Il mio sbaglio più grande di Penelope Douglas
Devil’s Night Series
I sogni son desideri. Ma i miei incubi sono diventati la mia ossessione
Si chiama Michael Crist. È il fratello maggiore del mio ragazzo ed è come quei film dell’orrore che guardi coprendoti gli occhi. È bellissimo, forte, e assolutamente terrificante. È il campione della squadra di basket del suo college e ora è diventato un professionista. Non mi vede neppure. Ma io l’ho notato. L’ho visto, l’ho sentito. Le cose che ha fatto, i misfatti che ha nascosto. Per anni mi sono mangiata le mani, incapace di distogliere lo sguardo. Ora sono all’università ma non ho smesso di osservarlo. È un pessimo soggetto, e non so quanto ancora riuscirò a tenere segrete le cose che gli ho visto fare.
Si chiama Erika Fane, ma tutti la chiamano Rika. È la ragazza di mio fratello ed è sempre in giro per casa nostra, sempre a cena con noi. Abbassa lo sguardo quando entro io, e quando le sono vicino è come pietrificata. Riesco sempre a percepire la sua paura, e anche se non possiedo il suo corpo, so di avere la sua mente. È l’unica cosa che voglio. Almeno finché mio fratello non si arruola, e io trovo Rika da sola al college. Nella mia città. Indifesa. L’occasione è incredibilmente allettante. Perché tre anni fa per colpa sua alcuni miei amici sono finiti in prigione, e ora sono usciti. Abbiamo aspettato. Siamo stati pazienti. E ora tutti i suoi incubi stanno per avverarsi.
Doppia Recensione Il mio sbaglio più grande di Penelope Douglas. Visto che si è fatto un gran parlare di Il mio sbaglio più grande di Penelope Douglas abbiamo pensato di fare una recensione a due voci. Quello che possiamo tranquillamente definire il libro del momento, meritava di avere due pareri e la cosa più sensazionale è che io e Francesca incarniamo esattamente il dibattito che si è scatenato. Il libro della Douglas è un capolavoro come a detta di tantissime blogger o è una débâcle totale come hanno affermato molte lettrici deluse?
Recensione di Esmeralda Dopo aver letto commenti entusiasti e altri disfattisti ho deciso che dovevo fare solo una cosa, leggerlo e farmi una mia opinione. Siete curiose di scoprire a quale corrente appartengo?
Con mio enorme dispiacere ho scoperto di appartenere al filone dei profondamente delusi, dopo aver letteralmente amato la Douglas della Fall Away series terminata la lettura di Il mio sbaglio più grande mi sto domandando dove diamine sia finita una delle autrici che più mi aveva colpito negli ultimi anni!
Protagonisti della storia sono Rika e Michael ma un peso enorme è dato anche a Damon, Kai e Will che insieme a Michael formano gli intoccabili Quattro Cavalieri. I Quattro Cavalieri dettano legge dalle superiori, sono temuti e invidiati da tutti e, grazie al potere e al denaro dei loro genitori, non rischiano mai nulla.
Rika è sempre stata affascinata dai ragazzi d’oro di Thunder Bay ed è innamorata di Michael da sempre nonostante lui non la degni nemmeno di uno sguardo da ormai tre anni, dalla fatidica notte in cui le loro vite sono cambiate per sempre.
Rika in quell’unica notte passata con loro si è sentita viva come non mai e da allora cerca il modo per fuggire al pressing asfissiante dei Crist e di Trevor, genitori e fratellino di Michael, che la tengono sotto una campana di vetro soffocando la sua vera natura, molto più simile alla follia e all’eccesso dei Quattro Cavalieri che alla maschera da brava ragazza che si è cucita addosso.
Fin qui tutto bene, penserete voi e io ero dello stesso avviso, ma poi ho proseguito la lettura e lo sviluppo mi è parso senza senso. Rika è ritenuta responsabile, dai Quattro Cavalieri, di aver fatto finire in prigione tre di loro, certo, non ci sono finiti perché se lo meritavano, loro dovevano proseguire a compiere le loro malefatte, che tanto leggere non erano, all’infinito senza pagarne mai le conseguenze.
