Wŏ ài nĭ – L’ultimo destino possibile di C. K. Harp

È l’anno yǐchǒu del grande Yangdi quando, sotto gli occhi stupiti della sua promessa sposa, Yixuan cade dalla Collina dei Quattro Saggi e precipita tra le braccia del ragazzo più bello che abbia mai visto. Dell’unico ragazzo che abbia mai visto, in realtà. Suo padre, infatti, gli ha vietato di mettere piede oltre il terzo cielo, pena una punizione memorabile capace di spogliarlo anche dei suoi poteri divini. Tuttavia, osservando il regno degli uomini e il suo nuovo amico, Yixuan si chiede perché. Perché solo a lui, tra tutti gli immortali, è precluso vivere come chiunque? Quali nefandezze ha commesso nella sua vita precedente per meritare quell’esistenza? D’altronde, deve esserci un motivo se il sovrano di giada lo odia al punto da preferirlo morto piuttosto che libero.
In un mondo in continuo mutamento, a pochi anni dalla riunificazione del paese sotto la dinastia Sui, i destini di un immortale e di un semplice ragazzo tornano a unirsi dopo secoli di oblio, in una storia andata perduta nello sconfinato universo ma destinata, forse, a scardinare l’armonia stessa che lo governa.
Wŏ ài nĭ – L’ultimo destino possibile di C.K. Harp fantasy romance a tematica male to male, pubblicato il 12 aprile in self

Quando pensi di aver letto tutti i possibili intrecci che una mente umana può architettare e che, di certo, ti ritroverai a leggere più o meno la stessa storia, dove vedrai cambiare solo i nomi dei personaggi e la tempistica di eventi triti e ritriti, devi, per forza di cose, rimangiarti le tue convinzioni quando ti ritrovi tra le mani una storia come quella raccontata in Wŏ ài nĭ – L’ultimo destino possibile”. Dire che ne sono rimasta affascinata è dire poco. Mentre leggevo la storia di Yixuan e Shunzi, non ho fatto altro che ammirare la fantasia dell’autrice e chiedermi quanto studio ci sia stato dietro la stesura di questa storia che è, allo stesso tempo, pura fantasia e bruciante realtà. Strada facendo cercherò di farvi capire il mio trasporto ma, prima, lasciate che vi presenti i protagonisti.

Yixuan, (che nella mia testa è diventato Zìgiuan e qui chiedo scusa all’autrice) ha vissuto una vita spensierata e serena nella Collina dei Quattro Saggi, nella sua posizione di semidio non ha mai avuto alcuna preoccupazione. Attorniato da amici simpatici, una fidanzata amorevole e un padre adottivo che lo adora, non ha mai sentito il bisogno di sapere cosa succede nel mondo umano, né si è mai chiesto perché il padre gli abbia vietato di visitare quel luogo che tanti dei suoi amici hanno visto. Quando, quasi per caso, si ritrova a cadere dalla Collina dei Quattro Saggi non è assolutamente preparato a quello che apparirà davanti ai suoi occhi. A parte un mondo a lui del tutto sconosciuto, lo stupore più grande è ritrovarsi tra le braccia di Shunzi, il ragazzo più bello che i suoi occhi abbiano mai visto. Non sa perché, ma quegli occhi, quel sorriso, quella voce hanno qualcosa di familiare, di già visto, di già vissuto. Yixuan, non comprende cosa gli stia succedendo, sa soltanto che vuole stargli ancora accanto, vuole ancora guardare quelle labbra perfette, vedere la luce di quegli occhi anche solo per poco. Inseguiti dalle guardie reali si rifugiano in una caverna e trascorrono le ore a parlare. Al mattino, consapevole che suo padre sarà furioso con lui per aver disobbedito al suo volere, pur non avendo una reale colpa, decide di proteggere questo nuovo amico ritornando nei cieli, con la promessa di ritornare da lui. L’istinto di protezione per questo ragazzo è qualcosa che davvero non comprende, sa solo che è qualcosa a cui non può rinunciare

