Lisbona. Diario di viaggio…#spagna_portogallo10
Dopo avervi mostrato la Lisbona nuova dell’Expo ’98 è il turno della Lisbona storica.
Ma prima facciamo un salto ad ammirare gli stadi progettati in occasione di Euro 2004 delle sue squadre: Benfica e Sporting Lisbona. Il mio amore per gli stadi è viscerale e ovunque mi trovi cerco di visitare quelli delle squadre più importanti al mondo, ad oggi la mia unica certezza è questa: San Siro è imbattibile.
Prendendo la metro si raggiungono comodamente entrambi, il primo per noi è stato quello dello Sporting: l’Estadio José Alvalade. Questo stadio all’avanguardia vanta più di 50.000 posti tutti al coperto ed è nei tipici colori della sua squadra, verde, bianco e giallo. Davvero bello e molto curati anche gli spazi pubblici esterni. Niente tour per noi perché partono troppo tardi e il tempo stringe.
Altro giretto in metro e raggiungiamo A Catedral, così è conosciuto tra i tifosi l’Estadio da Luz che ospita le partite in casa del Benfica. I colori bianco e rosso dominano il panorama e la struttura comprende addirittura un centro commerciale. Abbiamo optato per il tour dello stadio, niente museo per noi, non eravamo molto interessati a ripercorrere la storia e le vittorie della società. Il rosso è di forte impatto e lo stadio molto bello e curato in ogni dettaglio.
Finito il nostro tour calcistico ci spostiamo in centro e il primo edificio che salta all’occhio è l’elevador de Santa Justa. Siamo nel quartiere della Baixa, pieno centro storico, e questo ascensore costruito nel 1901 la fa da padrone con i suoi oltre trenta metri di altezza. Il panorama della città che si ammira dalla cima è davvero impressionante, quindi se non soffrite di vertigini approfittatene.
La Piazza del Rossio è il centro nevralgico di Lisbona e si trova sul confine nord col quartiere Baixa. Sulla piazza si affacciano edifici di grande pregio, come la stazione ferroviaria del Rossio, le cui otto porte di ferro rosso a forma di ferro di cavallo attraggono la vista dei turisti.
Una visita di Lisbona non può essere ritenuta completa se non si prova l’ebrezza di salire a bordo dei tram d’epoca gialli. Il più famoso è il tram 28 che attraverso un percorso di circa 40 minuti vi porterà a percorrere mezzo centro storico e vedere scorci che altrimenti non riuscireste a scoprire. L’itinerario si snoda da Campo Ourique a Martim Moniz affrontando salite davvero ostiche e portandoti ad ammirare panorami mozzafiato della città. Assolutamente imperdibile!
A Lisbona avevamo un obiettivo ben preciso in mente: vedere dal vivo l’edificio che ha ispirato il nostro progetto di tesi. Il Rettorato della Univarsidade Nova de Lisboa dei fratelli Manuel e Francisco Aires Mateus. Abbiamo dovuto farci portare in taxi e, purtroppo, ci è stato impedito l’accesso all’interno ma ne è valsa comunque la pena. Gli uffici amministrativi sono accorpati in un esile “edificio muro” con vista sul parco del Monsanto. Gli spazi più ampi come il foyer, le sale conferenze e riunioni sono disposte nel basamento dell’edificio e slittate sotto la monumentale scala esterna. La torre degli uffici è stata progettata con la medesima altezza dell’edificio scolastico esistente e presenta: una testata arretrata completamente vetrata e lunghe facciate laterali, rivestite con lastre di pietra naturale bianca, con tagli che fungono da finestre.
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