Attenti all’intrusa! di Sophie Kinsella
Trama È passato un anno e mezzo da quando i genitori di Effie hanno divorziato e lei, che credeva fossero una coppia felice, ancora non si capacita che sia potuto succedere. Da allora ha progressivamente preso le distanze da suo padre che sta con una donna molto più giovane di lui, Krista, postando foto imbarazzanti su Instagram con hashtag del tipo: #sessoasessantanni e #vivailviagra!. Quando poi Effie scopre che i due hanno venduto la vecchia e stravagante casa di famiglia dove lei è cresciuta e, come se non bastasse, hanno organizzato un party esclusivo per l’occasione, è davvero furiosa. Sua sorella e suo fratello accettano l’invito – quei traditori! – ma lei non intende andarci, finché non le viene in mente che, nascoste sopra un camino, ci sono ancora le sue preziose bambole russe: Effie deve assolutamente trovare il modo di recuperarle senza farsi vedere durante la festa. Sembra un gioco da ragazzi, ma non lo è. Le matrioske sono introvabili e mentre lei le cerca affannosamente, nascondendosi di volta in volta in posti improbabili, si ritrova a tu per tu con Joe, l’ex fidanzato di cui è ancora innamorata, e ascolta suo malgrado conversazioni private scoprendo verità sconcertanti sulla sua famiglia. Nel corso del weekend più rocambolesco della sua vita, Effie inizia a vedere le cose sotto una nuova luce e capisce che deve fare i conti con il suo passato. Attenti all’intrusa! è la nuova irresistibile commedia di Sophie Kinsella, che con innato senso dell’umorismo e grande spirito di osservazione racconta le incomprensioni e i delicati meccanismi che regolano i rapporti familiari in tono divertito e toccante al tempo stesso.
Attenti all’intrusa! di Sophie Kinsella, chick-lit autoconclusivo in uscita oggi 19 ottobre grazie a Mondadori.
Diciamolo, i libri di Sophie Kinsella si comprano e leggono a scatola chiusa, senza nemmeno informarsi sulla sinossi. Non è più l’autrice dello shopping, ed era anche ora, e non fa più ridere come prima, grazie al cielo!
La verità è che la nostra amata regina del chick-lit è cresciuta e si propone ai suoi lettori in una veste un tantino più seriosa, che personalmente non disdegno, e affronta tematiche più serie in maniera scanzonata. Con Party crusher , titolo originale di Attenti all’intrusa!, scandaglia in maniera divertente le dinamiche di una famiglia, leggermente disfunzionale, alle prese con un divorzio. Effie ha sempre pensato che i suoi genitori fossero l’esempio di unità e amore. Ultimogenita di tre fratelli, ha perso la mamma quando era ancora neonata, e ha visto in Mimi , seconda moglie del padre, una figura materna. Niente avrebbe potuto scuotere la convinzione di avere una famiglia unita e perfetta. Ma, durante i festeggiamenti del compleanno paterno, a ridosso del Natale, i genitori comunicano ai figli di aver deciso di divorziare. Diciotto mesi dopo, Effie non ha più un legame col padre, fatica a trovare un dialogo e la complicità di un tempo perché il genitore ha intrapreso una relazione con Krista, una donna molto più giovane di lui, con la quale Effie proprio non ce la fa ad andare d’accordo, e con questa donna il padre sta vivendo una seconda giovinezza. È diventato un fruitore di Instagram, pubblica foto imbarazzanti con hashatag che variano da #sessoasessantanni a #vivailviagra.
Che fine ha fatto il suo adorato papà, che si nascondeva con lei sotto al tavolo quando era piccolina, che cantava e giocava nella loro incantevole casa? E adesso la goccia che fa davvero traboccare il vaso: il padre ha deciso di mettere in vendita Greenoaks, la casa della sua infanzia, e Krista vuole organizzare un party esclusivo per salutare la proprietà. Per Effie è davvero troppo e, a differenza dei fratelli, non accetta di partecipare alla festa, ma poi si ricorda che c’è qualcosa che deve recuperare da quella casa: le sue adorate bamboline russe. Le matrioske sono sempre state un simbolo della sua famiglia, con la bambolina più piccola, protetta dentro le altre quattro, un po’ come lei che è stata sempre protetta dal padre, da Mimi, dalla sorella Bean e dal fratello Gus.
