House of pain di Naike Ror
Mi chiamo Emery Scott e sono il Presidente degli American’s Creed, la più antica confraternita studentesca di Yale. Frequento il dottorato in legge, amo le feste selvagge, il football e i dolci al cioccolato.
Ho due amici che considero fratelli: Cruz Sanders, che tutti credono sia un cinico manipolatore, e Tyson Rogers, reputato il professore più stravagante dell’università.
Anche su di me la gente ha un’opinione precisa: crede che io sia il tipico ragazzo ricco, viziato, che ama le avventure di una notte.
Nessuno, però, ha idea di quanto in realtà io mi senta solo.
Terribilmente solo.
Se solo Hanna Foster, la ragazza che mi piace, potesse capirmi… anche lei appare per quello che non è, ne sono sicuro.
Peccato solo che lei mi consideri un maniaco, e ogni volta che tento un approccio, fugge via come se avesse incontrato il diavolo in persona. Non ho proprio una possibilità con Hanna, me ne rendo conto, ma come posso spiegare al mio cuore che deve smetterla di palpitare ogni volta che incrocio i suoi occhi?
House of pain di Naike Ror, secondo romanzo autoconclusivo della serie American’s Creed in Love, New Adult pubblicato in Self il 26 gennaio
Chiedere di lavorare in smart working, per sfruttare ogni momento di libertà per leggere House of pain, nel giorno di uscita: fatto!
Per una serie di intoppi, con conseguenti imprecazioni di ogni sorta, riuscire a mettere le mani sul libro solo alle nove di quella sera: fatto!
Fare le due e trenta del mattino perché proprio non riuscivo a mettere giù: fatto!
Piangere, ridere, soffrire e pensare a 3000 e più modi di uccidere la cattiva della storia, dopo averla bistrattata e torturata: fatto!
Penserete che io sia impazzita vero? No, non lo sono, questo è semplicemente l’effetto che mi provocano i libri di questa autrice. E, nel caso specifico ancora di più perché, se è vero che questo secondo volume della serie è uscito solo dieci mesi dopo il primo, sono stati comunque dieci mesi di troppo. Quando ci si innamora di tutti i personaggi conosciuti nel primo libro di una serie, la lettrice compulsiva che è in ognuno di noi non vede l’ora di avere tra le mani una nuova storia che ci faccia conoscere, in modo più approfondito, proprio qualcuno di loro ed Hanna ed Emery erano i candidati perfetti. Lui, con una nomea da “ca***ne” amante delle feste, del football e dei dolci e lei, una tigre a riposo pronta a scattare in qualsiasi momento per difendersi e difendere chi ama, sono due personaggi che avevano già fatto breccia nelle mie preferenze e, dopo aver visto cosa si nasconde in tutte le pieghe delle loro anime, posso dirvi che hanno preso d’assalto il mio cuore e vi hanno preso residenza a vita.
Hanna ha avuto un passato difficile, non ha vissuto né l’infanzia, né l’adolescenza e, quando finalmente è stata libera, nel senso più stretto del termine, non si è permessa di vivere nemmeno la spensieratezza della sua giovane età. Ligia, seria, pacata, tutta tesa al raggiungimento dei suoi obiettivi non vede niente altro che le amiche del cuore, Riley ed Essie, e l’amato figlio Nicholas. Averne la custodia definitiva è ciò che la spinge a dare il meglio di sé senza, per questo, avere l’atteggiamento di una prima donna. Ha vissuto sulla propria pelle cosa significa essere ambiziosi e, per nulla al mondo, farebbe lo stesso errore. Ha lottato così tanto per raggiungere l’equilibrio di cui ha bisogno, stando ben lontana da psicologi e assistenti sociali, che nemmeno la prospettiva di diventare una stimata docente di Harvard la tenta. Nulla può distoglierla dal voler essere solo una mamma con un ottimo lavoro che le consenta di dare solo il meglio al figlio. Ma Emery Scott, mette in discussione il suo equilibrio: la guarda, le sorride, tenta di coinvolgerla nei discorsi ed Hanna se ne sente minacciata, o almeno questo è quello che le sembra all’inizio. Non riconosce i sintomi di un interesse sentimentale Hanna, non li ha mai provati e le è difficile pensare che ci sia qualcuno interessato a lei senza per questo volerne fare una preda. Ma con il tempo capirà, oh se capirà, cosa significa sentire i battiti del cuore accelerare in modo anomale alla vista di quel bellissimo ragazzo. E, quando capirà, avrà la possibilità di essere quello che segretamente spera da sempre: essere una ragazza normale, come tante altre. Una ragazza che viene guardata con desiderio e non con pena.
