White Shark di Sagara Lux
Titolo: White Shark (The Darkest Night #2)
Autrice: Sagara Lux
Genere: Dark Romance/ Romantic Suspense
TRAMA
“Mai fidarsi di chi non puoi controllare.”
Abigail Leroy è la ragazza che tutte vorrebbero essere. È bella, possiede un’intelligenza brillante ed è capo di un vero e proprio impero economico. Non ha mai esitato a prendere le decisioni più critiche, nemmeno nei momenti più difficili.
Finchè non ha incontrato lui, Dmitry.
E il suo mondo è crollato.
Dmitry è un uomo dallo sguardo di ghiaccio e dal fascino oscuro. Nasconde molti segreti e ha un unico obiettivo: la vendetta. Pur di ottenerla è disposto a sacrificare qualsiasi cosa: i suoi uomini, la sua ricchezza, la sua integrità. Lei.
Nella notte più oscura si combatte la battaglia più antica.
Il cuore contro la ragione. Il sangue contro l’amore. La vita contro la morte.
Recensione di Sara B. – White Shark di Sagara Lux, secondo volume della serie The Darkest Night.
Il finale di Black Rose mi ha fatta arrabbiare davvero tanto. Posso dirlo? Stavo leggendo, giro pagina e.. finito il libro. NONONO. Pensavo mi mancasse qualche capitolo, ci speravo davvero. E voi direte “ma guarda che c’è l’opzione per capire quanto manca alla fine” e avete ragione. Ma quando sono immersa nella lettura in modo così completo non faccio caso a nulla, figuriamoci una piccola scritta in basso nel mio amato Kindle.
E così, finalmente, è arrivato il secondo libro, White Shark. Sapevamo già, grazie all’autrice, che avremmo rivisto Lily e Sergej, con l’aggiunta di Abbie (la sorella di Lilian) e Dmitry. Dmitry dà il nome a questo secondo libro. Già nel primo era stato presentato come lo squalo e beh, devo dire che non esiste parola più azzeccata di questa per racchiudere la personalità particolare di questo personaggio. Gli squali girano attorno alla loro preda, la spaventano, sono attratti dalla paura. E, quando la preda è così spaventata da non capire più niente sferrano il loro attacco. Non è mai davvero fatale, ma un modo per prolungare il dolore, la paura. Ci giocano, e alla fine la consumano completamente.
«Questo posto è libero?»
La nostra storia era cominciata così. Un incontro casuale. Una domanda innocua. Un sorriso elegante e una frase gentile. Volete sapere com’era finita? Con me legata ad una sedia, mentre lo stesso uomo che mi aveva rubato il cuore mi proponeva l’unico accordo che non avrei mai potuto accettare: la mia vita in cambio dell’impero che mio padre aveva impiegato anni a costruire.
Avevo rifiutato, ovviamente.
Abbie sarà la sua preda, perché vuole qualcosa da lei e non si fermerà davanti a niente e nessuno per avere ciò che brama. Sarà abbastanza forte per resistere ai suoi attacchi? Nel primo libro Abbie viene descritta come una donna dalla personalità forte e decisa, ma anche gentile con la sua sorellina e con la famiglia. Una donna che conosce bene i suoi doveri, una donna che non si arrende.
Ed è così. Abbie è forte, forte davvero. Non si lascia sopraffare dalle situazioni. Ama il controllo, è una persona che trae vantaggio dalle situazioni di caos perché è decisa e nulla può mettersi in mezzo al suo cammino. Come Dmitry. Due personalità forte che si scontreranno, che cercheranno di sconfiggersi, come una partita a scacchi su una scacchiera che racchiude le loro vite, passato presente e futuro.
“Sentivo la confusione. Sentivo l’amore.
Era questa la cosa terribile. La mia debolezza più grande.
Il mio errore.”
Sono due personaggi che mi hanno colpito in maniera differente. Abbie per ciò che è, per ciò che ha fatto e ciò che intende fare. Per la sua forza e capacità di rimanere calma nonostante la situazione, ma anche per quella parte dentro di lei che è donna. Per quella parte che nasconde a tutti, ma che esiste ed è la sua debolezza.
Dmitry, invece, è un personaggio che ho leggermente rivalutato rispetto al primo libro. Perché dico leggermente? Perché in questo libro si capisce la motivazione ma, per me, le motivazioni non giustificano nulla alla fine. La vita è fatta di scelte, brutte o belle. Si sceglie una volta, la seconda si fa ciò che si deve per sopravvivere, ma continuare su una strada piuttosto che un’altra è una scelta consapevole.
Non so bene cosa sperare per loro due. La mia parte romantica in questo libro è stata totalmente concentrata su un’altra coppia che amo davvero: Sergej e Lilian. Quindi per Abbie e Dmitry spero solo che lei gli faccia il culo come si deve. Sì, mi devo vendicare per la povera Lilian perché io amo l’acqua come lei e pensare a ciò che ha passato mi mette ancora i brividi (Grazie Sagara per queste emozioni così intense).
“Nel corso della mia vita avevo fatto molte cose per lui. Avevo ucciso per lui. Avevo torturato per lui.
Ma non sarei morto per lui. Lo giurai a me stesso.”
Torniamo ai personaggi che non vedevo l’ora di incontrare di nuovo. Lilian, la piccola di casa Leroy, e Sergej, la guardia del corpo russa con un passato troppo doloroso per essere affrontato.
Chi, come la sottoscritta, non vedeva l’ora di leggere ancora di loro? Sono stata rapita dai loro capitoli, lo ammetto. In particolare quelli di Sergej. Anche se cerca di nasconderlo è un personaggio intenso in tutto ciò che fa.
“Intorno a me c’era buio, ma non silenzio. Il corpo di mio padre giaceva a terra, e io con lui. Lo stringevo forte a me, attendevo di sfogare il dolore che mi stava lacerando attraverso le lacrime.
Solo che non riuscivo a piangere, e nemmeno a gridare.”
Non vi svelerò altro. Solo che questo libro, come il precedente, finirà troppo presto. Che vi lascerà in sospeso, che vi farà arrabbiare perché ne vorrete ancora e ancora. Un libro capace di rapirvi dalle prime pagine. Un libro scorrevole, con dialoghi praticamente perfetti che rispecchiano questi personaggi così complicati, manipolatori, ma allo stesso tempo così veri nelle emozioni così intense che provano. Un libro droga, come li chiamo io, capaci di farti imprecare perché non puoi avere il seguito da leggere subito, un libro che ti capiterà di rileggere ancora per cogliere ogni dettaglio dei personaggi.