Una ragazza perfetta di Candace Bushnell e Katie Cotugno
Marin ha diciassette anni e ha capito sulla sua pelle che esistono delle regole che le ragazze devono seguire in cambio del privilegio di avere un posto nel mondo. Accade ancora prima di prenderne coscienza: come si impara a camminare e parlare, così si imparano le regole per essere una ragazza.
Marin è quella che si definisce una ragazza perfetta. Una studentessa modello, redattrice del giornale scolastico, sogna di diventare una giornalista. Il suo futuro è luminoso, e il suo giovane carismatico insegnante di letteratura, il professor Beckett, non perde occasione per riempirla di complimenti. Quando “Bex” si avvicina troppo a Marin e arriva a baciarla, lei si ritrae subito eppure d’istinto si autocolpevolizza… L’ha in qualche modo spinto a farlo?
Quello che è capitato a lei può capitare anche alle sue compagne e Marin capisce di dover fare qualcosa. E da giornalista utilizza il giornale scolastico per denunciare le tante piccole contraddizioni a cui una ragazza deve sottostare.
Perché le ragazze hanno una serie infinita di regole che nessuno dice ad alta voce ma che condizionano la vita tutti i giorni, ed è arrivato il momento per loro di riscriverle da sole.
Una ragazza perfetta di Candace Bushnell e Katie Cotugno, young adult pubblicato da HarperCollins il 10 giugno.
Un libro per le ragazze scritto da donne, un libro che tutte dovrebbero leggere, un libro che contiene un grande insegnamento e ti porta a riflettere su quanto debba essere ancora fatto prima che si possa parlare davvero di parità di genere. Stupisce che un romanzo che affronta questa tematica sia stato scritto dall’autrice di Sex and the City ed è stato uno dei motivi che mi ha spinto a volerlo leggere.
Perché la nostra società, benché evoluta, tende ancora oggi a colpevolizzare le vittime, questo è un dato di fatto. Quante volte ascoltando un telegiornale o leggendo fatti di cronaca ci siamo domandate come sia possibile non credere a chi ha subito un abuso e ha il coraggio di denunciarlo? Quante sono le ragazze, le donne, che sentendosi giudicate non segnalano quello che gli è accaduto? Trovo abominevole il trattamento che subiscono le vittime, che si sentono giudicate dalla massa e che inevitabilmente si sentono sole e additate da tutti. Perché è facile sentir dire ‘se l’è andata a cercare’ ‘cosa ci faceva in giro a quell’ora?’ ‘perché è entrata in casa di quel ragazzo?’ e ogni volta che succede dentro di me scatta qualcosa che mi fa venir voglia di aggredire la persona che osa anche solo pensare una cosa del genere. Una ragazza perfetta pone sotto i riflettori proprio questo e lo fa senza indorare la pillola.
Marin è la nostra splendida protagonista, ha diciassette anni e un futuro radioso davanti a sé. Sogna di diventare giornalista ed è co-redattrice di Beacon, il giornale scolastico, insieme alla sua migliore amica Chloe. Marin ha un ragazzo (un mezzo idiota che durerà poco per fortuna), ottimi voti a scuola, una famiglia perfetta, tutto sembra andare per il meglio fino al giorno in cui il suo amato professore di letteratura, Bex la invita con una scusa a salire a casa sua. Marin non ci vede niente di male in questo, deve solo prestarle un libro e poi la accompagnerà a casa, peccato che Bex cerchi di baciarla dopo averle detto frasi bellissime che farebbero girare la testa a qualsiasi ragazza sprovveduta. Marin non ricambia il bacio e in fretta e furia lascia l’appartamento. Non sa come reagire, ma non vuole tenersi tutto dentro così chiede consiglio a Chloe, la sua reazione la lascia interdetta, facendola dubitare di se stessa e di quanto sia sbagliato quello che è accaduto. Addirittura le consiglia di passarci sopra, di gettare questo piccolo episodio, che quasi sicuramente è frutto della sua immaginazione, nel dimenticatoio e andare avanti con la sua vita senza pensare nemmeno per un secondo di ‘rovinare la vita a Bex’.
Marin è sconcertata da questa reazione e dalle parole della persona che dovrebbe capirla di più al mondo, anche il prof Bex chiede a Marin di sorvolare sull’accaduto, lui aveva frainteso, credeva che lei lo volesse. Marin all’inizio cede a questa pressione, ma poi qualcosa dentro di lei scatta e decide di affidare i suoi pensieri al suo editoriale dal titolo ‘Le regole della ragazza perfetta’. In questo editoriale parla della pressione che le ragazze subiscono ogni giorno, perché per essere giudicate perfette devono seguire ogni singola regola senza sgarrare nemmeno una volta, altrimenti sono guai.
Questo editoriale non lascia indifferenti, se da una parte abbiamo il gregge che continua belare, dall’altra ci sono gli esseri pensanti e sarà grazie a loro che troverà la forza per andare avanti e arrivare anche a denunciare l’accaduto. Tra questi il più importante è Gray Kendall un ragazzo arrivato da poco nella sua scuola che ha fatto strage di cuori e che Marin aveva giudicato senza appello fin dal primo memento. Gray si dimostrerà interessato, attento e molto disponibile, la persona di cui ha bisogno in questo momento in cui tutti sembrano averle voltato le spalle. Gray è uno dei partecipanti al club del libro femminista che Marin fonda con l’aiuto della professoressa Klein, un club in cui sono liberi di parlare di quello che non va nella società, di cosa non funziona nella loro scuola e di leggere un sacco di libri che trattano di femminismo. Ho adorato il clima che si è instaurato fin da subito tra tutti loro ed è stato splendido vedere il supporto che sono riusciti a darsi reciprocamente. Questa è stata anche l’occasione per far avvicinare Marin e Gray, tra loro ci sarà una chimica immediata e quando Marin confesserà a Gay cos’ha fatto il professor Bex lui le darà la spinta di cui aveva bisogno per parlarne con i suoi genitori e andare a denunciare l’accaduto al preside. Per scoprire come evolverà la storia tra Marin e Gray, se il coraggio di Marin porterà a delle conseguenze e se Chloe tornerà a essere la spalla di cui Marin ha bisogno in questo momento così delicato non vi resta che dare una possibilità a questo romanzo.
Una ragazza perfetta è un grido di aiuto, un urlo arrabbiato a tutti coloro che sono solo capaci di mettere in dubbio la parola di una donna quando prende il coraggio a piene mani e decide che bisogna smetterla di stare zitte. Ho amato tantissimo questa storia perché è vera e sincera e credo che ci sia davvero bisogno di letture così forti per mostrare alle ragazze che devono far sentire la propria voce e non avere mai paura di dire la verità.