Shunzi, un semplice popolano, abbandonato alla nascita da qualcuno che si è premurato di lasciargli accanto solo un libro di favole, è cresciuto con una famiglia adottiva che gli ha dato un focolare e un tetto sotto cui ripararsi. Non è una vita semplice la sua, sempre alle prese su come sbarcare il lunario, ma non si può dire che sia infelice. Grande è la sua meraviglia, quando un giovane uomo gli cade tra le braccia come se fosse comparso dal nulla. Non si pone domande, qualsiasi interrogativo è scomparso dalla sua mente nel momento preciso in cui i loro occhi si sono incontrati, portarlo via dalla furia degli uomini dell’imperatore che inseguono lui, è l’unica cosa a cui Shunzi riesce a pensare. Trovare rifugio e trascorrere la notte a parlare, è per lui una sorta di dono, non ne comprende il motivo ma tutto in lui è pura gioia al solo stargli accanto e quando il giovane va via, con la promessa di ritornare presto, non può fare a meno di provare una forte malinconia, un dolore sordo che sembra spaccarlo in mille pezzi. Ritornato a casa, scopre che la vita, così come l’ha conosciuta fino a quel momento, è stata completamente travolta e pur sperando che Yixuan mantenga la promessa di ritornare da lui, è costretto a far fronte ad altre necessità.

La loro storia inizia così, o forse non inizia solo in quel momento, forse c’è ben altro che si nasconde nei loro cuori e nelle loro menti e, sia loro che il lettore, dovranno compiere un lungo percorso per approdare a conoscere tutti i dettagli della loro vita e di un passato che continua ad ostacolare il loro cammino insieme. Lungo la strada dovranno combattere contro Dei incapaci di provare emozioni, altri che ne provano fin troppe e nessuna di queste è buona, altri ancora, pronti a sacrificarsi per il bene comune. Come in un grande gioco di scatole cinesi, l’autrice ci fa entrare in punta di piedi nelle vite passate e presenti di questi due personaggi per poi travolgerci con le loro emozioni, il loro immane dolore, le ferite subite e quelle che ancora dovranno subire, la dolcezza di un lieve sfiorarsi di labbra e il consolidarsi di una fiducia che i nemici sono pronti a minare in ogni momento. I loro affanni, il loro dolore sono provocati dalla cupidigia, dal mero interesse personale, dall’egoismo di esseri superiori per i quali l’umanità è solo un passatempo, un gioco con cui ingannare il tempo. Ma il sentimento che provano Shunzi e Yixuan è stato creato dal destino, le loro sono anime gemelle separate alla nascita, l’uno senza l’altro non ha ragione di esistere. Il loro è un amore che ha attraversato le porte dello spazio e del tempo, senza mai poter essere realizzato in tutta la sua gloria e pienezza. Forse, ora è giunto quel momento? E se il fato, capriccioso ci mettesse lo zampino?

Ebbene, mi fermo qui, non continuo perché questa storia che da un lato è pura fantasia e dall’altro affonda le radici in una storia millenaria e in una cultura molto lontana dalla nostra, è un regalo che dovrete fare a voi stesse per farvi avvolgere dalla magia di un amore epico e folgorante, un amore che è dolcezza, tenerezza, sofferenza, lotta strenua e continua. Ma non è finita qui, perché nell’attribuire determinati atteggiamenti, pulsioni e sentimenti a quanti ostacolano il loro amore, l’autrice ci offre una visione fin troppo realistica del mondo attuale, dove per soddisfare ogni nostro capriccio e i nostri biechi interessi, siamo pronti a passare sul cadavere di chiunque. Il messaggio più bello, però, è dato dal voler fare capire che l’amore è tale in ogni sua forma, che avvenga tra due persone di estrazione sociale diversa, o tra persone dello stesso sesso non fa alcuna differenza. Quando due anime sono destinate a ritrovarsi, non ci sono ostacoli che tengano.

Non vi nascondo che quando ho iniziato a leggere il libro ero leggermente preoccupata dalle quasi settecento pagine di cui è composto, timore che è scemato del tutto dopo i primi capitoli. Certo, non vi mentirò e vi dico che qualche difficoltà iniziale nel calarmi in una storia che vede parlare i due protagonisti a capitoli alterni, alternandosi tra passato e presente, all’inizio può destabilizzare, ma dopo è stato come se fossi parte integrante del libro, come se quel legame forte e indissolubile che lega i due amanti si fosse legato a parte della mia anima. Conoscevo l’autrice, avendo letto altre sue opere e trovandole sempre belle, entusiasmanti e profonde, ma devo dire che in questo genere si è davvero superata.

Il mio giudizio finale è uno smeraldo pieno, Wŏ ài nĭ sarà una delle letture che porterò per sempre nel cuore dove Shunzi e Yixuan  si sono ritagliati un posto troppo speciale.

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Una risposta

  1. C.K.Harp ha detto:

    Eccolaaaaaa! Ragazze, sono così fier@ di essere stat@ in grado di scaturire in Dalia queste emozioni! È una recensione bellissima che tengo davvero stretta al cuore. Grazie, davvero, mi avete res@ orgogliosissim@!

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