Il suo tocco mortale di Lisa Regan

La donna è inginocchiata davanti a una lapide, i capelli mossi dalla brezza, un mazzo di narcisi gialli appassiti posato sull’erba accanto a lei. I suoi occhi sono fissi sul terreno e le labbra, appena socchiuse, sembrano pronunciare una preghiera silenziosa. Ma la cera che cola dalle sue labbra blu e gelide rivela che ormai è troppo tardi per salvarla…

Nel suo primo giorno di rientro al Dipartimento di Polizia di Denton dopo un grave trauma, la Detective Josie Quinn si ritrova sulle tracce di una donna scomparsa, Krystal Duncan, madre di uno dei cinque bambini morti in un devastante incidente di scuolabus. Poche ore dopo, Josie scopre il corpo di Krystal accanto alla tomba di sua figlia, con le labbra sigillate per sempre dalla cera.

Le analisi forensi collegano la cera a una delle candele accese in memoria delle dolci anime perdute nell’incidente, offrendo a Josie il suo primo indizio: un gruppo di supporto formato dai genitori che hanno perso i figli nello schianto. Esaminando meticolosamente le vite di queste coppie in lutto, a Josie appare evidente che ognuno di loro nasconde qualcosa riguardo al giorno dell’incidente. Ma quale segreto è così importante da spingere qualcuno a uccidere?

Il caso prende una piega straziante quando il corpo di un’altra giovane madre viene trovato vicino al luogo dell’incidente dell’autobus. Qualcuno legato a quella tragedia cerca vendetta. Man mano che i membri del gruppo di sostegno vengono eliminati uno dopo l’altro, ogni secondo è cruciale per Josie, che deve salvare la vita di questi genitori amorevoli, già segnati dalla perdita di ciò che avevano di più caro…

Il suo tocco mortale di Lisa Regan dodicesimo volume thriller della serie “Detective Josie Quinn” pubblicato il 22 aprile 2025 dalla Bookouture

A causa di quanto ha subito nella sua ultima agghiacciante investigazione, Josie ha trascorso tre mesi lontana dall’ufficio e nonostante abbia sempre amato il suo lavoro questa volta non ha alcuna voglia di ritornare a fare quello per cui più volte ha quasi dato la vita. Il dolore e il senso di colpa che prova sono così forti da farle dubitare di tutto, soprattutto di se stessa. Poi, quasi per caso si ritrova a fissare il corpo immobile di una donna morta ai piedi della lapide di suo figlio scomparso qualche mese prima in un tragico incidente insieme ad altri quattro bambini. La donna sembra viva eppure il suo sguardo è vuoto, l’aspetto è quello di una bambola di cera e, infatti, le è stata sigillata la bocca proprio con la cera delle candele votive. Nonostante il suo dolore Josie capisce subito che c’è qualcuno che vuole prendersela proprio con tutti i genitori coinvolti in quel fatico incidente dello scuolabus e, aiutata dalla sua squadra, farà il possibile per scoprire chi si nasconde dietro questo primo omicidio e sui successivi.

Anche questo dodicesimo libro ha saputo coinvolgermi dal primo all’ultimo rigo e non solo per il tema trattato ma soprattutto per la capacità della Regan di intrecciare i fili di un caso che è semplicemente stupefacente e lo dico perché di solito quando si tratta di serie così lunghe spesso gli autori tendono a ripetersi in qualche modo, qui non accade, ogni storia è originale ed è talmente coinvolgente che una volta aperto un libro non si riesce a smettere di leggerlo fino a quando non si scopre il colpevole. Parallelamente al racconto poliziesco la Regan continua a mostrarci tutte le peculiarità della protagonista che, pur essendo una combattente, in questo frangente mostra un lato di sé che abbiamo solo intravisto fino ad ora. Josie è una donna combattiva, una che non si arrende mai, eppure ha una fragilità che mi ha commosso in più di un’occasione. Il racconto del suo dolore, delle sue parole è così realistico che è  impossibile non amarla e non affezionarsi ad ogni singolo personaggio della sua squadra che in questa nuova avventura le si stringe sempre più intorno per aiutarla e sostenerla nel suo nuovo cammino. Quindi, non posso fare a meno di consigliare questo libro e tutti i precedenti, Josie crea dipendenza, una di quelle buone che riempiono il cuore ad ogni frase del racconto.

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