Pazza di te di Sophia Blakee
Sasha è per tutti la ragazza ideale: intelligente, divertente, spigliata e bellissima, ma nasconde dietro di sé un passato doloroso. Ricordi e fantasmi che sono destinati a tornare a galla. Si sa, prima o poi bisogna sempre fare i conti con le questioni in sospeso. Sasha è pronta a tutto tranne al suo arrivo. Cameron, detto Cam, appare agli occhi di Sasha come il ragazzo perfetto: bello, sicuro di sé, forte e sexy, ma dietro questa maschera si nasconde molto altro. Dal primo incontro Sasha e Cam non riescono a fare a meno l’una dell’altro, in una storia ricca di passione scopriranno tutte le loro debolezze facendo cadere ogni maschera. Scopriranno molto presto il loro bisogno d’amore e capiranno che solo rimanendo insieme riusciranno a salvarsi.
Pazza di te di Sophia Blakee, new adult pubblicato da leggereditore il 4 gennaio.
Quando mi è stata proposta la lettura di questo romance ho accettato perché mi piace dare una seconda possibilità alle autrici, la trama era carina, il tempo per leggerlo lo avevo viste le vacanze natalizie e così ho risposto di sì. Purtroppo però il mio parere non è mutato. La Blakee sarà amatissima su wattpad, non lo metto in dubbio, ma a trentasei anni non è ciò che cerco.
La sua scrittura è fresca su questo non vi è alcun dubbio, ma a mio modo di vedere risulta anche acerba e ho riscontrato lo stesso identico problema della prima pubblicazione: non va a fondo delle situazioni.
Si ferma alla superficie delle cose, non scava nei sentimenti, non lascia le emozioni libere di emozionare il lettore e questo può piacere a chi è in fase adolescenziale quando tutto viaggia alla velocità della luce, ma superata quella età diventa troppo poco per permettere al lettore di immergersi nella storia e immedesimarsi nei protagonisti, provare empatia per loro.
Sasha ha molto potenziale, più del protagonista maschile Cam e anche del precedente fidanzato che le ha spezzato il cuore. Non disdegno le protagoniste complicate, anzi spesso le ricerco, mi piace quando è difficile capire il perché delle loro azioni, apprezzo quando sono enigmatiche e di difficile comprensione e adoro quando i segreti vengono svelati piano piano, senza affrettare le cose. Ma qui mi è mancato il pathos. Sasha avrebbe potuto dare tantissimo alla storia se la sua caratterizzazione fosse stata studiata meglio, se le sue frasi fossero state meno scontate, se i suoi cambi repentini di umore e di opinione avessero avuto una base solida a cui ancorarsi.
Cam sembra perfetto, ma non lo è, sembra il ragazzo ideale, ma nel suo passato ha commesso un’azione di cui non può di certo andare fiero. Cam potrebbe essere un personaggio lineare, uno di quelli da cui sai cosa aspettarti, e ho letto libri stupendi con protagonisti bravi ragazzi che provano a redimere la bad girl di turno, ma qui l’autrice gioca una carta diversa, una di quelle che proprio non riesco ad apprezzare e il bravo ragazzo non è poi così golden boy come poteva sembrare. Questa scelta non mi ha convinto, credo non fosse necessario dare anche a Cam un passato oscuro, la contrapposizione tra Sasha e Cam avrebbe funzionato maggiormente.
La prima parte e la parte conclusiva sono le meglio riuscite, credo che lei che si ritrae perché non crede più nell’amore sia un buon punto di partenza, ma bisogna giocarsi bene questa carta. Nella prima parte il suo ritrarsi ha un senso, si capisce che qualcosa l’ha ferita, che non tutti sono degni della nostra fiducia. Ho compreso le motivazioni di Sasha e la sua voglia di divertirsi senza impegno, senza mettere in gioco i sentimenti. Mi è piaciuto che Cam non abbia mollato la presa e abbia provato in ogni modo a farle vedere che il passato può essere superato e che vicino a lui poteva tornare a essere felice.
Gli ultimi capitoli sono stati giostrati nel modo giusto e il finale è di quelli che le ragazzine adoreranno, quindi anche su questo non ho appunti da fare. È la parte centrale che non mi ha convinto, da quando una vecchia foto fa riaffiorare i ricordi e niente sembra più lo stesso. La confusione di Sasha si riflette anche sulla scrittura della Blakee e non riesco a capire il motivo di gettare così tanta carne al fuoco con la conseguente difficoltà di gestione del tutto.
Mi sono dimenticata di dirvi una cosa importante, Pazza di te è il seguito di Drogata di te, i due romanzi si possono leggere anche come autoconclusivi, ma i protagonisti del primo romanzo pubblicato dalla Blakee avranno un ruolo importante in questo libro e avranno il loro lieto fine. Insomma smeraldi se avete dai quattordici ai diciassette anni credo che questa dilogia possa fare al caso vostro.