L’Alpha del principe di Mary Durante
Seguito de “Lo sposo del Berserker” e libro conclusivo della serie.
Iniziata come un freddo matrimonio imposto, l’unione con il Berserker ha assunto un significato molto più profondo.
Vael ha conosciuto l’uomo dietro al guerriero spietato, ha scoperto il suo segreto, forse si è perfino innamorato di lui.
Poi, tutto è crollato.
Un attimo di leggerezza che gli è costato ogni cosa.
Prigioniero, con il proprio Alpha in catene e un mondo dove non riesce più a distinguere gli amici dai nemici, dovrà scegliere quali battaglie affrontare per continuare a sopravvivere.
Per la prima volta il Berserker è stato sconfitto.
Confinato nell’oscurità e nel dolore, non ha spazio per altro a parte la rabbia, l’odio bruciante per chi lo ha tradito, approfittando della sua unica debolezza, e il ricordo di Vael.
Ormai non c’è più nulla a tenerlo a freno.
Con il corpo martoriato e la mente spezzata, per lui contano solo la vendetta, solo il bisogno violento di spezzare le catene per andare a riprendersi il proprio Omega.
E quando si libererà non ci sarà scampo per nessuno.
L’alpha del principe di Mary Durante, secondo volume fantasy, male to male della serie “Cronache di Themar” pubblicato self il 21 marzo
La bellissima storia d’amore che stava crescendo tra Zagros e Vael, il rude e potente Alpha e l’orgoglioso e impavido Omega, è stata distrutta sul nascere da nemici che nessuno dei due ha saputo riconoscere. E ora che sono stati allontanati l’uno dall’altro con l’inganno, che sono feriti nel corpo e, soprattutto, nell’anima, sono diventati due persone diverse che e dovranno lottare strenuamente sia per liberarsi sia per ritrovare quel sentimento che li ha uniti e dargli nuova vita.
Ma Zagros, accecato dalla convinzione di essere stato tradito dal suo Omega commette nei confronti del suo sposo una serie di spropositi e, a quel punto, il cuore del giovane che non ha alcuna colpa si spezza in tanti piccoli pezzi. Il suo è diventato un cuore che non si aggiusta nemmeno una volta scoperto come si sono svolti davvero i fatti. Ora, a sostenere Vael è solo il desiderio di vendicarsi di chi ha distrutto per sempre i suoi sogni e quelli di Zagros e per attuarlo si allea proprio con lui, nonostante il dolore e nonostante i ricordi e da quel momento in poi non ci sarà pace né per i loro nemici, né per loro due ne per il lettore che diventa un avido spettatore di tutto quello che accade loro e che fanno accadere loro.
Che vi posso dire se non che questo secondo volume della dilogia è stato un vero colpo al cuore, i due protagonisti soffrono così tanto per quello che hanno subito e per quello che hanno perso che mi hanno straziato l’anima non poche volte durante la lettura che è stata un susseguirsi di emozioni e di azione, di palpiti di cuore e di sobbalzi dell’anima. Non era semplice trovare una degna soluzione a quanto era accaduto, non con le personalità così sfaccettate dei due protagonisti e nemmeno se ci si fosse fermati a costruire il tutto solo sulla loro indole semplicemente perché Vael non ha in sé nemmeno un briciolo delle caratteristiche di un Omega. No, lui è testardo, ribelle, orgoglioso, lui è tutto quello che deve essere un vero re o un condottiero. E Zagros? Beh, per come la vedo io lui è un Alpha e un Berserker solo sul campo di battaglia perché quando è accanto al suo sposo si trasforma, diventando solo un uomo che ama pur sapendo di non essere ricambiato, un protettore disposto a dare la propria vita per vedere il suo principe felice, un Berserker consapevole che senza il suo sposo dovrà presto farsi uccidere anche se potrebbe prendere Vael con la forza e costringerlo al suo fianco.
Io non so come faccia l’autrice ma ogni volta che crea una storia è capace di dare ai propri personaggi caratteristiche che nulla hanno a che fare con quello che ci si attenderebbe da loro data la loro natura ed è qualcosa che mi spiazza sempre. Mi ha commosso capire l’intensità dell’amore di Zagros per Vael, il suo rendersi conto di aver commesso degli errori e di accettarne le conseguenze senza imporsi, senza pretendere ma dando all’altro tutto quello che può, tutto quello che gli viene chiesto senza pretendere nulla in cambio. Ho adorato la crescita emotiva di entrambi, forse ci sono stati dei momenti in cui facevo fatica ad accettare le decisioni di Vael, il suo essere a volte implacabile pur di raggiungere i suoi scopi ma poi ho capito che era il suo modo di affrontare il dolore della perdita, quello del tradimento, quello di sentirsi diverso e di non riconoscersi più. Perfetti anche i personaggi secondari, in primis Riza, la feroce guardia del corpo e amica di sempre di Vael e Dayna, l’implacabile custode della vita di Zagros nonché sua sorella. Mi hanno commosso con le loro azioni anche loro (meriterebbero un libro tutto loro). Ma l’anima più dolce e tenera di tutta la dilogia è quella di Laevin che è riuscita a trasmettermi tutto il suo amore per Vael pur apparendo in poche scene.
Non c’è proprio nulla che non mi sia piaciuto di questa dilogia che consiglio a tutti coloro che amano l’azione, l’avventura e un amore sofferto, il tutto scritto con uno stile semplice ma molto curato che permette al lettore di immaginare ogni singola scena come se fosse davanti allo schermo di un televisore.