Uomini che restano di Sara Rattaro

Uomini che restanoTrama All’inizio non si accorgono nemmeno l’una dell’altra, ognuna rapita dal panorama di Genova. Fosca e Valeria s’incontrano per caso, sul tetto di un palazzo dove entrambe si sono rifugiate nel tentativo di sfuggire al senso di abbandono che a volte la vita ti consegna a sorpresa, senza chiederti se ti senti pronta. Fosca è scappata da Milano e dalla confessione scioccante con cui suo marito ha messo fine in un istante alla loro storia, una verità che per anni ha taciuto a lei, a tutti, persino a se stesso. Valeria nasconde sotto un caschetto perfetto e un sorriso solare i segni di una malattia che sta affrontando senza il conforto dell’uomo che amava, perché lui non è disposto a condividere con lei anche la cattiva sorte. Quel vuoto le avvicina, ma a unirle più profondamente sarà ben presto un’amicizia vera, di quelle che fanno sentire a casa. Perché la stessa vita che, senza preavviso, ti strappa ciò a cui tieni, non esita a stupirti con tutto il buono che può nascondersi dietro una fine.

uomini che restano

Recensione di Veronica – Capita anche a voi di girare l’ultima pagina di un libro e sospirare? Succede anche a voi di prendervi un po’ di tempo senza dire nulla perché alcune emozioni devono avere il tempo di depositarsi, poco alla volta? Ho terminato in un giorno la lettura di Uomini che restano di Sara Rattaro e quando l’ho concluso volevo dire tante cose ma non me ne usciva nessuna. Allora mi sono posta la domanda: Beh, in sostanza che ne pensi? E mi sono detta poche parole, perché questo romanzo può essere descritto solo con semplici vocaboli: Bello. Emozionante. Intenso. Profondo. Delicato. Vero. Soprattutto Vero, una verità che ti colpisce come un pugno nello stomaco, che ti condiziona anche se certe situazioni tu non le hai vissute, anche se credi che non ti toccheranno mai. Le parole di Valeria e Fosca, attraverso la scrittura di Sara, sono di una verità e sensibilità disarmanti. Le protagoniste si trovano, a un certo punto della loro vita, a fare i conti con la perdita. Valeria viene abbandonata da Sergio perché troppo spaventato per affrontare con lei quella malattia che forse la divorerà giorno dopo giorno, Fosca perde Lorenzo, l’amore di sempre, dai tempi delle scuole, perde un marito, un amico, un amante perché lui scopre di essere qualcun altro, qualcuno che ha sempre negato anche a se stesso.

Si scappa per paura, per viltà o per punizione. Si ritorna per coraggio, malinconia o per restituire qualcosa che si era portato con sé.

Non è facile, non è per nulla semplice accettare che un matrimonio finisca senza che tu possa fare nulla per sistemare le cose. Ci sono i sogni, i progetti, le speranze. Tutto infranto. Per Fosca c’è addirittura l’inganno. Aver trascorso dieci anni con una persona che all’improvviso ti sembra di non aver mai conosciuto, pensare di sapere tutto di lui e invece scoprire di non aver capito la cosa più importante. E l’inganno fa più male del tradimento. Lorenzo se n’è andato perché era stanco di scappare da tutta la vita, nascondendosi persino a se stesso. E allora cos’era il loro matrimonio? Una farsa? Una copertura? Quante differenti forme di amore possono esistere?
Per Valeria invece, c’è qualcosa in più. Deve combattere da sola una battaglia difficile, che tutti noi, se colpiti, vorremmo poter affrontare aggrappandoci alla persona che abbiamo accanto, all’uomo che amiamo. In salute e in malattia, finché morte non ci separi. Non è stato così per Sergio che ha preferito fuggire dalle responsabilità, dai cambiamenti, dalle cose brutte per una via più semplice. Per una donna non malata. Chi è l’uomo che Valeria aveva accanto a sé?
Due donne che non si conoscono, che incroceranno il loro cammino durante un pomeriggio soleggiato a Genova. Due donne che impareranno a sostenersi l’una con l’altra e apriranno le loro porte anche agli altri, alle persone che restano, a coloro che, contro ogni previsione, vogliono starti vicino. Perché nella vita non c’è solo lo schifo, basta guardare un po’ più in là e trovare l’abbraccio dell’amico di sempre, l’amore dei propri genitori e gli occhi lucidi di qualcuno che guardavamo in modo diverso.

