Blog Tour – Tappa citazioni – La ragazza dei segreti di Kate Furnivall

Trama Francia, 1953. Tutto è cambiato per Eloïse da quando la guerra è finita. Come tutto è cambiato per la Francia: la fine del conflitto mondiale non ha portato, infatti, la pace sperata, ma un nuovo assetto mondiale basato sul sospetto, la paura e la delazione. È la Guerra Fredda, che ha raggiunto ormai anche la remota Camargue, terra di cavalli selvaggi e grandi spazi, dove Eloïse è cresciuta con la sua famiglia. Ora suo fratello André, grazie anche alla vicina base militare, ha deciso di passare dalla parte degli americani e di partire per Parigi per diventare un funzionario dell’Intelligence. Eloïse, che ha sempre amato più di se stessa il suo coraggioso fratello maggiore, vorrebbe seguire le sue orme. Ma per una donna non è così facile. Le cose si complicano quando André rimane coinvolto in un incidente, e l’ombra del tradimento si allunga su tutta la famiglia. Tra sogni, bugie, amori e l’ineluttabile forza della Storia, Eloïse dovrà decidere in cosa credere, e a chi – o a quale causa – affidare il suo cuore.

 

 

 

 

Blog Tour – La ragazza dei segreti di Kate Furnivall, libro di narrativa storica, pubblicato da Edizioni Piemme lo scorso 23 giugno.

Tappa citazioni.

Buongiorno e benvenuti alla quarta tappa del Blog Tour dedicato a La ragazza dei segreti di Kate Furnivall, autrice che avevo conosciuto ed apprezzato lo scorso anno con La sorella perduta e che ha definitivamente conquistato il mio cuore con questo ultimo romanzo di narrativa storica.

La ragazza dei segreti è ambientato nel Sud della Francia nell’immediato dopoguerra del conflitto mondiale, ed è intriso di misteri, intrighi, segreti, tutti legati ad un’altra guerra, silenziosa ma non meno devastante di quella combattuta con le armi e su un campo di battaglia: la guerra fredda. Come si può collocare la Francia in un contesto in cui si vedevano protagonisti due grandi schieramenti quali gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica? È un po’ atipico e forse inusuale il punto di vista francese, ma vi posso assicurare che Kate Furnivall è riuscita a restituirci una storia credibile, ben raccontata e con la sua inconfondibile penna evocativa ci ha permesso di respirare un po’ il clima di terrore e paura che si viveva in quegli anni.

Le storie di Kate Furnivall riflettono sempre un grande sentimento, uno degli aspetti che continua a colpirmi della sua scrittura è decisamente il suo modo di prendere una posizione; Kate non è una spettatrice esterna o solo la mano che traccia la storia, riusciamo anche a percepire il suo pensiero e punto di vista dal modo in cui esprime determinati concetti. Ed è chiaro da che parte sta la nostra cara autrice. Altro elemento a favore dei suoi libri sono le descrizioni dei paesaggi che riescono a catapultare il lettore all’interno della storia come se fosse anche lui parte integrante del romanzo. Oggi vi farò esplorare il libro attraverso alcune delle citazioni in esso contenute. La storia si apre a Parigi e ci troviamo subito immersi in un capitolo pieno di adrenalina, un inseguimento in macchina: la nostra protagonista Eloïse sta cercando di mettere in salvo il fratello André, un funzionario della CIA a servizio degli americani, ma un brutto incidente provocato da un camion mette fine alla fuga.

Mio fratello lavorava per la CIA, l’agenzia di intelligence americana. Non lo dico con leggerezza. Lo dico con profondo rispetto. Era quello che volevo fare anch’io, ma non c’ero ancora riuscita. Seguire le orme di mio fratello. Volevo far parte di coloro che aiutano a mantenere la Francia al sicuro coi tempi che corrono.”

“Chiunque gli stesse dando la caccia non aveva chance. Mio fratello era troppo veloce, troppo sveglio. André era… mi viene da dire invincibile. Ma non è la parola adatta. Mio fratello era il tipo di uomo che avresti voluto con te se ti fossi ritrovato a penzolare sopra a un divorante fuoco infernale appeso a una corda scivolosa.”