Da questo odio e questa voglia di vendetta si dipaneranno situazioni assurde e spesso grottesche che vedranno Rika tremare di paura ma essere anche eccitata dalla paura stessa in un turbinio di episodi che in me non hanno scatenato altro che noia e la domanda: cos’altro riuscirà ad aggiungere la Douglas a questa fiera dell’assurdo?
Rika e Michael hanno due menti deviate, sono una lo specchio dell’altro, dei protagonisti vuoti e privi di qualsiasi spessore. Le angherie subite da Rika per mano dei Quattro Ragazzotti Ricchi e Annoiati convinti di essere i padroni del mondo non mi hanno coinvolta in alcun modo, non ho provato la paura che dovrebbe suscitare un libro appartenente al filone dark e non mi sono immedesimata in lei nemmeno per un momento.
Vogliamo parlare di Micheal? Mai letto di un protagonista così incolore, nemmeno i capitoli dal suo punto di vista mi sono serviti a farmelo piacere. Non l’ho proprio capito, mi è sembrato un bimbo viziato che non sa decidere cosa vuole dalla vita.
Starete pensando che forse non mi sia piaciuto perché non amo tifare per i cattivi, no ragazze spesso i cattivi sono più interessanti dei buoni e due dei miei personaggi preferiti in assoluto sono Blair Woldorf e Chuck Bass che non erano di certo due angeli, ma avevano dalla loro parte un fascino che li rendeva irresistibili ai miei occhi.
Il mio sbaglio più grande è stato una grandissima delusione e quando usciranno i capitoli successivi non mi vedranno sicuramente tra gli acquirenti. La mia storia con i Quattro Cavalieri termina qui.
Recensioen di Francesca Il perenne ardente desiderio di qualcosa o qualcuno, questa è la bramosia. Un unico vocabolo per descrivere Il Mio Sbaglio Più Grande di Penelope Douglas, edito dalla Newton Compton. Primo volume autoconclusivo della Devil’s Night Series.
Tutto accade per un motivo. Esiste una linea invisibile chiamata destino, che si diverte a mescolare i tasselli di un puzzle già costruito.
Quattro sono i cavalieri della Notte del Diavolo, Kai, Will, Damon e Michael. Un gioco adrenalinico li unisce, ma come spesso accade, un imprevisto può trasformarsi in tragedia coinvolgendo inconsapevolmente quelli le cui regole ignorano ma che accettano la sfida pensando di essere abbastanza forti da gestirle.
Il protagonista di questo dark romance è Michael Crist. Il campione di pallacanestro dagli occhi nocciola e cavaliere dalla maschera cremisi. Lui ha sempre saputo cosa vuole dalla vita. Ma riuscirà ad ottenerlo, nonostante tutto?
Non abbiamo bisogno del sesso per sopravvivere, ma ci serve per vivere
Lei, Erika Fane, per tutti Rika, ingenua bellezza di un’apparente ragazza viziata.
Felice di lasciarsi alle spalle l’ultimo anno alla Brown, trasferendosi lontana da tutto e tutti per guadagnare la tanto agoniata indipendenza. Ma sarà veramente sola e libera? Niente è come sembra. L’evolversi della storia si svela grazie all’alternanze delle voci di Rica e Michael che ti tengono incollata alle pagine, mentre vivi, attraverso di loro, i tormenti e le emozioni, la paura e la gioia, il dubbio e la certezza, il mistero e la consapevolezza, senza dimenticare la fibrillazione del ritmo cardiaco che non abbandona mai la febbricitante attrazione che corre fra Rica e Michael.
Il mio sbaglio più grande è stata una lettura a vortice, dove la suspense e il mistero emergono fin dai primi capitoli e ne sono il tratto distintivo. Se è da tanto che non fate un giro sulle montagne russe, ebbene potete sempre farvi coinvolgere mentalmente ed emotivamente da questo romanzo appagante, dove conoscerete l’Amore e l’Odio sotto diverse sfaccettature.
molto bella questa doppia recensione, grazie