Uno di Jane Blythe

Per salvare la donna che ama, lui deve lasciare a piede libero un assassino.
La vita di Annabelle Englewood si sta sgretolando attorno a lei. Tutta la sua famiglia è stata trucidata; lei è accusata di aver commesso quel crimine e il detective che lavora al caso le fa provare cose che non vuole provare, sfidando la sua convinzione di non essere degna di essere amata.
Il detective Xavier Montague sa bene che non deve farsi coinvolgere da una donna su un caso a cui sta lavorando. In particolar modo da una donna che è emotivamente vulnerabile. Eppure, contro ogni logica, è attratto da Annabelle, ma la sua attrazione proibita lo obbligherà ad affrontare il momento più buio della sua vita.

Uno di Jane Blythe primo volume romantic suspense della serie “Conta fino a dieci” pubblicato da Hope edizioni nella collana Hope Crime il 20 Aprile 2020

Arriva in Italia, grazie alla Hope Edizioni un’autrice che penso piacerà a molte. Uno è il primo di dieci libri della serie “Conta fino a dieci” e penso proprio, visto l’esordio, che ci regalerà un bel po’ di palpitazioni. Con una scrittura semplice ma d’effetto l’autrice ci parla con dovizia di particolari di assassini senza scrupoli e poliziotti pronti a tutto o quasi per trovarli, perché, talvolta, il cuore ci mette lo zampino e anche la giustizia cede davanti all’amore.

Una chiamata al 911, nel cuore della notte, fa accorrere una squadra di poliziotti sulla scena di un crimine che definire efferato non rende davvero l’idea. Non c’è limite a quello che l’assassino ha fatto in quella casa. Quattro persone sono state assassinate e orribilmente mutilate mentre erano ancora nei loro letti. In vita è rimasta solo Annabelle, la figlia maggiore, una ragazza con degli occhi azzurri così chiari da risultare quasi bianchi. E sono i suoi gli occhi che si ritrova a fissare il detective Xavier Montague quando la trova ferita nel suo letto. Ma tutti gli indizi trovati sulla scena del crimine la indicano come la sola colpevole dei fatti e, anche se la bellezza di quegli occhi hanno sconvolto il malinconico detective, l’uomo non può fare a meno di accusarla. Annabelle è sconvolta per la morte di tutta la famiglia e lo è ancora di più quando capisce di essere stata accusata. Vittima? Carnefice? Chi è davvero Annabelle? Cosa ha fatto quella notte e perché lei non ricorda nulla? Alla squadra di medicina legale, però, basta poco per capire che la giovane è innocente, che anche se tutte le prove portano a lei qualcuno ha voluto incastrarla. Ma perché? Chi è questa giovane che tutti dipingono come una ragazza deliziosa ma molto schiva?

Xavier vuole scoprirlo e non solo perché vuole acciuffare un assassino a piede libero che sta continuando ad uccidere, sterminando una seconda e poi ancora una terza famiglia, ma perché dopo tre lunghi anni il suo cuore sta tornando alla vita. Gli occhi e il sorriso triste di Annabelle lo hanno catturato irresistibilmente e mentre la caccia all’assassino si fa sempre più pressante, il detective dovrà fare i conti con il suo doloroso passato e con il mistero che circonda la vita di Annabelle. E anche se sa benissimo che intraprendere una relazione con una vittima non è consentito, che la vittima potrebbe legarsi a lui solo perché in quel momento rappresenta la sua roccia, lui si rifiuta di crederci. C’è qualcosa tra lui e l’enigmatica Annabelle e cercherà in tutti i modi di tenerla a lungo nella sua vita.

Devo dire che leggendo questo libro mi è sembrato di rivestire i panni di un investigatore, mi sono ritrovata e cercare gli indizi, a fare ipotesi, a cercare di capire cosa si nascondesse dietro uno sguardo o una parola. Perché in questo libro si evidenzia molto il lavoro un po’ nascosto degli investigatori con le loro domande senza risposte, i vicoli ciechi in cui incappano, i pochi indizi su cui possono contare e le altre centinaia di piccole cose che compongono il lavoro di un poliziotto. Il tutto coronato da un sentimento nuovo, un sentimento che sboccia piano, piano e su cui l’assassino farà leva per continuare i suoi sporchi comodi.

Xavier e Annabelle sono due bei personaggi, entrambi hanno un passato doloro e nessuno dei due nutre la speranza che il futuro possa essere migliore. Due vite e tanti segreti per ognuno dei due e, mentre quelli di Xavier vengono alla luce seppur lentamente, quelli di Annabelle vengono svelati solo a metà. Annabelle crede di essere una persona pavida, una che si è sempre nascosta, che non ha mai lottato preferendo accettare tutto quello che le capitava pur di non mettersi contro niente e nessuno e, invece, in questa occasione è più coraggiosa di quanto possa pensare. Xavier ha sempre pensato di essere una persona forte, una a cui la vita poteva fare di tutto e quando è successo davvero il mondo gli  crollato addosso. A loro modo sono due personaggi che hanno tratto forza dalle loro debolezze e sarà proprio questa loro peculiarità ad avvicinarli. Xavier ha bisogno di amare e Annabelle ha bisogno di essere amata. Ci riusciranno? L’assassino darà loro una possibilità di vivere questo sentimento?

 Devo ammettere che, stranamente, non è stata solo la storia d’amore a tenermi incatenata alla lettura, quanto l’intreccio della situazione, i motivi dell’assassino, il non riuscire a capire quale fosse l’anello che collegava tutte le morti e, vi dirò che aspetto con ansia il secondo libro della serie perché devo assolutamente scoprire tutto quello che è rimasto in sospeso. Perché, sì il finale mi ha lasciato un pochino frustrata e anche se da quello che ho capito i protagonisti principali della prossima storia saranno altri, credo e spero, che Xavier e Annabelle continuino ad aprirci le porte delle loro menti e dei loro cuori.

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