Vicini di Anna Nicoletto
Trama Nessuno ha mai scalfito le difese di Jessica Statton. Nessuno l’ha nemmeno preparata a conoscere lui.William Scott è tutt’altro che il suo uomo ideale: è riservato, scontroso, geloso del proprio microcosmo. Ma ha un pregio che Jess non può ignorare: una stanza economica in affitto, nell’esatto momento in cui lei cerca una sistemazione nel cuore di San Francisco.
Will non riesce a credere di aver accettato come inquilina quella ragazza provocante e dai modi insolenti che lo mandano su tutte le furie. Ma la sua attività è sull’orlo del fallimento, ha disperato bisogno di soldi e non può permettersi di fare lo schizzinoso. Tanto è una soluzione provvisoria e poi non la vedrà mai più. Doveva essere solo un mese, eppure a volte una manciata di giorni è sufficiente per causare scintille, stravolgere le regole e aumentare vertiginosamente la posta in gioco.
A volte basta stare vicini per far crollare le certezze.
Forse Jess non è solo aria spavalda e battute taglienti.
Forse Will nasconde molto più di ciò che mostra
Recensione di Veronica – Avvertenze prima della lettura: Vicini di Anna Nicoletto nuoce piacevolmente alla salute.
Effetti collaterali: Esplosione di un estremo bisogno alla rilettura, dipendenza da tè in tazze possibilmente non vostre, voglia irrefrenabile di riarredare casa, sindrome di Wonderlust con punte di entusiasmo maggiore verso San Francisco, possibili sfoghi di follia quando realizzerete che Will non esiste, e in ultimo, non meno sottovalutabile, sviluppo di una forma grave di stalking verso l’autrice per cercare di capire se e quando pubblicherà “Vicini 2”…O meglio, senza se, solo quando!
Beh, Io li ho tutti, non mi resta che mettervi in guardia, o forse no, perché è giusto che anche voi possiate godere appieno di questo romanzo e degli incredibili effetti collaterali che scatena.
Intossicarvi sarà semplicissimo. Prendete un po’ di Will, il ragazzo meno amichevole di tutta san Francisco, asociale e saccente, ma decisamente affascinante. Aggiungete un pizzico di calamità Statton, sexy ghost writer dalla lingua lunga, sfacciata, cinica e impertinente. Mescolate con cura, il gioco è fatto. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Perché ve lo garantisco, anche se non c’è nessuna scena spinta, questa coppia alza le temperature anche solo muovendosi insieme nello stesso spazio. Posso dirvi che Anna in questo è bravissima, con le sue parole riesce a farti vivere il romanzo appieno, immergendoti talmente tanto all’interno delle situazioni da sembrare di essere seduti comodamente sul divano a godersi un film.
Ho atteso questo romanzo come si attende la mezzanotte alla vigilia di natale di fronte ai pacchi regalo sotto l’albero. L’ho atteso perché conosco la scrittura di Anna, sempre pulita, semplice, reale e diretta, l’ho atteso perché Will e Jess sono due personaggi che meritano di essere aspettati e poi celebrati. E poi, è ambientato a San Francisco, città che ho avuto la fortuna di visitare e di cui è difficile non innamorarsene, e credo sia la location perfetta per questa storia.
Jess è una bravissima ghost writer, è lei la penna che si nasconde dietro la mente criminale dei gialli del famoso scrittore Richard Leon, con il quale lei ha iniziato da poco una relazione. Jessica vive con la sua amica ed editor Sophie, e anche se le sue finanze fanno acqua da tutte le parti, il suo bisogno di indipendenza la spinge a cercare un altro appartamento dove vivere.
Will è un giovane imprenditore, un po’ scontroso e molto geloso dei suoi spazi. Riceve in eredità da suo zio una vecchia stamperia che lui trasforma nel suo Netway, una sorta di open space con scrivanie in affitto. L’attività però non rende come dovrebbe e la banca inizia a fare pressione affinché regolarizzi il prestito.
Will ha una stanza libera nel suo appartamento sopra il Netway e ha bisogno di soldi. Jess è in cerca di una stanza dove vivere e un posto tranquillo in cui scrivere. Tutto sembra incastrarsi alla perfezione quando a Will scivola il cartello con scritto “Affittasi stanza a prezzo modico, pagamento mensile anticipato” e Jess lo intercetta chiedendogli se la stanza sia ancora disponibile.
