In anteprima – Prince in disguise di Tavia Lark
Rakos non è un vero contadino.
Bellamy di sicuro non è un menestrello.
Il principe Bellamy, che ha vissuto per anni sotto una campana di vetro, ha sempre desiderato l’avventura, ma non… così.
Catturato in territorio nemico, la vera identità di Bellamy potrebbe farlo uccidere, o peggio. Quando il suo compagno di cella estremamente affascinante gli chiede chi sia, Bellamy afferma di essere un menestrello. Anche se non sa intonare nemmeno una nota. È andato nel panico, va bene?
Rakos era l’astro nascente dei cavalieri del drago di Draskoran, finché non li ha traditi e non è finito in catene. Due sono le cose che sa per certo: non può fidarsi di nessuno e rivuole il suo drago. Quando, dietro le sbarre, un bel menestrello gli chiede chi sia, Rakos afferma di essere un contadino.
E quando Bellamy gli chiede aiuto per raggiungere il confine, lui rifiuta. Finché non capisce che la magia del falso menestrello è esattamente ciò di cui ha bisogno.
Notti tempestose, inseguimenti e masquerade mortali trasformano l’improbabile accordo tra i due fuggitivi in qualcosa di più. Qualcosa di esaltante. Rakos tratta Bellamy come una persona, non come un oggetto fragile, e al tempo stesso lo protegge.
I nemici di Rakos, però, si stanno avvicinando e potrebbe essere proprio il suo desiderio di proteggere il principe menestrello a condurli alla rovina.
Prince in disguise di Tavia Lark secondo volume della serie fantasy stoica, male to male “Perilous Courts” in pubblicazione per Triskell editori il 10 settembre
Ero prontissima a ritornare nel magico mondo creato dalla penna di Tavia Lark e con aspettative altissime visto come mi ero divertita con la storia precedente e vi dico, fin da ora, che il libro è veramente uno spasso. Ad aggiungere altro divertimento alla storia entra a far parte dell’equazione anche un drago e, credetemi, vi verrà voglia di adottarlo.
Ma andiamo per gradi, nella storia precedente si era accennato più volte ad un terzo fratello, il principe più piccolo della casata reale che, a causa di alcuni malesseri, è stato sempre molto protetto da tutta la famiglia. Un po’ per colpa della bolla in cui è stato cresciuto e un po’ perché tende a divagare, il suddetto principe, al secolo Bellamy, per inseguire il suo animaletto da compagnia, che ha la tendenza a teletrasportarsi da un posto all’altro, viene fatto prigioniero da strani figuri e gettato in una torre buia e puzzolente. Per fortuna i suoi rapitori non si sono accorti del suo valore né come prigioniero né come mago ed e sono proprio le sue qualità magiche che gli permettono di liberare un altro prigioniero suo compagno di cella.
Il primo impulso di Rakos, un potente dragoniano, appena liberato è quello di eliminare il ragazzo che gli tiene le mani al collo non avendo capito subito che è stato proprio il giovane a liberarlo. Ma il malinteso finisce presto quando vengono nuovamente attaccati e si ritrovano a combattere per la libertà. Fuggiti miracolosamente via dalla torre decidono di fare un tratto di strada insieme senza rivelare all’altro la loro vera identità.
Bellamy sostiene di essere un menestrello pur non azzeccando una nota nemmeno con il pensiero, Rakos butta fuori la prima cretinata che gli viene in mente dicendo di essere un contadino quando in realtà non saprebbe nemmeno come si tiene tra le mani una comune zappa. E da qui in poi inizia un’avventura fantastica per entrambi. Bellamy che ha sempre e solo sognato di vivere delle avventure si rivela un giovane molto più coraggioso di quanto ci si potrebbe aspettare. Rakos, dal canto suo, pur essendo un potente soldato è il tipo che prima agisce e poi pensa. Credetemi, insieme sono un portento. C’è una chimica fra loro che incendia anche i boschi che attraversano. In questo viaggio forzato alla ricerca del perché siano stati rapiti e dal desiderio del principe di ritornare a casa imparano a conoscerci per poi dare vita ad un amore per certi versi molto tenero. Rakos darebbe la vita per quello scricciolo di ragazzino che si dimostra ben più intelligente e coraggioso di quanto avesse immaginato. Non ci si annoia mai con loro due tra i piedi e complici una serie di personaggi alquanto discutibili la lettura scorre velocissima. Non ci sono drammi e ogni tanto un libro così fa bene all’anima. Quindi, se avete voglia di ridere di cuore non dovrete fare altro che prendere tra le mani questo libro, ritagliarvi un po’ di tempo per voi, scegliere un angolino ben ventilato della casa perché ci saranno parecchie scene bollenti e immergervi in una storia dove nessuno è quello che dice di essere e dove chi si è sempre creduto inadatto scopre di avere grandi capacità, prime fra tutte il coraggio di lottare per quello in cui si crede.