Riscatto di Sagara Lux
Titolo: Riscatto (Broken Souls #3)
Autrice: Sagara Lux
Genere: Dark Romance
Trama
Alcuni segreti feriscono più dei coltelli.
Convivere con la consapevolezza di avere tradito il proprio cuore non è semplice per Iryna, così come non lo è stato vivere nella menzogna negli ultimi due anni.
Quello che tutti credono è falso. Non è morta. Non ha dimenticato quello che ha fatto. E non ha dimenticato lui.
Ogni scelta ha delle conseguenze.
Prigioniero di un pericoloso gioco di potere, schiavo dell’ambizione che ha dominato tutta la sua vita, Genz non ha tempo di pensare al passato che ha seppellito in un angolo della propria memoria; almeno finché non rivede lei.
Certi sentimenti non ti lasciano tregua, né alternativa.
Entrambi feriti, entrambi orgogliosi, Genz e Iryna si troveranno ancora una volta uno di fronte all’altro.
Mettere da parte il passato e riscattare se stessi non sarà affatto semplice, soprattutto perché Iryna non è stata l’unica ad avere nascosto un segreto negli ultimi anni.
Recensione di Sara – Riscatto di Sagara Lux, un dark romance pubblicato self publishing il 23 Maggio 2016.
La recensione contiene spoiler del libro “Inganno” quindi, se ancora non avete letto il libro precedente, vi consiglio di fermarvi qui.
Iryna è riuscita a sopravvivere e scappare via da quella villa che per mesi è stata la sua prigione. Soprattutto, non si aspettava che l’aiuto arrivasse dall’uomo che, più di tre mesi prima, l’aveva portata davanti a Genz. Grazie a J.C è riuscita a scappare e sopravvivere, portando con sé, dentro di sé, una parte dell’uomo che possiede la sua anima.
In questo nuovo romanzo troviamo Iryna diversa, finalmente libera di vivere, indipendente, che però non è riuscita a fare l’unica cosa che davvero doveva per salvarsi la vita: scappare in Russia.
E’ rimasta nella città di Genz, cambiando identità e colore di capelli, trovandosi un vero lavoro per mantenere se stessa e Aleksandr, suo figlio. Il figlio di Genz.
Non è riuscita ad allontanarsi, a salvarsi dall’uomo che voleva ucciderla, perché dentro se stessa Iryna non può fare a meno di amarlo. Lo vede continuare la sua vita, toccare altre donne. Non cercare vendetta contro di lei per averlo tradito e sa che è perché lui crede sia morta. Eppure non riesce a rassegnarsi, continua a sperare di trovarselo davanti, che la vada a prendere per poterla tenere nella sua vita.
L’opportunità si presenta quando J.C, improvvisamente, le chiede un favore, l’ultimo che si fosse mai aspettata da lui, l’uomo che le aveva imposto di scappare e nascondersi.
Genz è in prigione, in pochi mesi è sopravvissuto a tantissime esecuzioni che avevano un mandante preciso: Antonio Giuliani. Il padre di sua moglie, il suo più antico e potente rivale per il controllo della città. L’uomo che è riuscito, grazie al piano di Caterina, ad avere da lui ciò che ha sempre voluto: un erede per governare la sua parte di città.
“Nulla dura per sempre. Presto o tardi il destino ti presenta sempre il conto e il mio lo avevo di fronte in quell’istante.”
Così Iryna si ritrova seduta di fronte all’uomo padrone del suo cuore, il padre di suo figlio. La sua anima. Nei suoi occhi non vede nulla, non percepisce altro che la sua maschera, ma dentro di sé sa bene cosa quella visita in carcere ha scatenato.
Genz si ritrova davanti la donna che pensava fosse stata uccisa due anni e mezzo prima, la donna che lo ha tradito. Non aveva nessuna ragione per voler uscire dal carcere, ai suoi affari pensavano altri, ora invece l’unica cosa che vuole fare è possedere di nuovo la vita di Iryna.
J.C lo ha tradito. Iryna lo ha tradito. Nessun tradimento può restare impunito.
“La sua semplice vista non mi avrebbe potuto tormentare in quel modo, né suscitare quell’enormità di sensazioni così diverse, intense e contrastanti. Incredulità. Brama. Felicità. Rabbia.”
Gelosia. Rabbia. Genz non riesce a resistere oltre e, dopo un mese dal patteggiamento con Giuliani, si reca a casa di Iryna. Non resiste. Averla vista vicino ad un altro uomo ha suscitato emozioni intense dentro di lui e, quando la vede stesa, che dorme, nella stessa posizione in cui dormiva nel letto con lui non riesce a trattenere la voglia, il bisogno di toccarla. Lei è la sua pace.
“Volevo odiarla, punirla. Volevo che sapesse che non era niente e che capisse che era tutto. Volevo sentirla gridare, chiedere perdono per avermi tradito, ma prima ancora di questo volevo amarla. Lo volevo da tanto e con una tale intensità da star male.”
Un figlio. Un figlio loro, il frutto di tutti quei mesi in cui sono stati assieme. Quella vocina, il modo in cui Aleksandr lo chiama “papà” senza esitazione, senza paura. Genz riesce solo a rimanere fermo, come se il mondo fosse immerso in una bolla e niente e nessuno potesse o volesse muoversi. E allora capisce. Capisce perché Iryna lo ha tradito, non si è fidata di lui. Ma si sa, chi tradisce una volta tradisce per sempre.
La faida con Antonio Giuliani è tutto tranne che conclusa, e Genz sa che Iryna e il bambino vanno protetti, ecco perché tornano in quella villa che per più di due anni una parte di Iryna non ha mai abbandonato. Basterà la vicinanza con suo figlio a far capire a un uomo come Genz che è ancora possibile amare? Riuscirà Iryna a riprendersi il corpo, la mente, il cuore e l’anima dell’uomo che ama? Ma soprattutto il perdono?
Una lotta continua per il dominio, vendette sfociate nel sangue che, per qualcuno, finiranno con la perdita totale di se stesso e di tutto ciò che più ama. Sensi di colpa, violenza, punizioni. Questo terzo libro della serie Broken Souls di Sagara Lux è ricco di colpi di scena dall’inizio alla fine. Il rapporto tra Iryna e Genz non è solo amore. Amore sarebbe troppo poco, sarebbe sminuire ciò che provano. E’ attrazione, fuoco, ossessione, bisogno. Pace. E’ un rapporto fatto di paura e voglia di andare avanti, di perdonare. Ma non sempre il perdono è la soluzione e Iryna lo scoprirà sulla propria pelle. Porterà addosso per sempre i segni di cosa significa scegliere ed amare un uomo come Genz, sopravvivere al suo mondo, affrontarlo a testa alta ed essere davvero forti per poter essere felici.
“La fame, le torture e le minacce non mi avevano piegato. Lo fece quella voce che non mi chiamava in quel modo da troppi anni: la voce di mia figlia. Iryna.”
Ivar Semynov, inoltre, è un personaggio così complesso e ben riuscito che non vi aspetterete nulla di ciò che farà in questo libro. Mi ha stupita, sconvolta, e l’autrice è stata capace di farmelo amare nonostante tutto ciò che abbia fatto.
Non fatevi scappare, anche per questo romanzo, un racconto inedito nel gruppo dell’autrice perché, fidatevi, è qualcosa che va assolutamente letto e lo amerete, se come me avete amato Iryna e Genz.
Molto interessante, magari lo leggerò.