La ragazza senza nome di Elda Lanza
Che male poteva fare, una che rideva sempre?
«Elda Lanza ha inaugurato un nuovo modo di interpretare il romanzo giallo attraverso personaggi indimenticabili e pagine ricche di colore e atmosfera. »
La Stampa
«Femminista ante litteram, Elda Lanza ha sfidato le convenzioni del tempo.»
Elle
«Elda Lanza intrecciava trame con arguzia e una speciale, sottilissima ironia. »
la Repubblica
Nella roggia di Sanpietro c’è un cadavere. Il corpo di una giovane donna è riverso nel canalone; nessuno sa chi sia, nessuno ne ha denunciato la scomparsa. L’ultima persona ad averla vista viva è Beatrice Longoni, che l’ha accolta in casa propria durante una notte buia e agitata. Ma Beatrice non fa in tempo a raccontare com’è andata, perché dopo che Max Gilardi ha deciso di assisterla, un’esplosione misteriosa la mette a tacere per sempre. E mentre la scia di sangue si allunga, inarrestabile, per Gilardi arriva il momento di scendere in campo e indagare su una catena di omicidi in cui niente è come sembra e il vero e il falso si intrecciano.
Nel suo romanzo postumo, Elda Lanza, indimenticabile signora del giallo italiano, costruisce ancora una volta con mano sapiente una storia capace di ammaliare, grazie alle sue atmosfere cariche di fascino e ai personaggi segnati da un destino tanto crudele quanto imprevedibile.
La ragazza senza nome di Elda Lanza, giallo appartenente alla serie sull’avvocato Max Gilardi, pubblicato da Salani l’11 giugno.
Elda Lanza è stata parecchie cose nella sua lunga vita, prima presentatrice della televisione italiana, docente di Storia del costume, giornalista, scrittrice ed esperta di comunicazione, attiva nel movimento femminista, ha studiato filosofia a Torino e alla Sorbona di Parigi e tra i suoi docenti figurano Jean Paul Sartre e Simone de Beauvoir, si è occupata di moda e fotografia, scoprendo il talento di Giorgio Armani. Il suo esordio come scrittrice avviene all’età di ottantasette anni, ma la cosa che sorprende maggiormente sono le tematiche che affronta nei suoi libri e quest’ultimo non fa eccezione. Per lei è evidente che porre l’accento sulla ‘normalizzazione delle differenze’ fosse di vitale importanza e così non si tira indietro e ci parla degli emarginati, di coloro che hanno difficoltà nell’affrontare questa vita per colpa del pregiudizio altrui.
In un’intervista a la Repubblica dice ‘La diversità spesso ostacola, imbarazza. Rende solitaria la vita di una persona.’ Un tema che ricorre nei suoi gialli è quello dell’abbandono, un sentimento che l’ha fatta soffrire per tutta la vita fin da quando da bambina è stata abbandonata sia dalla madre che dal padre. E La ragazza senza nome è anche questo ma solo leggendolo avete modo di scoprire in quale misura.
Ero curiosa di leggere questo romanzo pubblicato postumo perché mi incuriosiva la figura dell’autrice e volevo capire se potesse riflettersi nelle sue parole. I gialli mi piacciono, mi piace scoprire cosa si nasconda nella mente dell’assassino, ma qui è La ragazza senza nome ad essere interessante. La sua storia, il suo arrivo, la ricostruzione degli eventi con tantissime persone coinvolte senza un reale motivo, il suo passato che viene a galla solo alla fine del romanzo e parla di emarginazione con una crudeltà e al contempo una delicatezza difficili da conciliare.
Quanto può essere difficile comprendere una vita in uno sguardo? Nessuno sa niente di questa ragazza senza nome, ma alcuni vogliono da lei qualcosa che non le appartiene. Qualcosa che non ha voluto portare con sé ma che le è servito, qualcosa che deve essere restituito prima che venga trafugato e porti a conseguenze irreversibili.
Max Gilardi, avvocato napoletano a cui la serie è dedicata, dovrà dipanare parecchi dubbi e non sarà semplice arrivare alla conclusione perché nulla è come sembra e la verità viene messa a tacere più volte in modo inspiegabile.
Interessante l’umanità che Elda Lanza ha voluto imprimere ai suoi personaggi positivi, tutti con dalla loro una grande empatia e calore umano. Non avendo letto i precedenti capitoli alcune dinamiche mi sono sfuggite, ma sono certa che per i fan della serie sarà tutto molto chiaro. Interessante anche l’ambientazione, vi sembrerà di essere a Napoli, sentendone gli odori, vedendone i colori e assorbendone la vivacità.