Valle dei templi e Scala dei Turchi. Diario di viaggio…#siciliabedda3
Giornata di trasferimento ad Agrigento, l’hotel scelto è il Colleverde Park Hotel, posizione fantastica, dalla nostra camera avevamo una vista spettacolare sulla Valle dei Templi, il ristorante è ottimo, tanto che ne abbiamo usufruito entrambe le sere, ed ha un giardino ben curato dove passare qualche momento di relax, colazione buona, staff cordiale e disponibile e comodo parcheggio privato. Lo consiglio a chiunque non sia particolarmente interessato a muoversi di sera, noi arrivavamo stanchissimi e l’hotel aveva tutto senza doversi spostare all’interno della città che, devo ammettere, non abbiamo nemmeno visitato per mancanza di tempo.
Dall’hotel prenotano anche le escursioni con visita guidata, di cui abbiamo usufruito, una guida preparata e che spiegava tutto in modo semplice ed efficace, davvero una bella esperienza che ti fa apprezzare maggiormente tutto il contesto.
Ed eccoci giunti alla magnifica Valle dei templi, visitata nel tardo pomeriggio per usufruire della luce migliore, “andata” con la guida e “ritorno” in completa libertà per le foto di rito.
Dal 1997 è inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Akragas, il nome antico della città fondata nel 581 a.C. fu preso dall’omonimo fiume che bagnava il territorio e la posizione geografica favorevole consentì uno straordinario sviluppo, permettendole di diventare, in meno di due secoli, una delle città più popolate del mondo greco e un’importante polo culturale e commerciale del Mediterraneo.
Il nostro viaggio nel tempo inizia col Tempio di Hera Lacinia, Giunone, sull’estremità della collina, che conserva, in parte, il suo colonnato originale e i quattro gradoni su cui gravano le colonne, in origine era identico al Tempio della Concordia, ma venne distrutto dai Cartaginesi e, ancora oggi, si possono notare tracce di fuoco. Da ammirare al calare del sole, quando quest’ultimo filtra attraverso le colonne, un vero incanto.
Sulla via dei Templi sono visibili numerosi esempi di tombe, nelle mura si aprono loculi e cubicoli sepolcrali.
Il Tempio della Concordia, costruito nel 430 a.C. è uno dei templi meglio conservati dell’antichità, trasformato nel VI secolo in basilica cristiana e, probabilmente anche grazie a questo, arrivato quasi intatto fino al giorno d’oggi. Ti fa respirare la magnificenza di quel periodo e rivivere le sue magiche atmosfere. Dinnanzi al Tempio è posizionata un’opera dell’artista Igor Mitoraj, l’Icaro caduto, una gigantesca scultura bronzea che si inserisce perfettamente nel contesto.
Attraversando la strada si giunge al campo dell’Olympeion o Tempio di Zeus Olimpo, il complesso è in rovina ed è molto difficile immaginarsi come potesse essere nel suo massimo splendore, addirittura, nel XVIII secolo, l’edificio venne utilizzato come cava di pietra per la realizzazione dei moli di Porto Empedocle, è possibile vedere i resti di un telamone, una delle otto colossali sculture maschili che abbellivano la facciata del Tempio di Zeus, quasi completamente integro.
Con grande dispiacere non abbiamo potuto usufruire dell’apertura serale e notturna perché cominciava il giorno successivo alla nostra partenza, se potete approfittatene perché vedere la Valle dei Templi di notte deve essere uno spettacolo unico al Mondo.
Secondo giorno nella zona di Agrigento completamente dedicato al mare.
La Scala dei Turchi è di una bellezza indescrivibile, una falesia di marna, roccia sedimentaria di natura calcarea e argillosa, di un bianco splendente che si erge tra due spiagge di sabbia fine.
Il nome deriva dalle passate incursioni piratesche che trovavano riparo in questa zona.
Fino a non molti anni fa era poco conosciuta e frequentata, oggi, grazie ai romanzi di Andrea Camilleri e alla fiction Rai, Il Commissario di Montalbano, è divenuta una location alla moda invasa da turisti di tutte le età, a luglio 2013 era ancora vivibile e noi ci siamo trovati molto bene ma da quello che ho letto in giro temo che non sia più un’oasi così felice.
Merita in qualsiasi caso una visita perché è davvero mozzafiato, impossibile trovare qualcosa di simile in giro.
Una risposta
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