Unspoken di Sarah Rees Brennan
Trama Kami Glass è innamorata di qualcuno che non ha mai incontrato, un ragazzo con cui parla nella sua testa dal giorno in cui è nata. Questo le ha impedito di integrarsi nella sonnolenta cittadina inglese di Mestavalle, ma Kami ha fatto in modo di sfruttare la situazione a proprio vantaggio, e la sua vita sembra scorrere tranquilla, almeno finché non comincia a verificarsi una serie di eventi inquietanti.
Sinistre grida giungono dai boschi e la villa padronale che domina il villaggio torna a illuminarsi.
La famiglia Lynburn, che aveva governato la città sino alla generazione precedente per poi svanire nel nulla, è tornata. Così, all’improvviso, Kami si rende conto che il luogo che ha conosciuto e amato per tutta la vita nasconde un’infinità di segreti… e un assassino. E che la chiave di tutto potrebbe essere il ragazzo nella sua testa. Il ragazzo che è tutt’altro che immaginario e senza ombra di dubbio deliziosamente pericoloso.
Recensione in anteprima di Simona – Unspoken di Sarah Rees Brennan primo capitolo della trilogia “L’eredità dei Lynburn”, un Urban Fantasy pubblicato da Triskell Edizioni e in uscita oggi 18 Gennaio 2019.
Le premesse c’erano tutte e non sono state di certo disattese.
Unspoken è un urban fantasy YA che gli amanti del genere non possono lasciarsi scappare!
La piccola cittadina di Mestavalle sorge tra le campagne inglesi, sembra essere un luogo molto tranquillo e la vita dei suoi cittadini scorre in modo abbastanza lineare. Solo Kami Glass sembra essere una ragazza particolare, alcuni la definirebbero strana, soprattutto quando all’improvviso il suo sguardo si perde nel vuoto per poi ritornare alla realtà come se nulla fosse, altri la definirebbero pazza, e per lo stesso motivo su citato.
Kami sentiva una voce nella testa da tutta la vita. Quando aveva otto anni, la gente trovava carino che avesse un amico immaginario. Ora che di anni ne aveva diciassette, però, la situazione era diversa, e lei si era abituata all’idea che le persone la considerassero pazza.
Ebbene sì, Kami sin da bambina sente una voce nella sua testa che le parla!
Si sa che i bambini alle volte inventano la storiella dell’amico immaginario che parla, gioca e si diverte con loro perché magari sono alla ricerca di attenzioni che non ricevono o pensano di non ricevere. È quello che credono i genitori di Kami quando, per la prima volta, la loro figlia dice loro che parla con una persona nella sua testa – un bambino in realtà – di nome Jared.
Ma cosa succede se crescendo questa fantomatica voce non va via? Be’, potrebbe diventare un problema!
Kami adesso ha diciassette anni, frequenta la scuola di Mestavalle e insegue il sogno di diventare giornalista investigatrice. Riesce così a mettersi a capo del giornale scolastico ”Il ficcanaso” dove, con alcune amiche e qualche aiuto extra, comincerà ad indagare su alcuni fatti strani che stanno accadendo nella cittadina nell’ultimo periodo.
Grida provenienti dai boschi, ritrovamenti di animali morti e la villa padronale del villaggio che sembra nuovamente abitata dopo tantissimo tempo: pare proprio che i Lynburn siano tornati!
I Lynburn sono la famiglia fondatrice di Mestavalle, alcune credenze narrano che a causa di alcuni sacrifici umani commessi nel passato, si ersero a protettori della città.
Ma qualcosa non quadra, perché tutti i cittadini si tengono alla larga da loro? Perché sembra abbiano paura dei Lynburn? E cosa ancora più importante, perché sono tornati proprio adesso dopo anni e anni di lontananza?
Il mistero si infittisce sempre più, e quando verrà ritrovato un corpo nei paraggi della scuola, il pericolo si diffonderà allarmando tutti: c’è un assassino in libertà!
E per quanto riguarda la voce nella testa di Kami?
Jared non è mai sparito, è come se i due fossero cresciuti insieme, hanno condiviso gioie e tristezze, l’uno è sempre stato la spalla dell’altro e sono diventati inevitabilmente amici. Il loro è un legame difficile da spiegare a parole, sono un tutt’uno di emozioni: se Jared sta male, Kami sente e prova il suo dolore, e lo stesso è per lui.
Kami chiamò Jared. Ci sei? Sempre, fu la risposta, e la sua inquietudine svanì. Non era mai sola quando andava in giro.
Ma chi è davvero Jared? E soprattutto, è reale?
Kami lo scoprirà molto presto, esattamente col ritorno dei Lynburn in città.
Sarah Rees Brennan mi ha sorpreso, non credevo riuscisse a coinvolgermi così tanto!
Unspoken ha delle tinte gotiche e di mistero al suo interno, l’atmosfera un po’ cupa è quella giusta per rendere ancor più verosimile la cittadina di Mestavalle.
Bella l’idea della connessione telepatica tra i due protagonisti, originale e piena di peculiarità. Il loro è un legame unico, speciale, a volte spaventoso, perché non sempre è piacevole far sapere tutto ciò che si pensa ad un’altra persona. Kami e Jared ergeranno in più di un’occasione delle barriere all’interno delle loro menti per cercare di lasciar fuori l’altro in situazioni che lo richiedono. Essere un libro aperto a 360° ha i suoi pro e i suoi contro!
La sua mente era rivolta a Jared, le barriere che aveva eretto tra loro abbassate. Non riusciva a evitare di pensare che molto presto avrebbe potuto perderlo e, senza volerlo, continuava a chiamarlo. Se fosse sparito, lei avrebbe smesso di distrarsi nei momenti meno opportuni e sarebbe apparsa un po’ più normale. Sua madre ne sarebbe stata contenta. Tutti l’avrebbero reputata la soluzione migliore per lei. Peccato che Kami non riuscisse a vederla allo stesso modo. Non quando ogni volta che il pensiero di perdere Jared la sfiorava, il suo cuore cominciava a martellare insistentemente in preda alla più assoluta disperazione, e l’unica cosa che le passava per la testa era quanto avrebbe sentito la sua mancanza.
Devo dire che il finale mi ha lasciato proprio l’amaro in bocca: come spesso succede nel primo libro di una trilogia, è presente un cliffhanger. Non di quelli estremi, dipende molto da come si affronta la storia, ma io che sono una romanticona, ammetto di averla presa proprio male!
Insomma, come si può intuire, Unspoken mi è piaciuto molto e non vedo l’ora di avere fra le mani il seguito perché… DEVO SAPERE!!! Consigliatissimo!
Alla prossima,
Simona