No Exit di Taylor Adams

Trama È la sera del 23 dicembre, la bufera di neve del secolo infuria da ore, e la giovane Darby corre contro il tempo per raggiungere il capezzale della madre, in fin di vita a molte miglia di distanza. Ma nel parcheggio della stazione di servizio in cui è costretta a fermarsi, nel retro di un camioncino dai vetri parzialmente oscurati, Darby vede qualcosa che non avrebbe dovuto vedere. Qualcosa di tanto incongruo da farle sospettare di esserselo immaginato: una rosea manina infantile affacciata tra le sbarre di una gabbia per cani. Inizia così, con un dettaglio fuori posto nel mezzo di una notte che più bianca non si può, l’escalation destinata a trasformare una situazione ordinaria in un serrato susseguirsi di colpi di scena.

Recensione di Dannyella – No Exit di Taylor Adams pubblicato il 9 ottobre da DeA Planeta.

Leggere No Exit è come ritrovarsi dentro un incubo. Resti incollato alle pagine in attesa di essere salvato… ma nulla, niente ti salva, anzi, colpo di scena dopo colpo di scena finisci sempre più in basso, come una caduta libera senza fine e con la consapevolezza che quando arriverai finalmente a toccare terra non potrai che farti male… molto male.

Immaginate questo scenario: siete una studentessa di arte, frequentate l’università lontano dalla vostra famiglia. Qualche giorno prima siete stati informati che vostra madre, con la quale non avete mai avuto un rapporto idilliaco, ha un cancro al pancreas in stadio avanzato. È grave, è necessario fare subito un intervento. La sera prima dell’intervento vi mettete in macchina con la speranza di arrivare in tempo per poterle parlare prima di entrare in sala operatoria. Ma siete colti dalla nevicata più forte degli ultimi anni. La macchina non regge la neve, si spacca il tergicristallo, in poco tempo non potete più guidare e ciliegina sulla torta: il vostro IPhone non prende e la batteria è anche agli sgoccioli. Scorgete poco lontano un punto di ristoro e decidete di fermarvi: è l’unica cosa da fare. Entrate e ci sono altre quattro persone bloccate lì, tutte nelle stesse condizioni: i cellulari non prendono, le strade sono bloccate, gli spazzaneve non riusciranno ad arrivare prima dell’alba. Tocca mettersi comodi e aspettare lì, bloccati con degli sconosciuti in mezzo alla neve, senza poter dare notizie di voi, né poter ricevere notizie dal mondo esterno. Ed è in questo stato d’animo che, mentre nel parcheggio cercate disperatamente un punto in cui quel maledetto IPhone possa dare una tacca di vita, scorgete qualcosa di sospetto in un furgone parcheggiato lì davanti. Un furgone che appartiene inevitabilmente a qualcuno lì dentro, qualcuno confinato con voi per tutta la notte in quel posto. Da qui comincia l’incubo. Voi cosa fareste? L’autore Taylor Adams (accidenti a lui, quanti infarti mi ha fatto prendere) ci fa assistere a quelle che sono le scelte dell’impreparata protagonista, Darby, e ne viene fuori un romanzo da cardiopalma tutto ambientato in un’unica notte, con il passare delle ore che scandisce ogni capitolo.

Non posso aggiungere niente di più in un thriller del genere perché dire qualcosa sulla trama o sui personaggi equivarrebbe a rivelare qualcosa o dare indizi che devono, invece, essere scoperti durante la lettura. Se siete alla ricerca di un thriller che vi appassioni, siete davanti al libro giusto: notti insonni assicurate, ma dovete essere disposti a sopportare anche un po’ di violenza perché non ce n’è poca in questo romanzo.

Taylor Adams: la prossima volta un po’ meno, che qua sennò mi prende un infarto…

Bella l’edizione italiana a cura della DeA Planeta, anche se qualche errorino qua e là non sfugge a una lettura attenta. Bella la traduzione dell’esperta, nonostante la giovane età, Chiara Brovelli.

4 stelle

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