Tuttavia non avevano fatto i conti con la convivenza forzata. Will non sopporta l’invasione del suo spazio, ottenuto con sacrifici e rinunce, Jess… beh, lei non sopporta indossare i pantaloni. Per lei è un piacere provocare William, a volte non lo fa nemmeno di proposito, le viene e basta, perché lui le fa partire tutte le connessioni logiche. Con il suo modo di fare, quella fissa assurda per i suoi spazi, il Suo davanzale, la Sua cucina, i Suoi amici, quell’essere serio e intransigente … diciamolo, è come sparare sulla croce rossa.
«Senti, Will… iam. Siamo partiti con il piede sbagliato, ma non significa che dobbiamo per forza guerreggiare, giusto? Cosa ne dici se arriviamo a un compromesso?» L’improvviso cambio di rotta lo colse in contropiede, così Jess si sentì autorizzata a proseguire. «Lasciami usare i fornelli e potrei diventare più accomodante.»
«Tu? Accomodante?»
«Educata. Rispettosa. Civile.»
«Sai essere tutte queste cose insieme?»
Insomma, il rapporto tra Jess e Will non comincia nel migliore dei modi. Non si sopportano proprio. Lui poi, la rifugge talmente tanto che le dà 30 giorni di prova.
Ma voglio dire, in 30 giorni può succedere di tutto. Può accadere ad esempio che una tisana venga dimenticata in infusione distratti da qualcosa di più piacevole, può succedere che qualcuno ci arrivi talmente tanto sottopelle da minare le nostre certezze, che la vicinanza faccia esplodere una strana chimica, che la persona che meno immaginavamo accanto a noi si riveli essere quella di cui non possiamo fare a meno.
E cosa succede quando qualcuno ti è così vicino da spaventarti? Will è stato in grado di capire Jess più di chiunque altro al mondo, sa che dietro la sua irriverenza e il suo sarcasmo si nasconde una persona fragile che ha solo paura di mordere la vita, di tuffarsi nel vuoto.
Pur nella sua ruvidezza, William riusciva a comprenderla in un modo immediato. Gli bastava così poco per smascherare i punti sensibili che nascondeva equamente agli altri e a se stessa.[…] William Scott la vedeva per quello che era. Era la notizia più terrificante della serata.
Will e Jess sono due persone ugualmente segnate, con un passato su cui è meglio mettere una croce sopra e una famiglia non certamente stile Mulino Bianco, due personaggi in fuga, troppo vicini per non scontrarsi e diventare uno il rifugio dell’altro. Jess non è la principessina dei romanzi rosa, Will non è il cavaliere senza macchia e senza paura delle favole e proprio per questo sapranno conquistarvi. Jess è una persona fragile, che nasconde le sue debolezze dietro alle battute taglienti, sempre controllata, con il bisogno di proteggere le persone che ama anche a discapito di se stessa. Will l’ho adorato, perché ha saputo andare oltre ai calci nel sedere che la vita gli ha tirato, ha voluto darsi un’ennesima possibilità, a volte di getto, a volte in punta di piedi, arrivando a mostrare una parte di sè che aveva deciso di tener ben nascosta. Ma a volte, stare troppo vicini a qualcuno offusca i nostri obiettivi, ci distrae, ci confonde e occorre allontanarsi un po’ per rimettere la nostra vita nella giusta prospettiva.
Vicini è un romanzo che ti prende, le pagine ti catturano, dalla prima all’ultima, i personaggi li ami, li odi, li vuoi picchiare e subito dopo ti innamori nuovamente e cosa ancora più bella, ti conquistano anche quelli secondari. L’autrice è stata bravissima a dare il giusto spazio a coloro che sono le spalle dei nostri protagonisti, tanto da vincere anche loro un posto privilegiato nel cuore delle lettrici.
Quindi, cosa aspettate? Se non vi siete ancora fatti travolgere dall’uragano Jess e da quella meraviglia di Will non perdete altro tempo, fate click e buon lettura.