Dopo la morte della madre, avvenuta quando Eloïse era una bambina, è stato André a prendersi cura della sorellina e del fratellino più piccoli, una sorta di figura genitoriale a sostituzione di un padre troppo occupato ad allevare i magnifici tori e cavalli della remota Camargue. Ed è per questo che non appena ne ha avuta l’occasione la ragazza è scappata a Parigi per studiare alla Sorbonne e seguire le orme del fratello, diventando anche lei un agente segreto.

“Nel 1953 Parigi non era una città. Era una fogna. Ti faceva marcire l’anima. Secondo papà era il buco del culo del diavolo in persona. Da lui all’epoca avevo già imparato che tori e cavalli valevano più dei bambini senza una madre.”

“Da ragazzini eravamo cresciuti nel vasto delta acquitrinoso della Camargue, e mi aveva trasmesso sin da piccola la passione per i codici segreti. Ci scambiavamo messaggi in un luogo nascosto che solo noi conoscevamo, era un gioco emozionante.”

Ma dopo l’incidente di André si perdono le tracce, è sparito dall’ospedale in cui era ricoverato in pessime condizioni e con le gambe massacrate. Anche la nostra Eloïse è rimasta sfregiata dall’impatto con il camion e porta fiera sul viso una cicatrice che la ha deturpato il bel faccino, ma è il simbolo di ciò in cui crede fermamente, cioè scacciare la minaccia sovietica dal suo Paese. Arresasi dal cercare il fratello, risponde alla chiamata del padre che la invita a tonare a casa.

Quattro anni a Parigi e mi ero dimenticata di quanto fosse umido l’agosto della Camargue e di come enormi zanzare ti pizzicassero la pelle scoperta… Inspirai a pieni polmoni la brezza che aveva un profumo tutto suo, come non si sentiva in nessun altro posto al mondo. Portava con sé la terra salata della Camargue, l’ampio delta del Rodano, il frusciante degli altri giunchi e il caldo profumo muschiato del manto dei tori e dei cavalli selvaggi che punteggiavano il paesaggio.”

Con il cuore pesante la nostra Eloïse fa ritorno a casa nel sud del suo Paese, anche se l’obiettivo principale è trovare suo fratello e scoprire chi ha cercato di ucciderlo. Il padre gestisce uno degli allevamenti più grandi di tori e cavalli da corsa, lasciati vivere selvaggiamente allo stato brado. È stata richiamata a casa perché uno dei tori da competizione del padre,Goliath, è stato barbaramente ucciso e le sue corna strappate selvaggiamente. Non si sa quale sia la mano violenta dietro a questo episodio di violenza inaudita. Grande è la sorpresa quando la ragazza scopre che il fratello si è rifugiato nella fattoria del padre a leccarsi le ferite. Non è più lo stesso André di un tempo, è sofferente non solo nel corpo ma anche nell’anima. È irriconoscibile, violento, gira armato e non vuole che sua sorella rimanga a casa ma che faccia ritorno immediatamente a Parigi. Ma Eloïse è caparbia, testarda, risoluta nel voler riportare la luce nello sguardo spento del fratello e poi è particolarmente incuriosita dalla base americana che sta per essere ampliata grazie alla vendita di alcuni terreni da parte del padre ai militari. Forse l’uccisione del toro e gli incidenti all’interno della fattoria sono tutti da collegare al malcontento generale degli altri abitanti del paese. O forse dietro tutto c’è la minaccia sovietica.

“Gli americani stavano mettendo in piedi un accampamento proprio sulla porta di casa nostra.”

“La Guerra Fredda è una guerra che si combatte su più fronti, Eloïse, è quasi invisibile, certo, ma è sempre e comunque una guerra. Muore gente ogni giorno. Non se ne parla. Viene sepolta senza clamori , senza onorificenze. Quindi non pensare neanche per un secondo che non sia pericolosa solo perché non vedi uniformi insanguinate o non senti raffiche dell’artiglieria.”

Pensate che vi abbia raccontato più di quanto mi fosse concesso? Vi anticipo che mi sono limitata a riportare le citazioni più significative dei primi capitoli e vi ho taciuto tantissime cose per solleticare la vostra curiosità. Vi avviso che questo è un libro che vi incatenerà alle sue pagine, vi avvolgerà, vi farà dubitare di tutto e di tutti e vi lascerà con un senso di appagamento solo dopo aver voltato l’ultima incredibile pagina. Prima di lasciarvi vi invito a seguire le altre tappe del blog tour dedicato a La ragazza dei segreti e ringrazio Piemme per aver scelto di continuare a pubblicare questa meravigliosa e incredibile autrice.

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