Christmas in Hell di Monica B.
La guerra per il Lemegeton è ormai storia archiviata, ma per i nostri demoni e le loro compagne non c’è mai pace.Il periodo natalizio è alle porte e Azazel ha in serbo per tutti una magnifica sorpresa: trascorrere le feste a casa sua, negli Inferi. Nonostante la strampalata idea, tutti sono disposti a dare credito al demone. Niente, però, è facile come sembra e il giorno di Natale si prospetta potenzialmente disastroso. Tra gang criminali, spiriti dispettosi e angeli bricconi, riusciranno i nostri amici a trascorrere un Natale in armonia?Recensione di Dalia – Christmas in Hell di Monica B. novella paranormal fantasy che fa parte della serie “Dáimōn” pubblicato in self 28 novembre
Ogni volta che finisco di leggere una serie a cui sono particolarmente affezionata mi rimane sempre il desiderio di sapere come stanno vivendo le loro vite tutti i protagonisti dopo che l’autrice ha dato ad ognuno di loro il meritato happy ending. Si sa che, per quanto amore e quanta passione ci possa essere in una coppia, ci sono sempre in agguato le insidie della vita quotidiana e, nel caso specifico, anche qualche demone di passaggio che può sconvolgere ancora le loro vite.
Ora, non poteva esserci momento migliore delle festività natalizie per fare ritorno nella desolazione degli Inferi e l’idea di festeggiare questo periodo dell’anno tutti insieme appassionatamente viene ad Azazel, l’anfitrione più atipico che possa esistere sia negli inferi che altrove. Certo, quel Demone millenario è sempre stato un tipo un po’ strano ma da qui a decidere di festeggiare il Natale a casa sua negli Inferi è davvero una cosa stranissima e se accorgono anche nelle alte sfere, sia Celesti che Demoniache. Eppure, per motivi diversi, tutti i nostri protagonisti accettano l’invito anche se su ognuno di loro pende qualche problema. Ci sono Hope e Andras tutti tesi alla rievocazione dall’aldilà dell’amata nonna di Hope. Liberty e Daltanion invischiati loro malgrado tra una gang di bulli e dei demoni. Haures e Caliel alle prese con la loro umanità e la cura di Gabriel, il veggente che è diventato loro figlio. E, infine ci sono quei due pazzi di Skiá e Amon con un po’ di problemi di fiducia. E su tutti loro, come una sorta di cupido, o talvolta di amico dispettoso c’è lui, Azazel che è un personaggio che ho sempre amato nel corso di tutta la serie e per il quale avrei voluto qualcosa in più. Detto questo, tutto il racconto ci consente di sbirciare nelle vite di tutti loro, di vederli alle prese con qualche dubbio, con la possessività di ognuno di loro che vorrebbe sapere il proprio compagno sempre al sicuro e anche di vedere come hanno dovuto ritagliarsi nuovi posti nelle nuove vite. E a me è piaciuto ogni attimo di questa nuova avventura e vederli nella loro quotidianità, vedere come affrontano i loro demoni interiori a quali e quanti modi ricorrono per vedere il sorriso e l’amore brillare negli occhi dei propri compagni.
Se avete amato la “Dáimōn Seires” non potrete fare altro che apprezzare anche quest’ultima novella che di novella ha solo il nome visto che è un racconto che, anche in termini di lunghezza del testo, è di tutto rispetto.