Venti di luglio di Gessica Fabbri

Antonella, madre di Alice e Denise, è appena morta lasciando un vuoto incolmabile nelle figlie e nel compagno Michele, ma anche nell’ex marito Francesco, il padre delle ragazze, che ora cerca di recuperare il rapporto con loro. Ma mentre la ricomparsa di Francesco sembra solo peggiorare una situazione già tesa, cominciano ad arrivare messaggi dalla donna morta. Viene così alla luce che, negli ultimi mesi della malattia che la stava sconfiggendo, Antonella era riuscita ad accordarsi con un complice misterioso, per far arrivare messaggi d’affetto ai suoi cari anche dopo la morte. Alle indagini su chi stia eseguendo il piano, si intrecciano alcune scoperte che, grazie soprattutto a Denise e alla sua nuova amica Martina, riannoderanno i legami e le vicende di una famiglia più volte divisa dalla vita, e l’aiuteranno a elaborare il lutto.

Venti di luglio di Gessica Fabbri, libro di narrativa pubblicato il 24 ottobre da Leone editore.

Gessica Fabbri è del 1994 e ha pubblicato questo libro per la prima volta nel 2011 quando aveva solo diciassette anni. Ammiro tantissimo chi ha un dono che scopre fin dalla tenera età ed è evidente che Gessica sa scrivere ed è certa di cosa vuol fare nella sua vita. Venti di luglio non è un romanzo di semplice lettura, attraversa il dolore della perdita in tutte le sue sfumature e lo fa senza lesinare su sensi di colpa e colpi di scena degni di una fiction. Questo aspetto può piacere o meno, ma sicuramente l’autrice ha gestito bene le dinamiche che ha deciso di inserire e gli intrecci funzionano non sembrando mai troppo forzati.

Venti di luglio è un libro corale, sono protagoniste Alice, Denise e Martina, tanto quanto lo sono Michele, Francesco, ma il collante tra tutti loro è Antonella. La morte di Antonella, così dolorosa, porta con sé qualcosa di buono, come se la donna andandosene da questa terra volesse portare nella vita delle persone che ha amato un po’ di gioia e conforto.

Alice è la figlia maggiore, ormai è una donna e dovrebbe essere quella che reagisce in modo più consapevole alla morte della madre, ma la maturità non va di pari passo con l’età e Alice sembra non riuscire a venire a patti con il destino. Non è il mio personaggio preferito, troppo capricciosa ed egoista per i miei gusti, troppo incentrata su se stessa per comprendere che Denise, che ha solo dodici anni, avrebbe bisogno di una figura femminile di riferimento adesso che tutte le sue certezze sono crollate.

Denise si sente abbandonata, non ha più la sua amata mamma, colei che la capiva con un solo sguardo e le mostrava il suo amore in tutti i modi possibili, non ha mai avuto un padre, visto che Francesco ha lasciato Antonella per l’amante quando Denise era molto piccina, e le sembra di non avere più nemmeno una sorella, troppo immersa nel suo dolore per curarsi di lei e mostrarle la sua vicinanza. L’unico che sembra capire un pochino Denise è Michele, ma non è abbastanza e, per fortuna, entra nella sua vita una ragazzina di quattordici anni, Martina.

Martina ha tutti i difetti tipici della sua età, ma per Denise è una boccata d’aria fresca. Esattamente ciò che le serve per sentirsi compresa, per non dover passare da sola questo periodo così difficile. L’amicizia tra Denise e Martina è vera, sincera e importante. Sono legate molto più profondamente di ciò che potrebbero immaginare, ma ci sarà tempo per scoprirlo.

Francesco è il padre delle ragazze, ex marito di Antonella, che il giorno del funerale si rende conto di avere ancora due figlie nonostante siano anni che non ha con loro nessun tipo di rapporto. Francesco è un personaggio negativo su molti fronti, per vedere in lui un barlume di umanità e di sensatezza ci vorrà l’intervento postumo di Antonella. Solo allora Francesco ricomincia ad essere una figura di riferimento per Alice e Denise.

Michele è il compagno di Antonella, è una figura importante per Alice e Denise e non ha nessuna intenzione di abbandonarle. Michele amava tantissimo Antonella e soffre esattamente come gli altri, ma vuole essere forte per loro. Per fortuna ha pensato Antonella al modo per camminare ancora insieme a loro per aiutarli a superare il lutto.

Antonella era una donna fantastica e lo dimostra l’idea che ha avuto, grazie all’aiuto di una persona insospettabile riuscirà ad aiutare la sua famiglia a capire l’importanza che ha l’aiutarsi a vicenda e lo stare vicini. L’amore di Antonella basterà a farli sentire uniti come non erano da tempo e a mostrar loro che insieme possono superare il momento difficile che stanno attraversando.

Venti di luglio è un buon esordio e credo che Gessica abbia ancora ampi margini di miglioramento. Intanto mi sento di farle i complimenti perché parlare di famiglia non è mai semplice, ma lei lo ha fatto con tatto e sensibilità.

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