Perché noi due di Alessandro Trolese

Matteo riconoscerebbe quella risata tra mille. Significa una cosa sola: Vanessa è tornata. Per restare? Questo pensiero è odio e speranza insieme, perché lei è sempre stata il punto di incontro di ogni contraddizione. Fragile e forte, triste dietro i sorrisi, irrisolta e trascinante. L’aveva conosciuta per sbaglio, aiutata per tenerezza e amata tantissimo perché era inevitabile restarne incantati. Ma tantissimo a lei non era bastato: se n’era andata un giorno di settembre, portandosi via l’ultimo sole dell’estate, la luce degli infiniti pomeriggi in spiaggia, le serate sul tetto a raccontarsi un sogno per ogni stella che spuntava in cielo. Si era lasciata dietro, quasi per distrazione, un cuore a pezzi. È passato un anno e mezzo da allora e quel cuore è guarito: Matteo si è fidanzato con Irene, una ragazza solida e dolce con cui presto andrà a convivere, ha un lavoro sicuro e non perde più tempo a scarabocchiare sui quaderni, illudendosi di diventare uno scrittore. Ha finalmente progetti concreti, che neppure il ritorno di Vanessa farà vacillare. La lezione l’ha imparata la prima volta: loro non sono destinati a stare insieme, perché due sognatori possono solo ferirsi a vicenda. E allora perché non riescono neppure a stare lontani?

Nel suo primo romanzo, Alessandro Trolese, autore emergente premiato dalla community di Instagram, ci racconta una storia densa e travolgente, insegnandoci che a volte amare significa scoprire nell’altro il lato più vulnerabile e puro di noi stessi.

Perché noi due di Alessandro Trolese, romanzo uscito il 9 settembre con Sonzogno.

Centosettanta pagine che ti permettono di immergerti nella vita di Matteo, di comprenderlo, di tifare per lui, di sentire tutte le sue paure e le sue indecisioni e di capire che la sua storia potrebbe essere la storia di tutti noi. Come spesso accade è stata la cover a richiamare la mia attenzione, quei colori che facevano tanto tramonto estivo e che dipingono alla perfezione quanto può essere bello guardare verso l’infinito abbracciati alla persona giusta. Perché in ogni relazione la cosa che più conta è camminare insieme nella stessa direzione, le tempistiche sono fondamentali ed è questo che emerge dal libro di Alessandro e dai due rapporti che vengono portati alla luce.

Non siamo di fronte a un triangolo amoroso, ma alla visione di due relazioni che hanno poco e tanto in comune. La costante è Matteo, è lui a mostrarcele dal suo punto di vista, è lui a raccontarci com’è andata con Vanessa e come ha conosciuto Irene, ed è sempre lui a mandare tutto a rotoli. Perché Matteo è così, vuole fare il passo, ma non ci crede davvero, vuole essere coraggioso, ma gli manca sempre qualcosa per buttarsi a capofitto. In fondo siamo tutti un pochino come lui, non sempre è semplice capire cosa si vuole dalla vita e ci sono degli imprevisti che ci permettono di porci delle domande e di iniziare a mettere tutto in discussione.

Matteo è uno di quei protagonisti per cui si prova simpatia fin da subito, a cui si perdona tutto, perché in lui non c’è malizia, non c’è cattiveria, sbaglia col cuore, non si risparmia, trova la bellezza nelle piccole cose, a volte si accontenta senza nemmeno rendersene conto e ha bisogno di avere vicino qualcuno che gli dia una bella scossa e gli mostri tutte le opportunità che la vita può offrirgli.

Matteo ha accantonato le sue aspirazioni e forse ha messo da parte anche se stesso senza rendersene conto, dopo che Vanessa se n’è andata via senza voltarsi indietro. Il destino ha messo sulla sia strada Irene, una donna solida che sa dove vuole arrivare e persegue i suoi obiettivi con grande costanza e perseveranza. Irene è fondamentale per la crescita di Matteo, per mostrargli cosa si è disposti a fare quando si è certi di ciò che si vuole raggiungere. Vicino a Irene inizia a desiderare stabilità, ma la desidera per adeguarsi a lei o perché è ciò che vuole davvero? Servirà il ritorno di Vanessa nella sua vita per risvegliare Matteo dal torpore e per fargli capire che non sempre la strada più facile è quella che si deve seguire. Vanessa è un uragano, lascia il segno ovunque passa e non sempre in modo positivo. Matteo sa bene quanto gli ha fatto male quando se n’è andata senza tenerlo in considerazione, ma loro viaggiavano a due velocità diverse, per quanto stessero bene insieme non provavano le stesse cose e forse è questo che Matteo non ha mai capito fino in fondo.

Ora è tutto diverso, Matteo vorrebbe starle il più lontano possibile per non cadere in tentazione, per non farla tornare nella sua vita, perché sa che con lei intorno lui inizierebbe a ricordare com’erano insieme e quello che provava standole accanto, ma non sa che invece è standole vicino che può tornare a ciò che era e che ha messo da parte senza nemmeno rendersene conto. Matteo ha bisogno dell’irrazionalità di Vanessa per tornare a sognare e per capire che adesso è il momento di osare, senza fare calcoli, senza fare progetti, deve solo seguire il suo cuore e vedere dove lo porterà.

Perché noi due è un ottimo esordio che mi sento di consigliare a tutte le lettrici romantiche e sognatrici. Io non appartengo a nessuna di queste categorie, ma l’ho apprezzato e spero di leggere altro di Alessandro Trolese.

4 stelle

Ecco le prime domande dell’intervista, trovate le altre su Bookspedia, Il Regno dei libri e I miei magici mondi.

Chi è Alessandro nella vita di tutti i giorni?

Una persona semplice, sveglia alle 7 mezzo, colazione con un paio di fette biscottate e caffè. In questo periodo non sto lavorando a tempo pieno quindi spesso mi dedico a dei lavoretti extra, solitamente di informatica.

Almeno tre volte a settimana cerco di allenarmi con i pesi a casa oppure esco a correre, ho sempre avuto un buon rapporto con lo sport e non potrei rinunciarci. Durante la giornata quando mi capitano dei pensieri cerco sempre di scriverli al pc se sono a casa oppure al telefono se mi trovo in giro, sono i miei piccoli spunti che poi rielaboro.

Alla sera prima di addormentarmi leggo un libro, ultimamente ne ho iniziato uno che parla delle abitudini e di come cambiarle. Mi piacciono parecchio i libri che trattano di psicologia, economia e filosofia.

Quanto c’è di te in Matteo?

Abbastanza, sicuramente condividiamo lo stesso sogno, quello di pubblicare il primo libro, mentre caratterialmente siamo entrambi introversi, un po’ timidi e con una grande inclinazione per tutte le cose semplici e belle della vita, come lo stare assieme a guardare un tramonto, una passeggiata al mare o guardare le stelle di notte. Sì, sono un romantico, sensibile, e adoro perdermi nei dettagli perché sono quelli che colorano i momenti.

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