non ci sono abituata.”
“a cosa?”
“Agli uomini che restano, sei così luminoso che faccio fatica a guardarti”

Fosca e Valeria si troveranno a fare i conti con il loro presente per decidere cosa fare del loro futuro. E se da una parte Valeria è divisa tra la volontà di combattere da sola la sua guerra, dall’altra dovrà capire che la felicità è stata creata anche per lei, e che forse c’è qualcuno che non si accorgerà della sua testa pelata, del colore della sua pelle e di quel corpo che si trasforma, perché quella persona la ama già da prima, da quando non poteva, la ama per la sua spigliatezza, l’intelligenza e l’ironia. Allontanarlo non serve perché lui ha già deciso che resterà.
E cosa accadrà quando il passato busserà alla sua porta?

“Esiste un limite a tutti. Ai dolci da mangiare, alle droghe da assumere, agli errori da commettere.”

Per Fosca invece si tratterà di lottare contro un nemico sconosciuto. Contro il pregiudizio, l’inganno, la fiducia persa. Quella che dovrà affrontare con Lorenzo è una lotta impari che non potrà mai vincere. E poi Lorenzo la ama ancora, solo che è un amore diverso da quello che lei prova. Le vuole bene, la stima, sarà sempre parte della sua vita, solo in modo differente. Perché Fosca è stata la sua àncora di salvezza e ora l’ha ferita, l’ha distrutta e non c’è nulla che possa fare per cambiare le cose.

il nostro è stato un vero matrimonio. Era come se mi avessero dato una nuova luce. E’ così che hai iniziato ad essere indispensabile. Eri la scialuppa che mi avrebbe riportato a bordo. Senza di te avrei continuato a naufragare”

Chi sarà la scialuppa di Fosca ora? E se il futuro avesse in serbo per loro molto di più?

“Una delle poche certezze che abbiamo è che questa vita arriverà alla fine. Quello che possiamo sperare è che nel frattempo sia accaduto qualcosa di veramente speciale.”

Quelle che troviamo tra le pagine di questo libro, sono le parole di due donne fragile, ma allo stesso tempo fortissime, due donne comuni, reali, sulla soglia dei quarant’anni, che devono imparare a camminare da sole per potersi donare nuovamente a qualcuno. Due donne che affrontano i loro demoni seppur in modo differente, ma entrambe con coraggio.
E poi ci sono loro. Ale, Fabrizio e anche Lorenzo. Ci sono gli uomini che restano. Nonostante tutto. Che vogliono camminare accanto a queste donne meravigliose. Che possono farcela anche da sole. Ognuno con un ruolo diverso, ci raccontano l’amore che sanno donare, ci raccontano perché vogliono restare, e perché insistono per rimanere.

Ho adorato la scrittura di Sara. Scorrevole, emozionante, incisiva. Non si perde in fronzoli. Dice quello che è, in modo semplice e diretto. Leggendo questo libro ti senti completamente immersa nella storia. Ti sembra quasi di poter stringere una mano a Valeria per infonderle coraggio nei momenti più bui e di abbracciare Fosca per dirle che non è colpa sua.
Vi lascio con questa citazione che per me vuol dire tanto. Il tempo buttato, quello che non vivi, quello che passi a inseguire le persone che non vogliono far parte della tua vita, quello che trascorri a fare ciò che non ti rende felice. Il tempo lasciato andare, quello che nessuno ti restituirà e si trasformerà in terribile rimpianto.

Lo facciamo tutti in continuazione. Ammazziamo il tempo. Guardiamo film che nn ci interessano, aspettiamo che il sole tramonti, navighiamo su internet alla ricerca del nulla. Poi un giorno ci guardiamo allo specchio, i capelli sono ingrigiti, i figli cresciuti e improvvisamente ci piacerebbe riavere indietro tutto il tempo che abbiamo buttato.

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Una risposta

  1. il mondo di sopra ha detto:

    Bellissima recensione ed è vero che spesso ci guardiamo indietro pensando al tempo passato e perso.

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