Nebbia a Tangeri di Cristina Lopez Barrio
Trama Un romanzo, Nebbia a Tangeri, e un nome, Paul Dingle, scarabocchiato sul suo frontespizio. Sono gli unici indizi che Flora ha a disposizione per ritrovare l’uomo misterioso che, incontrato per caso in un bar di Madrid, le ha regalato la vertigine di una notte indimenticabile. Perché con quello sconosciuto, la prudente, sposatissima Flora ci è finita a letto, e adesso che lui sembra sparito nel nulla, accettare di non rivederlo più è semplicemente impossibile. Così, forte solo del desiderio che le corrode le viscere, Flora si lascia tutto alle spalle parte alla volta di Tangeri, per cercare l’autrice del romanzo e scoprire chi sia davvero Paul Dingle, personaggio di carta e insieme protagonista in carne ossa dell’incontro che le ha stravolto la vita. Coinvolgente, esotico e pieno di svolte inattese, Nebbia a Tangeri è la storia di un doppio amore proibito che si snoda tra passato e presente. Per raccontare, attraverso un romanzo nascosto tra le pagine di un altro romanzo, la vertigine del desiderio e i misteri più profondi del cuore.
Recensione a cura di Dannyella – Nebbia a Tangeri di Cristina Lopez Barrio pubblicato il 16 ottobre da Dea Planeta.
Nessun grande artista vede mai le cose come sono nella realtà. Se così facesse, cesserebbe di essere artista – Oscar Wilde.
La storia di una donna che fa di un romanzo il suo alibi.
Flora è una donna sui quaranta, rinchiusa in una vita che non la soddisfa e forse non sa neanche quanto. Nascosta dietro un desiderio di maternità non ancora realizzato, nonostante le analisi continue e il controllo mensile dell’ovulazione, e in un matrimonio con un marito frustrato dal lavoro che ha come ideale di giornata perfetta quella trascorsa davanti alla tv. Laureata alla scuola di Interpreti e traduttori, Flora quando aveva vent’anni, pensava che sarebbe diventata una traduttrice di romanzi e saggi, invece si ritrova a tradurre manuali di aspirapolveri e frullatori. È così che trascorre la sua vita, come se al timone non ci fosse lei; ma ecco che una sera, durante una reunion tra ex studentesse, Flora si ritrova abbordata da un uomo affascinante in un pub. Il romanzo ha inizio con la protagonista che si risveglia in un letto d’albergo accanto a quest’uomo sconosciuto, ancora inebriata dalle sensazioni che ha saputo regalarle. Si riveste di fretta e senza far rumore, lancia un’ultima occhiata alla sua follia di una notte: nella stanza d’albergo dello sconosciuto c’è un libro che attira la sua attenzione, un romanzo dal titolo Nebbia a Tangeri, pieno di sottolineature e post-it e un ciondolo particolare e affascinante dall’aspetto antico e misterioso. Senza sapere il perché, Flora prende il ciondolo e va via, richiudendo la porta alle sue spalle, senza sapere quanto le costerà quel gesto. Flora pensa di poter tornare alla sua vita di sempre, ma qualcosa non glielo permette: quella notte di passione con uno sconosciuto l’ha risvegliata da un sonno che durava da troppo tempo. Quando i due decidono di rivedersi per un caffè, Flora non può sapere che quell’appuntamento non avrà mai luogo, perché lo sconosciuto in questione è costretto a partire, lasciandola senza neanche un messaggio, né una spiegazione. Ma Flora non si rassegna, tanto è affascinata da quello sconosciuto e finisce per comprare quel libro che tanto sembrava interessarlo, forse semplicemente per avere l’illusione di poter condividere qualcosa con lui. È in quelle pagine che lo ritrova: è lì che, tra i protagonisti, c’è quello stesso Paul che le ha rubato la serenità. Nel tentativo di capire come sia possibile conoscere nella realtà il personaggio di un romanzo, Flora si ritrova a Tangeri, alla ricerca dell’autrice romanzo della storia per scoprirne di più. Ha così origine una vera ricostruzione letteraria in cui i due piani narrativi della vicenda di Flora, e di quella dei protagonisti del romanzo, si accavallano l’una con l’altra e l’autrice è molto brava a tenere le redini di entrambe. Entrambe le storie e le protagoniste, Flora da una parte e Marina dall’altra, sono forti e affascinanti. Il finale mi è sembrato un po’ tirato, ma se siete alla ricerca di un romanzo nel quale non manchi nulla: dalle leggende alle sciamane, dal detective testardo al ritrovamento di un cadavere, allora questo libro potrà fare per voi.
Di certo merita una certa considerazione la scelta letteraria del doppio piano narrativo, a mio parere gestito molto bene, che l’autrice nella sua nota finale dice di aver ricavato dalla lettura del racconto breve Continuità dei parchi. La scelta di far leggere a noi lettori le pagine del romanzo nel romanzo mi è piaciuta molto, vado pazza per queste strategie letterarie! Per il resto la trama mi è sembrata un po’ troppo tirata, ma comunque la lettura non è mai diventata noiosa o spiacevole, la curiosità di capire dove l’autrice andrà a parare c’è e rimane sino alla fine.
Un’ultima nota del tutto positiva per la molto curata edizione DeA Planeta e per l’affascinante copertina che rende ancora più intrigante la lettura.