Il mio dolce oblio di Danielle Lori
Soprannominata la Dolce Abelli per la sua natura docile, Elena sorride ogni volta che è necessario e sa sempre dare le risposte giuste. È la figlia preferita, la perfetta principessa della mafia o almeno… lo era.
Ora, tutto quello che vede nel riflesso allo specchio è il sangue che le macchia le mani come vernice rossa.
Nelle torbide acque della malavita di New York, la sorella di Elena è promessa in sposa a Nicolas Russo. Un uomo d’onore, un boss… anche se è considerato un imbroglione rispetto agli standard della mafia.
Dopo che il loro primo incontro si conclude in modo imprevisto, Elena si rende conto che Nico è tanto scortese quanto è bello.
Nico non le piace, come non le piace ciò che rappresenta. Questo, però, non impedisce al suo cuore di battere con una forza mai provata prima quando lui è vicino.
E lui è sempre vicino: le dice cosa fare e cosa provare, rivestendo un ruolo che un cognato non dovrebbe assumere.
Elena, che è già sfuggita a uno scandalo, comincia a chiedersi cosa può fare per evitare le attenzioni di Nico, anche perché sa molto bene che non si può davvero amare un uomo d’onore… giusto?
Recensione a cura di Dalia – Il mio dolce oblio di Danielle Lori primo volume della serie mafia romance “Uomini d’onore” “pubblicato da Hope Edizioni il 17 febbraio
Essere la figlia perfetta di un boss della malavita organizzata di New York non è semplice, ma Elena ha saputo conquistare tutti con i suoi modi dolci, le sue risposte ponderate e la sue incredibile bellezza. Lo ha fatto per anni senza mai opporsi ma, da qualche tempo, quel ruolo le sta parecchio stretto. Aveva pensato di potersene liberare ma ha sbagliato e si porterà per sempre sulla coscienza il rimorso del suo unico errore. Ora, per il resto del mondo è “guasta” e la cosa le sta più che bene visto che il compito di sposarsi è toccato alla sorella minore. Tuttavia, dopo aver incontrato il promesso sposo della sorella le accade qualcosa di indefinibile, c’è qualcosa in quell’uomo che non parla mai che la destabilizza. Non dovrebbe piacergli, dovrebbe solo detestarlo eppure, una sua occhiata la riduce in un’idiota balbettante. Elena è una donna forte, resiliente, ha visto cose che altre ragazze della sua età nemmeno immaginano eppure quegli occhi di ghiaccio le fanno desiderare l’impossibile.
Nicolas Russo, detto da tutti Asso, è un uomo che si è fatto da se. Unico erede di un boss mafioso morto per essere stato troppo avido non è per nulla disposto a farsi da parte di fronte a nessuno. Sposare la figlia del boss Abelli è un altro passo per affermare il proprio potere e anche se a destare la sua attenzione è la figlia maggiore non è per nulla intenzionato a cambiare le cose. Poi la situazione si ribalta e nulla, ma proprio nulla potrà farlo desistere dall’avere quella donna che turba i suoi giorni e le sue notti.
Ebbene, devo dire che la lettura di questo romanzo è stata diversa da quanto mi aspettavo. In primis abbiamo due famiglie molto sui generis. Quella degli Abelli è quasi tragicomica. Una madre che trova conforto nella bottiglia di vino ma senza essere un’alcolizzata, una nonna che dice pane al pane e vino al vino. Una sorella minore che sembra essere Alice nel paese delle meraviglie con una vena di sarcarso che fa paura e. infine, una pletora di cugini uno più matto dell’altro. E, al centro di tutto, c’è lei, Elena che vuole, desidera ma si trattiene.
Dall’altra parte la famiglia Russo di cui si scopre ben poco visto che per far parlare Nico ci vogliono dei veri e propri miracoli. Lui è un uomo d’azione che non esita a freddare anche un componente della propria famiglia quando la situazione lo richiede e di solito accade durante qualche pranzo in famiglia, eppure, anche loro sono diversi da come di solito vengono descritti i mafiosi oltre oceano.
Insomma, entrambe le famiglie hanno elementi divertenti, fuori dalle righe e che contribuiscono a dare vita ad un quadro diverso dai soliti cliché ed è forse proprio questo, insieme alla tensione sessuale che si sprigiona tra i due protagonisti, ad aver tenuto desta la mia attenzione anche perché non è che ci sia molta azione.
Infatti, la prima parte del libro è lenta, senza grandi scossoni se non il latente desiderio che si sprigiona fra Nico ed Elena senza che nessuno dei due riesca o voglia andare oltre. Ma è nella seconda parte che tutto cambia e migliora tutta la storia grazie ad una sensualità che straborda dalle pagine e crea meraviglia.
Scritto con i due pov alternati di Nico ed Elena è facile immedesimarsi in loro due, nei loro desideri e nel loro continuo cercare di tenersi distanti per non soffrire da un lato e non soccombere dall’altro. Ma l’amore ha il potere di sconfiggere tutto e, forse, anche per loro due c’è una possibilità.