Emery è ricco, bello, intelligente, nonché, Presidente degli American Creed. Sono in molti a credere che sia solo uno sciupafemmine viziato, che oltre alle feste e agli sport non ci sia altro. E, invece, Emery ha un animo nobile, è sensibile, sempre pronto ad aiutare amici e familiari. Ha conosciuto il dolore e lo riconosce negli altri. Quello che sta vivendo è un momento particolare della sua vita, solo a Yale ha trovato una sua stabilità emotiva, lì ha conosciuto il senso della famiglia e dell’appartenenza a qualcosa e, ora che gli studi stanno per terminare, si sente di nuovo solo. Cresciuto in una famiglia troppo allargata e troppo presa da mille impegni per ricevere la giusta dose di amore e affetto, ne è alla disperata ricerca. L’istinto gli dice che Hanna è la persona giusta, che è lei l’altra parte dell’anima da cui è stato separato alla nascita ma, riuscire ad avvicinarla senza spaventarla e fare breccia nel suo cuore sarà un’impresa ardua. Con la sua dolcezza, però, abbatterà un mattone dopo l’altro, di quel muro che Hanna ha costruito intorno al suo cuore.
Ho amato entrambi i personaggi in modo incondizionato. Hanna perché è come quel salice sotto cui ama trascorrere parte del suo tempo, la vita l’ha piegata ma lei ha resistito e quando il sole è tornato a splendere alto nel cielo è diventata più forte di prima. Conta solo su se stessa, non vuole essere salvata, non ne ha bisogno sa farlo anche da sola, ma quando capisce che Emery è lì, pronto a camminarle accanto e a sostenerla, riesce a trovare la forza di lasciarsi andare e ad abbracciare un sentimento che la rende completa. Ed Emery? Beh, lui è il ragazzo che tutte speriamo di incontrare, dolce, sensibile, altruista ma anche determinato e capace di non perdere lucidità nei momenti difficili. La loro è una storia che cresce lenta, un progredire che ci consente di apprezzare ogni singolo momento vissuto insieme, dai timori iniziali di Hanna nei confronti di Emery alla paura di quest’ultimo di ferirla pur non volendo. E in tutto questo non potevano mancare gli amici di sempre: Essie e Cruz, che pur essendo ormai una coppia non hanno smesso di rivaleggiare tra loro, il carismatico professore dalle stravaganti giacche da camera, sempre più alle prese con i suoi combattimenti clandestini pur di non soccombere alla passione divorante per una sua alunna e, dulcis in fundo, l’arrivo di due nuovi personaggi che, con poche battute e altrettanti pochi spazi, sono riusciti a farsi notare con poco sforzo. Devo aggiungere altro per convincervi a leggere questo libro? Sono sicura di no, perché secondo me, vi basterà leggere poche righe per sentirvi trascinare senza scampo in questa storia d’amore dolcissima e profonda che vi darà modo di riflettere ed emozionarvi, di piangere e arrabbiarvi, di sperare nel lieto fine e, nel contempo augurarvi che arrivi il più tardi possibile, non perché non vogliate vederli felici ma perché vorreste restare ancora un altro po’ in loro compagnia. Lasciatevi rapire ragazze e amate questa coppia come ho fatto io.