Il compositore di sogni infranti di Laura Rocca
Ci sono legami che nemmeno una distanza forzata può spezzare.
Sono trascorsi tre anni dall’ultima volta che ho visto Ermes, da quando è partito per studiare in un prestigioso college.
Oggi è più grande, più alto e bello ma ci sono cose che non cambiano mai: la sua arroganza, i suoi silenzi e le sue parole taglienti che rendono la vicinanza insostenibile.
Proprio come quando eravamo piccoli, gioisce nell’essere il mio tormento peggiore e avere la porta di casa davanti alla sua mi rende impossibile evitarlo.
Eppure…
Credevo di aver scordato tutte le sensazioni che mi provocava e che i lividi che mi aveva lasciato sul cuore avessero smesso di pulsare.
Mi sbagliavo.
Per distruggere la realtà che ho costruito in sua assenza, gli basta puntarmi addosso una sola volta quei gelidi occhi di cui non sono mai riuscita a penetrare i misteri.
Sulle sue labbra, il soprannome con cui mi indispettiva da bambini, diventa un tramite per ricordi che ho tentato in tutti i modi di dimenticare.
La penetrante melodia che proviene dal suo violino squarcia la diga delle mie emozioni e, quando tento di scappare, ormai è troppo tardi: sono di nuovo vittima del magnetismo di Ermes.
Sfregando le corde con l’archetto lui suona la mia anima, mi rivela i segreti che il suo sguardo prova a tacere, mi parla con una melodia che arriva al cuore e alla quale non posso sfuggire.
Detesto come mi fa sentire, ma non riesco a tirarmi indietro: litigi e sfide sembrano unirci e ogni giorno diventa più difficile non cedere all’attrazione che mi spinge verso di lui.
Io sono un magnete, lui la calamita, l’enigma che, da sempre, è incastrato nel mio petto come un coccio troppo aguzzo.
Più ci avviciniamo e più l’illusione di riuscire a comprenderlo vince le mie resistenze, ma non posso ignorare la domanda che mi tiene sveglia la notte: riuscirò mai a sfiorarlo senza tagliarmi o, alla fine, infrangerà tutti i miei sogni?
Il compositore di sogni infranti di Laura Rocca, young adult music romance pubblicato il 9 aprile.
Da qualche mese la Rocca è per me una certezza, da quando l’ho conosciuta non ho più voluto perdermi nemmeno una pubblicazione e il motivo è semplice: sa scrivere storie che ti rapiscono il cuore.
Non è mai uguale a se stessa, anche se la musica ha spesso una grande importanza nei suoi libri, non ricalca nessun cliché e in questo caso pone l’accento su un male che può affliggere molte persone la cherofobia, la pura di essere felici. La prima volta che ho sentito questa parola era il 2018, stavo guardando XFactor dove una giovane cantante, Martina Attili, si esibiva con un testo che parlava proprio di questo atteggiamento.
Come te la spiego la paura di essere felici
Perché se c’è una cosa che è complesso e difficile far capire agli altri è proprio questo, così come è difficile capire come reagire, come combatterla e il protagonista di Il compositore di sogni infranti, Ermes, non solo non sa come reagire, ma non vuole nemmeno farlo, perché in lui è radicata la convinzione di non meritare di essere felice e il suo cervello fa di tutto per spingerlo a scansare qualsiasi cosa possa fargli provare quella sensazione.
Amethyst e Ermes si conoscono da molti anni, da quando erano bambini e lui è rimasto orfano ed è stato costretto a vivere nella tenuta del nonno, per cui lavora il padre di Amethyst. Tra loro non c’è mai stato un buon rapporto, lei ha provato in tutti i modi di diventare su amica e lui ha lottato con tutto se stesso per tenerla a distanza. Le loro strade si sono divise quando è stato spedito a studiare in un prestigioso college a molti chilometri di distanza. Ora però è tornato ed è ancora più crudele di prima.
Amethyst è diventata una ragazza dolce e amorevole, spesso ingenua, lei ama aiutare gli altri e la cosa che la riempie maggiormente di gioia sono le ore di volontariato in ospedale. Al suo fianco ha un ragazzo che non la merita, un’amica orribile e un migliore amico su cui può sempre fare affidamento. Per fortuna che c’è Quinn altrimenti non avrebbe nessuno che le sta accanto perché le vuole bene davvero e non per scommessa o un tornaconto personale.
Ermes torna dal college perché espulso e inizia a frequentare la stessa scuola di Amethyst, per lei è un incubo, tutte le ragazze lo bramano compresa quella che dovrebbe essere la sua più grande amica, una persona spregevole che non perde occasione per parlare male di lei e metterla in cattiva luce. Amethyst cerca di metterla in guardia su Ermes, ma lei è convinta che la sua sia solo invidia perché Ermes la detesta e non passa momento in cui non cerchi di umiliarla davanti a tutti.
È come un pezzo di vetro aguzzo. Se lo guardi alla luce del sole ti rendi conto di quanto è bello, possono formarcisi dentro arcobaleni di luce, ma se lo tocchi nel modo sbagliato, ti tagli. Devi scoprire come maneggiarlo.
Amethyst pensava di poter ricucire il rapporto con Ermes, credeva che i dissapori di quando erano bambini fosse acqua passata, che finalmente tra loro il clima potesse essere disteso, ma si sbagliava. Ermes è ancora crudele e intenzionato a non avere nulla a che fare con lei. La realtà però è ben diversa da come appare, Ermes ama Amethyst da sempre, quella bambina che si è sempre mostrata così gentile con lui ha lasciato un segno indelebile nella sua anima e l’unica cosa che pensa sia giusta per lei è tenerla lontano.
Amethyst riesce ad abbattere i muri che Ermes ha eretto, riesce a mostrargli che può provare a lasciarsi andare, che non deve per forza continuare a infliggersi la pena che si è imposto, per un periodo lui sembra accettarlo e insieme vivono dei momenti unici pieni di amore e passione, pieni di musica e parole, fino a quando i demoni che tormentano l’anima di Ermes tornano a fargli visita e lui non riesce a resistere ricadendo in una spirale autodistruttiva che finirà col lacerare l’anima candida di Amethyst. Ci sarà ancora un futuro per loro?
Laura Rocca con Il compositore di sogni infranti ha messo il carico da novanta, una storia ANGST high school music romance che mi ha tenuta incollata alle pagine e che avrà sempre un posticino speciale nel mio cuore. Voglio concludere segnalandovi la bellezza dell’edizione cartacea, da collezione senza dubbio.