In anteprima – From me to us di Naike Ror

Brillante, narcisista, egocentrico e libero, Boyce Storm Williams vive un’esistenza a propria misura: una carriera in continua ascesa, una quotidianità improntata su agi e comodità, un appartamento che spesso finisce sulle riviste di architettura.
Un errore, un solo errore e la perfetta vita di Boyce sprofonda in un vortice di imprevisti; obbligato a lasciare San Francisco, dovrà tornare a Sweet Albany, il paesino dell’Alabama da cui è scappato vent’anni prima senza mai guardarsi indietro.
Lì, nella patria del barbecue e del cibo per l’anima, dove la torta al limone è un’istituzione e il football una religione, sarà costretto a fare i conti con un passato che credeva sepolto e, soprattutto, ad avere di nuovo a che fare con Sandy Jenner.
Sandy, però, non è più il ragazzino che Boyce si divertiva a bullizzare al liceo, anche lui è ormai un uomo e a differenza di tutti gli abitanti di Sweet Albany, galvanizzati dalla presenza del famoso Storm, non ha alcuna intenzione di stendergli un tappeto rosso ..

From me to us di Naike Ror, male to male, contemporary romance autoconclusivo in uscita self oggi 25 gennaio 2024

E’ sempre difficile, per me, parlare di un libro che mi è piaciuto da morire perché ho sempre paura di dire troppo o, al contrario, troppo poco e questa volta non fa differenza perché mi sono talmente innamorata dei due protagonisti e di tutto il contesto della storia da aver sognato di morire di caldo dietro qualche ramo di magnolia tutta intenta a spiare l’intera cittadina di Sweet Albany e, soprattutto, Sandy e Boyce. Sì perché, loro due insieme sono un portento, le loro interazioni creano dipendenza, il loro carisma strega fin dalle prime battute e il seguito è tutto un crescendo. Avevo voglia di stringerli, di dare loro un bel calcio quando esageravano, di spronarli a fare il passo successivo, di incitarli a vivere tutte le sensazioni, quelle belle e quelle meno perché sapevo di divertirmi ad ogni battuta sarcastica, ad ogni botta e risposta, ad ogni nuova intromissione esterna. Perché Sweet Albany sarà anche un piccolo puntino sulla mappa di uno Stato, sarà anche il luogo da cui Boyce ha desiderato fuggire fin da quando era piccolo e da cui Sandy vorrebbe fuggire da sempre, ma è anche un micro mondo pieno di personaggi indimenticabili che rispecchiano in toto le situazioni delle piccole comunità e lo dico per esperienza essendo nata e cresciuta in un paesino dove conoscevo anche il nome degli animali domestici di tutti gli abitanti. E questa è un’altra delle belle cose che si trovano in questo libro oltre alla storia dei due protagonisti, il senso di una comunità che si stringe nel momento del bisogno e che si perde in baruffe e chiacchiere futili quando non si ha nulla di meglio da fare. Leggere le storie dei vari personaggi mi ha fatto sentire il calore del mio paesino anche se io sono stata un po’ come Boyce e ho spiccato il volo appena ho potuto.

Insomma, i due protagonisti, Sandy e Boyce sono nati nello stesso paesino sperduto dell’Alabama dove tutti sanno o si impicciano dei fatti altrui e dove non succede mai nulla di entusiasmante, ma mentre Boyce Storm Williams rispecchia in pieno il suo secondo nome, tempesta, ed è sempre in giro a combinare qualche casino in attesa di scappare da quel posto per diventare il padrone del mondo, Sandy Jenner, è un ragazzino coraggioso e molto più maturo della sua età che, nonostante tutto, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Ed è per questo che quel bullo di Boyce si diverte a tormentarlo. Diciamo, quindi, che la loro storia non inizia nel migliore dei modi e che all’inizio ho avuto la voglia irrefrenabile di dare una bella pedata a Boyce. Fortuna vuole che quest’ultimo subito dopo il diploma parta alla conquista del mondo lasciando a Sandy, che rimane nel profondo sud, la possibilità di spiegare le ali.

Passano gli anni, Boyce è un uomo di circa quarant’anni molto sicuro di sé che è diventato tutto quello che aveva voluto essere: un architetto di grido il cui ego gigantesco non viene scalfito da nulla perché davanti a lui ci sono infinite possibilità. Questo fino al momento in cui un colpo basso gli fa tremare la terra sotto i piedi costringendolo ad un periodo sabbatico che trascorrerà a Sweet Albany dove non aveva messo più piede negli ultimi dieci anni.

Sandy, non ha mai dimenticato gli atti di bullismo subiti da Boyce e dal suo gruppetto di accoliti e anche se è riuscito a perdonare alcuni di loro che sono ritornati a vivere lì non è disposto a fare la stessa cosa con quell’architetto narcisista che crede che il resto del mondo dovrebbe baciare la terra su cui cammina, anche se poi si accorge che è difficile resistere ad una mente sopraffina e ad un corpo da urlo come il suo.

Insieme sono come l’acqua e l’olio, come il giorno e la notte. Boyce è un uragano in piena, sempre pronto a dire la sua, a comandare e ad aspettarsi che tutti eseguano. Sandy è calmo, riflessivo, sempre pronto a dare una mano a tutti anche a chi lo tratta male finendo per costruire un muro intorno a sé per tenere a distanza tutto quello che potrebbe fargli sognare una vita diversa e Boyce potrebbe rappresentare proprio questo per lui, una vita diversa ma per l’architetto sarebbe la stessa cosa?

Non voglio dire altro sulla loro storia posso solo aggiungere che è un libro che va assolutamente letto, le pagine volavano via in un battito di ciglia anche se una parte di me avrebbe voluto trattenerle per stare ancora insieme a loro e a tutta la loro scalcagnata compagnia. Non ho avuto un attimo di respiro, un momento prima ridevo a crepapelle e quello successivo mi tremava il cuore per qualcosa che aveva fatto l’uno o l’altro, ci sono stati momenti in cui mi arrabbiavo per l’ottusità di qualcuno e altri in cui avrei voluto avere accanto i loro amici folli, testardi ed estremamente protettivi. Come sempre Naike Ror ha scritto una storia brillante, divertente, ironica, passionale, commovente e, soprattutto, corale, dove ognuno dei personaggi secondari è studiato nei minimi particolari tanto da avere l’impressione di poterli riconoscere per strada senza alcuno sforzo. Vi innamorerete di ognuno di loro, delle mille sfaccettature di Sandy e Boyce, dei loro sogni, dei loro desideri, dei loro modi di fare anche quando qualcosa vi darà sui nervi, del loro modi di interagire, di come riescano a capirsi solo guardandosi, e anche di quando non si capiranno e faranno macelli. Per quanto mi riguarda “From me to us” è decisamente un libro che rileggerò più e più volte perché della bellezza non ci si stanca mai, punto!

 

P.S. non avete idea di quanto io conti sul quell’arrivederci di cui parla l’autrice nei suoi ringraziamenti e so che lo farete anche voi

smeraldo

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