderete la sofferenza anche dei personaggi meno positivi perché il dolore può portare a reagire in migliaia di modi differenti e non si può giudicare quale sia il modo giusto e quale quello sbagliato. Mettersi nei panni del prossimo è sempre la cosa più complicata da fare, ma è l’unica che permette di non giudicare senza conoscere.
Sette giorni perfetti merita di essere letto ed è adatto sia a chi dei romanzi d’amore non sa proprio che farsene sia a chi anela la storia d’amore a ogni costo. Provare per credere!