“Ho bisogno delle mie bambole russe. Non è una questione di “volerle”, io ne ho bisogno. Se chiudo gli occhi, le vedo perfettamente, sento il loro lieve odore di legno e di casa.”
No, non può proprio lasciare le bambole nella sua vecchia casa, deve trovare il modo di riprenderle, e partecipare alla festa non è un’opzione. E allora il piano geniale: si intrufolerà di soppiatto in casa, mentre è in atto la festa; conosce ogni nascondiglio di Greenoaks, sarà un gioco da ragazzi entrare, prendere le bambole e andare via. Ma niente va come aveva previsto: in casa non trova le matrioske e, nella costante attenzione a non farsi scoprire, suo malgrado partecipa alla festa nascosta in posti improbabili, dentro un armadio guardaroba, sotto al tavolo della cena, nascosta in una siepe in giardino. Ed è da uno dei suoi nascondigli che rivede l’ex fidanzato Joe. Il ragazzo è diventato un famoso cardiochirurgo, Effie non ha mai superato la fine del loro rapporto. E anche negli occhi di Joe c’è una scintilla di rimpianto.
“Per essere uno che guarisce i cuori, sei abbastanza maldestro. Il mio l’hai spezzato, lo sai?”
Joe copre Effie, l’aiuta a nascondersi per portare a termine la sua missione di ritrovare le bambole e, mentre le cerca, la ragazza ha l’occasione di spiare anche il resto della sua famiglia. Bean, la sorella, nasconde qualcosa. È sempre stata la sorella maggiore premurosa ed ottimista, ma i suoi occhi sono velati di tristezza e preoccupazione, e anche Gus sembra assente e infelice con la sua compagna. Che cosa è successo alla sua famiglia, perché non si è mai accorta che non era l’esatta rappresentazione di perfezione, nuvole rosa e unicorni? È possibile, invece, che anche loro abbiano i loro difetti, che indossino maschere per non lasciare trasparire i loro veri sentimenti? Ma, soprattutto, quando la finiranno di volerla proteggere a tutti i costi, trattandola come l’eterna piccolina di casa e lasciandola all’oscuro delle loro preoccupazioni?
Sophie Kinsella scandaglia alla perfezione i rapporti familiari, lo fa in maniera realistica, condendo il tutto con la sua sferzante ironia. È maestra nel costruire scenari e dinamiche ben precisi e renderli fruibili a tutti con battute pungenti. Ogni personaggio viene introdotto con poche e semplici descrizioni, ma sono sufficienti per farcelo conoscere a tutto tondo. E questo credo sia il segreto del suo successo: la capacità di farci entrare in sintonia con le sue storie, spingendoci a riflettere su tematiche importanti ma con la giusta dose di ironia. La famiglia, snodo centrale di tutto il romanzo, ci viene presentata senza omettere niente, l’autrice non descrive il nucleo come qualcosa di perfetto, da prima colazione della pubblicità, ma fa emergere tutte le difficoltà quotidiane, quelle legate al crescere i figli, proteggerli, amarli incondizionatamente. Effie si renderà conto che l’immagine di famiglia perfetta che conserva nella sua memoria non corrisponde alla realtà. Diciamocelo, tutte le famiglie sono croce e delizia e la sua non fa eccezione. Brava Sophie, brava ancora una volta perché hai scritto un romanzo godibile. I detrattori diranno che Attenta all’intrusa! non fa ridere come gli altri libri, ed io rilancio dicendo che nessuna delle autrici, anche nostrane, che da anni cercano senza successo di imitarla mi ha fatto ridere e riflettere come la Kinsella con questa storia. Arrendetevi e ammettete che lei resta dieci spanne sopra di voi, non sarebbe altrimenti la regina del chick-lit.