Versace n’artro litro di Manuela Lallai Fabio
La mia storia comincia il 22 maggio del 2005. Il giorno esatto in cui nacqui per la seconda volta. E per la prima vissi. Davvero, intendo! Avevo ventidue anni allora. E, in verità, esistevo già da un pezzo. Esistere, però, è un conto. Vivere, invece…
Recensione di Esmeralda – Versace n’artro litro di Manuela Lallai Fabio pubblicato Lupi Editore.
Difficoltà nello scrivere una recensione di questo libro? Millemila. Come si può giudicare un insieme di tutti i post su facebook pubblicati nell’arco di circa cinque anni dalla Lallai? Io non credo di esserne in grado.
Grande pregio di questa pubblicazione, targata Lupi Editore, avermela fatta conoscere, su questo non ho alcun dubbio altrimenti mi sarei persa le sue perle di saggezza per sempre. E la Lallai merita di essere conosciuta.
Altro grande pregio: mi sono divertita!!! E non credo di averlo letto nel modo giusto perché, quando devi recensire, bisogna seguire un filo logico, estrapolare la trama, parlare dei protagonisti, sviscerare il succo, ma qui non c’è una vera trama e l’unica protagonista (se non possiamo annoverare gli smalti di Kiko e i vestiti Denny Rose tra questi) indiscussa è la sola e un po’ folle Manuela Fabio in arte Lallai.
Questo è un libro da tenere sul comodino e da aprire random nei momenti di crisi e depressione per leggere una chicca e farsi qualche sana risata.
Uno di quei libri che vanno letti per pensieri, un po’ per volta senza seguire il susseguirsi delle pagine. L’ordine sparso va benissimo e regala molto alla lettura.
La Lallai è nata nel 2005 dopo che la vita di Manuela ha preso una piega inaspettata. La stessa scrittrice afferma che prima non è che si piacesse molto e che probabilmente non doveva piacere granché nemmeno agli altri (o almeno così ho intuito io).
Dopo questo difficile evento Manuela ha deciso di prendere la vita di petto e amarla sempre e comunque anche quando tutto sembra andare male e i motivi per apprezzarla non sono semplicissimi da trovare.
E così vi ritroverete, attraverso tantissimi post irriverenti, a scoprire la piega che ha preso la sua vita (divisa tra Milano dove è nata e Roma dove si è trasferita per amore lasciando un lavoro redditizio in cui lei era il capo di se stessa) dal 2011 al 2016.
Dagli amori che vanno (purtroppo velocemente) a quelli che arrivano (con una lentezza allucinante).
Dai lavori che vanno (per colpa degli amori finiti) a quelli che arrivano (mamma mia che fatica la ricerca di un lavoro e di un datore di lavoro decente, piaga di noi trentenni).
Dai coinquilini che vanno (qualcuno memorabile altri decisamente meno) a quelli che arrivano (momento b&b esilarante).
Tutto con la grandissima costante dell’entusiasmo a volte sconsiderato e non solo, ciò che proprio non manca mai sono le parolacce.
E poi…vino a profusione, gli smalti di Kiko che arrivano sempre e comunque anche quando non è il caso, lo shopping compulsivo che a un certo punto non ti puoi proprio permettere, ma che da solo riesce a svoltarti la giornata, i genitori che non ti abbandonano mai e gli estenuanti appuntamenti con la bilancia e il fitness per vere glutei alla Titova.
Dai ragazze davvero, tutte noi siamo un po’ Lallai dentro, magari meno sboccate, magari invece del vino amiamo i cocktail, ma tutte, proprio tutte, abbiamo tante di quelle fisse e di quell’acidità che teniamo costantemente sotto controllo che possiamo ritrovarci facilmente in questo libro che è un inno al vivere al 100% tutto ciò che ci capita lamentandoci costantemente di tutto.
Una menzione speciale devo spenderla per le letterine a Babbo Natale, esilaranti, e ai vari “mi ti farei” sparsi random qua e là.
Vi ho detto come Versace n’artro libro va affrontato, adesso sta a voi decidere se fa al caso vostro.