Etrétat e Rouen. Diario di viaggio…#roadtonormandia2
Terzo giorno finalmente arriviamo in Normandia! Etrétat e Rouen ci aspettano.
Tappa a Rouen (310 km) per depositare i nostri miseri bagagli nel vetusto hotel che malauguratamente ho scelto…arrivati sotto una pioggia torrenziale, inzuppati fino alle ossa ci dirigiamo all’Hotel Dandy, dire che è vecchio è dir poco, salvo solo la posizione davvero buona ma per il resto è da eliminare dalla faccia della terra.
Nella mia recensione su booking gli ho assegnato 5, non mi era mai capitato e sono quattro anni che prenoto quasi esclusivamente su questo sito tutti gli hotel dei nostri vari spostamenti, tra l’altro cosa che mi ha fatto davvero imbestialire avevo prenotato un posto auto in garage per la nostra moto, ma siccome avevo specificato che saremmo venuti in moto hanno visto bene di fare i furbini e farcela mettere in un angolino e farci pagare come se avessimo occupato un posto auto, questo lo trovo inaccettabile, se pago un posto auto devo avere un posto auto.
Ci siamo buttati questo piccolo inconveniente alle spalle e dopo esserci cambiati il tempo si è dimostrato un po’ più clemente e ci ha permesso di partire alla scoperta di Etrétat a 90 km da Rouen.
Man mano che ci dirigevamo verso la costa il sole ha cominciato a splendere e a migliorare la nostra giornata, bella la strada per raggiungere le falesie, passi attraverso paesini in cui ti viene voglia di trasferirti a vivere…forse sarà stata la troppa gioia per questo bel sole, che comunque scaldava ben poco perché la temperatura segnava 16 gradi, e io ho fatto tutta la scarpinata sulle falesie con pile e giubbotto da moto ma giuro c’era gente che faceva il bagno!
Le falesie naturali di calcare a picco sul mare Aval e Amont sono uno spettacolo vero, ed è logico che rendano questa località balneare una delle più amate della Costa d’Alabastro oltre che uno scenario ideale per alcuni stupendi quadri di Claude Monet e ambientazione di racconti di scrittori famosi come Maurice Leblanc, Gustave Flaubert e Guy de Maupassant.
Ritorniamo a Rouen e facciamo una bella passeggiata tra le vie del capoluogo storico della Normandia dove nel 1431, in Place du Vieux_Marché fu arsa viva Giovanna d’Arco, oggi nel centro della piazza sorge la chiesa a lei dedicata sulla cui facciata spicca la citazione di André Malraux “O Jeanne sans sépulcre et sans portrait, toi qui savais que le tombeau des héros est le coeur des vivants”, una frase piena di significato, che è divenuto ancora più profondo quando alle 22 abbiamo assistito allo spettacolo di proiezioni sulla bellissima Cattedrale di Notre-Dame, con alla fine un tributo davvero toccante a questa eroina. Purtroppo non so dirvi se sia uno spettacolo che ripetono tutte le stati o se vi sia stato un evento particolare perché non ho indagato, ma posso dirvi che di tutte le proiezioni su edifici che ho visto questo è stato il più spettacolare, ho fatto anche qualche filmato ma non rendono la magnificenza di questo lavoro così accurato, la piazza era gremita di gente e si ripeteva ogni diverse volte dalle 22 in avanti.
Rapiti da questo spettacolo ci siamo trovati a cercare dove andare a cenare ad un orario in cui tutti i ristoranti erano ormai chiusi e ci siamo accontentati di un bel kebab con patatine fritte, comunque nessun problema io amo i kebab.
Rouen è una città che vale davvero la pena visitare, tappa obbligatoria nel nord della Francia.
5 risposte
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