Una come te di Paoletta Maizza

una come teTrama Eros Canè è a un punto morto con il suo lavoro, la sua creatività è messa a dura prova finché il suo amico fraterno non gli annuncia che sposerà la sua amata Mariko in Giappone e che lui sarà il loro testimone. Eros ha il terrore degli aerei, delle altezze ma sarà una strana canzone arrivata nella calda notte di luglio come una sorta di allucinazione a fargli cambiare idea e a mettere insieme il suo coraggio per partire. Arrivato in Giappone incontrerà Cat(Caterina) Nakamura, una ragazza diversa dal solito, un misto fra oriente e occidente. Ma chi è Cat? Una come lei risveglia in Eros ricordi dimenticati, ispirazione, voglia di ricominciare a cantare. Voglia di avere una donna nella propria vita. Voglia di fare davvero l’amore. Chi è Cat che sembra conoscerlo da sempre?

una come te

Recensione di Veronica – Care lettrici, nuovo romanzo per la nostra Paoletta Maizza che a dicembre 2017 ha pubblicato Self “Una come te”, una storia liberamente ispirata all’omonima canzone del suo idolo Cesare Cremonini.
Il protagonista è Eros Canè, cantautore bolognese sulla soglia dei quarant’anni con la battuta sempre pronta. Eros si trova in un momento difficile dalla sua vita. Lasciato dalla fidanzata che lo considera immaturo, cinico e senza possibilità di cambiare e con un pesante blocco creativo che rischia di rovinargli la carriera. A cui si aggiunge la notizia che il suo amico Geppi sposerà la fidanzata, che lui sarà il testimone, che le nozze si celebreranno in Giappone e che lui non potrà rifiutarsi. La loro destinazione è la baia di Omura ed Eros ha qualche giorno di tempo per preparasi psicologicamente.
Secondo il suo amico e manager questo viaggio potrebbe essere un bene. Staccare la spina, cambiare città, incontrare nuove persone e soprattutto allontanarsi da Greta gli darà nuova linfa vitale e gli sarà d’aiuto per superare il blocco che da tempo lo sta allontanando da tutto e tutti.
“Ma dov’è finito tutto il tuo estro creativo? Non dirmi che è per colpa di Greta che l’hai perso! Non l’amavi abbastanza da essere disperato per la rottura con lei che, devo ricordati, è avvenuta ben tre anni fa. Ma dove vuoi arrivare? Così finirai nel dimenticatoio e la tua musica sarà d’epoca prima ancora che tu abbia quarantanni.”
“Che vuoi che ti dica?”
“Che la smetterai di piangerti addosso, di fumare come un barbone e di puzzare pure come un barbone”
Cos’ha in fondo Eros da perdere? Effettivamente nella vita non gli resta nient’altro che la musica, non ha nemmeno mai amato Greta come ama la musica, ma la sua passione si era presa una vacanza e senza la musica non gli rimaneva più nulla. Deve solo superare la sua enorme paura delle altezze e il gioco è fatto. Una sera, nel momento in cui la decisione sembra delinearsi nella sua testa, si ritrova a canticchiare un motivetto strano. Non c’è tempo da perdere, è da tantissimo che non produce nulla di accettabile e forse è la volta buona. Corre ad appuntare le note di quella canzone che sembra conoscere da sempre e questo, unito alla strana sensazione che inizia a provare, gli conferma che forse questo viaggio è quello che davvero gli serve per ritrovare se stesso.
Arrivato in Giappone il suo sguardo incrocia quello di una bellissima ragazza dai marcati tratti orientali e, sopraffatto dal suo sguardo che sembra leggergli nel profondo, dalla stanchezza del viaggio e da sensazioni che non sa spiegarsi, sviene di fronte a lei che tenta invano di sorreggerlo e a lui pare anche di sentirlo chiamare per nome. Al risveglio scopre che la ragazza incontrata poco prima di perdere i sensi è Cat Nakamura, la proprietaria dell’hotel dove alloggiano.
“Qui farò analisi più che da uno psichiatra e ho la convinzione che scoprirò perché diavolo ho tanta paura di volare. Libero dalle mura di Bologna, immerso nell’atmosfera naturale della baia di Omura, sono fiducioso, non è troppo tardi per poter rimettere insieme i pezzi di un uomo che sta vacillando nella sua stessa coscienza.”
una come teEros prova immediatamente un’inspiegabile attrazione per la riservata e schiva Cat, qualcosa che va oltre le sole sensazioni fisiche. Tutto di lei lo fa sentire a suo agio come se lei fosse il luogo perfetto creato per lui. Con lei accanto ogni cosa gli sembra avere un senso, è come se la conoscesse da sempre anche se questo è impossibile. Lei sapeva leggergli dentro e capire cosa lui provava, e riusciva a tirare fuori quel meglio che lui non sapeva nemmeno avere.
“Che Cat sia quell’anello mancante che potrebbe completarmi come uomo? Quanto desidero che lo sia. Sarebbe come riscoprire di essere vivo, di essere amato e speciale non per uno qualunque degli esseri umani presenti su questa terra, ma solo per lei, vorrei essere speciale soltanto per Cat.”

Quello che Eros affronta è un viaggio alla ricerca di se stesso, un uomo che si è perso a metà strada, ma con il forte bisogno di ritrovarsi. Quello che troverà però sarà molto di più. Eros dovrà fare i conti con il suo passato e con scelte che non sono dipese da lui, e Cat sarà la chiave di tutto nel bene o nel male. Riuscirà Eros ad abbattere il muro invalicabile che ha costruito intorno a sé?
Ho conosciuto Paoletta con il suo romanzo “Con la pioggia d’autunno” ma devo dire che con questo libro mi ha piacevolmente colpita. Il punto di vista è lasciato ad Eros, che si racconta senza filtri e paura, senza bisogno di mostrarsi per quello che non è.
A parlare è un uomo come un altro, spaventato dall’amore perché il vero amore ancora non lo ha trovato. Un uomo fragile che cerca di sfuggire alle sue responsabilità senza accorgersi che stava buttando via se stesso e il suo talento. Un uomo disposto a mettersi ancora in gioco perché nulla è perduto. Cat sembra essere l’unica per cui valga la pena aprirsi un po’, l’unica che possa far rinascere quella passione assopita. Questo libro ci racconta il percorso intrapreso da Eros, possiamo facilmente notare la sua evoluzione e crescita, il suo essere disposto a cambiare, stanco di vivere solo per se stesso.
“Potrei anche scegliere di non essere più io al centro del mio piccolo universo di cui nessuno ha mai potuto far parte sul serio, dove ogni pensiero nascosto si è assopito nell’attesa che qualcuno di speciale lo risvegli e dove ogni mio sentimento più profondo si è rifugiato per nutrire solo il mio lavoro.”
Voi credete all’anima gemella? Forse c’è qualcuno destinato a noi da sempre, qualcuno che né il tempo né lo spazio possono tener lontano da noi troppo a lungo, qualcuno che, indipendentemente dalle strade che percorrono le nostre vite, prima o poi si trova sul nostro cammino per completarci nel momento in cui ne abbiamo più bisogno. Forse Eros e Cat sono anime gemelle e complice la musica e la magia della Baia di Omura si sono ritrovate dopo essere state separate. Anime perse che hanno continuato a vagare nella speranza di ritrovarsi.
Una come te perché non ha un uomo nella sua vita?”
“ Una come me? Che vuol dire? E poi.. una donna deve per forza avere un uomo nella sua vita per stare bene?”
Una donna deve avere per forza un uomo per star bene? Un uomo qualunque no, ma la propria anima gemella forse sì.

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