Bilbao. Diario di viaggio…#spagna_portogallo4
Bilbao, la città più grande dei Paesi Baschi, deve la sua rinascita all’apertura del Museo Guggenheim di Frank O’Gehry, prima era solo un importante porto marittimo e centro industriale senza nessuna velleità turistica.
Grazie al progetto sensazionale di Gehry, inaugurato nel 1997, la città ha subito un profondo mutamento rinnovando anche il suo sistema infrastrutturale, il nuovo sistema della metropolitana è stato progettato da un’altra archistar, Norman Foster.
Bilbao è una città vivace e vibrante, molto pittoresca bagnata dal fiume Nervion nelle cui acque si riflette il meraviglioso Museo Guggenheim. E’ composto da due “parti” che si fondono tra loro restituendo un’architettura di fortissimo impatto, la prima con una forma più compatta e una finitura materica in pietra di colore beige ambrato, quasi austera nelle sue linee rette e la seconda interamente rivestita in titanio e con forme sinuose e organiche che lo rendono quasi “liquido” agli occhi del visitatore. Oltre alla sua estetica sensazionale il Museo Guggenheim vanta una collezione di arte moderna e contemporanea di tutto rispetto con capolavori di Warhol, Basquiat, David Salle ecc.
Tutta la zona che circonda il Guggenheim è pensata in ogni minimo particolare e forma un organismo perfettamente funzionante e interessante sotto molti punti di vista. Di grande impatto sono le tre sculture fisse fotografate ogni giorno da migliaia di turisti. Il cane Puppy, opera di Jeff Koons, interamente rivestita di fiori di stagione, che quindi cambia colori a seconda del periodo dell’anno (le mie foto risalgono ad agosto). Il ragno Maman, opera in bronzo di Louise Bourgeois, dedicata alla figura di sua madre, simbolo di protezione, abbastanza inquietante per quanto mi riguarda ma credo dipenda dalla mia fobia per i ragni. El gran arbol y el ojo, di Anish Kapoor, scultura composta da una miriade di palle che sembrano “in equilibrio precario”, in acciaio inossidabile, in cui si riflette l’intorno.
Dall’acqua emerge l’Arcos Rojos di Daniel Buren, costruito per il decimo anniversario del Guggenheim, che attira immediatamente l’attenzione del visitatore.
Irrinunciabile la piacevole passeggiata lungo il fiume fino al bellissimo ponte pedonale su cui è necessario salire per scattare foto spettacolari del museo e dei suoi dintorni.
Proseguendo accostando il fiume Nervion si incontra il bellissimo centro Metropolitan, un complesso ad uso misto da cui si ergono le Torri Isozaki, due torri gemelle di 83 metri con 23 piani e tra cinque edifici di 6/8 piani con una grande scalinata all’ingresso a voler enfatizzare l’idea di base del progetto: una porta della città per il 21° secolo.
Fantastico quello che ci è accaduto a Bilbao: avevamo parcheggiato le nostre enormi moto, cinque in tutto, su un grande marciapiede vicino al Guggenheim e, cartine in mano, cercavamo di capire come fare ad arrivare al Ponte di Vizcaya. Vediamo avvicinarsi la polizia e pensiamo subito: “Che bello vengono a farci la multa per il nostro parcheggio creativo!” invece no, si sono avvicinati perché capivano che eravamo in difficoltà e ci hanno dato tutte le indicazioni per raggiungere il ponte! Eravamo sconvolti, una gentilezza così è difficile da riscontrare, soprattutto per come siamo abituati noi ;-).
Dopo questa piccola parentesi torniamo a noi, grazie alle indicazioni troviamo con facilità il Ponte di Vizcaya, ponte trasportatore che collega le città di Portugalete e Las Arenas (a circa 13 km da Bilbao). Se amate le opere di ingegneria non potete permettervi di perdere il più antico ponte trasportatore al mondo. Costruito nel 1893 da uno dei discepoli di Gustave Eiffel, Alberto Palacio, dal 2006 è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Attraverso due ascensori per turisti all’interno dei due piloni è possibile camminare lungo la piattaforma del ponte e ammirare la baia Bilbao Abra.
2 risposte
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[…] spalle i Paesi Baschi dopo aver ammirato la splendida San Sebastian e lo scultoreo Guggenheim di Bilbao è la volta di Santander, capitale della Comunità Autonoma della Cantabria. Circondata dai monti […]