Pretty man di Sylvia L.

Helena Woods è una scrittrice fallita di romanzi rosa, si sente tremendamente fuori posto e ha sempre la testa tra le nuvole. Vive a Cold Spring con la sua famiglia: una madre impicciona, la nonna stravagante ed un padre tifoso sfegatato dei Jets.

Stephanie e Mary, sono la sua unica certezza. Amiche dai tempi del liceo ed inseparabili. Come ogni venerdì sera, si ritrovano al Doug’s pub per spettegolare e discutere delle loro disastrose vite amorose, finché Helena, una notte, non finisce sul sito “prettyman.com” e decide di prenotare un appuntamento con un gigolò, come un “esperimento sociale” per la stesura del suo nuovo libro.

Cameron Tale è il caporedattore della rivista di moda più famosa di New York: la “Tale mode”. È miliardario, sexy e determinato. Sembra avere tutto, eppure, manca qualcosa nella sua vita.

Cos’avranno in comune due persone così diverse?

Un incontro fortuito e un paio di semplici converse rosse potranno cambiare il destino di due anime?

Pretty man di Sylvia L., commedia romantica autoconclusiva pubblicata da Triskell Edizioni il 14 novembre

Chi tra le lettrici over trenta dice di non aver mai visto Pretty woman mente e lo dico con la certezza di chi vede questo film almeno quattro o cinque volte l’anno, per cui immaginate la mia sorpresa quando mi sono resa conto che questo libro era il retelling di quella pellicola ma a parti inverse e con qualche accorgimento particolare.

Helena Woods e Cameron Tale, rivestono i ruoli un po’ modificati che furono di Richard Gere e Julia Roberts. Helena, però, è una scrittrice di romanzi rosa con il blocco dello scrittore, mentre Cameron è si un miliardario la cui vita non è tutta rosa e fiori, ma non è uno “squalo” di Wall Strett. Al contrario, Cameron è un uomo che mette tutto il suo cuore in  quello che fa.

Al momento del loro primo incontro nessuno dei due è felice della propria vita, Helena perché crede di non avere l’esperienza giusta per scrivere romanzi d’amore e Cameron perché si sente svuotato di tutto a causa di un trauma del suo passato. Ad aggiungere pepe alla storia Helena è convinta che lui sia il gigolò che ha pagato per la serata e lui, intrigato dalla sua personalità, finge di esserlo pur di scoprire qualcosa in più di quella ragazza così anticonvenzionale e diciamocelo pure un po’ strana.

Insomma, gli ingredienti per una commedia romantica c’erano tutti così mi sono ritagliata un pomeriggio solo per me e mi sono immersa nella lettura, aiutata anche da una prosa fluida e da personaggi secondari davvero ben strutturati.

Ci sono molte scene simpatiche e i personaggi principali sono ben caratterizzati. Entrambi hanno modo di “crescere” e di affrontare le loro paure, di accettare che forse si sono posti dei limiti che possono essere superati sia credendo in loro stessi, sia trovando il coraggio di superarli.

Cameron e il suo desiderio di avere di nuovo una famiglia mi ha commosso in più di una occasione, di contro, in alcuni momenti Helena mi ha dato la sensazione di essere ancora troppo immatura. Certo, anche lei ha le sue ragioni, dovute per lo più alla convinzione che Cameron sia un gigolò ma, ammetto, che mi ha infastidito un po’ il suo modo di comportarsi. Però, nessuno può toglierle il primato di eroina buffa e sempre pronta a fare qualche casino.

In ogni caso, posso assicuravi che Pretty man è una lettura simpatica e piacevole che mi ha fatto tornare un po’ indietro negli anni e innamorarmi come ai tempi di Julia&Robert.

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