Una bugia perfetta di Clare Boyd
Trama La vita di Gemma Bradley è perfetta. Un marito premuroso, una carriera straordinaria e due meravigliosi bambini. Eppure, tra le mura della sua splendida casa, Gemma è una madre in crisi. Ha perso il conto di tutte le volte in cui ha alzato la voce e passa più tempo a tenere a freno la rabbia che a rilassarsi con i suoi figli. Quando, nel cuore della notte, risuonano le urla della piccola Rosie, la vicina di casa di Gemma fa quello che al suo posto farebbe chiunque: chiama la polizia. Vuole assicurarsi che la bambina sia al sicuro, che non le sia successo niente di grave. Gemma sa di non aver fatto niente di sbagliato, ma più lotta per difendere la sua famiglia e più la sua vita perfetta sembra incrinarsi. È devastata dal senso di colpa e si attribuisce la responsabilità di quanto è accaduto. E, nel diario segreto della bambina, scopre una verità inquietante. La vita di sua figlia è davvero in pericolo…
Una bugia perfetta di Clare Boyd. Edito il 18.07.2019 da Newton Compton. Genere: thriller. 384 pagine
Chiunque ha il diritto di urlare e gridare contro i suoi cari nella riservatezza della propria casa. I maltrattamenti non dovrebbero essere la prima ipotesi. Nella maggior parte delle famiglie non si è violenti e crudeli.
Siete a casa, vi state godendo la vostra fetta di pizza dopo una giornata di lavoro. Sentite i vostri vicini gridare. Qualcuno di voi abbasserà il volume della televisione per capire il motivo dell’ennesima discussione, qualche altro, invece, alzerà il volume della televisione per non sentire le parole di una lite che non lo riguarda. È uno scenario plausibile… chi può dire che non gli sia mai successo? Ma mettiamo caso che nell’appartamento dei vicini ci siano dei bambini, mettiamo caso che li sentiamo urlare… come ci comporteremmo? Non credo sia facile rispondere a questa domanda. Non credo sia facile rimanere neutrali e razionali quando si tratta di bambini. Ed è questo il motivo per il quale questo libro è così inquietante, perché al centro c’è una bambina, le sue urla, i suoi capricci, le sue bugie. Perché una bambina dovrebbe arrivare a dire che la madre l’ha schiaffeggiata? Le ha fatto del male? Come può una madre arrivare a immaginare di fare del male a una figlia? Come può una madre provare ansia all’idea di tornare a casa e preferire trascorrere il proprio tempo in ufficio? Un libro che mi ha inquietata, segnandomi nel profondo, io che sono all’inizio di questo rocambolesco percorso che chiamano maternità. Una storia che mette in evidenza luci e ombre di una famiglia normale, una famiglia come tante, una famiglia in cui è persino troppo facile identificarsi. La protagonista di questo romanzo è Gemma, una mamma, una donna in carriera, una moglie. Ma dietro la sua apparenza perfetta, nasconde uno stato di crisi fatto di ansie, rabbia, rimorsi e paure. La paura di non essere all’altezza, il rimorso per il trascorrere troppo tempo fuori casa, lontana dai figli, il senso di colpa per non aver detto alla figlia tutta la verità. Ed ecco che una vicina di casa interviene e dopo aver sentito delle urla chiama la polizia. E allora comincia l’incubo: i servizi sociali, gli avvocati, l’interrogatorio, la prigione. Degli estranei che devono decidere se sei degno di essere il genitore di quei figli che hai messo al mondo. Una voragine sempre più profonda di eventi, di difficoltà, fino a quando anche tuo marito sembra avere dei dubbi e allora tu stessa cominci a dubitare. Un romanzo inquietante fatto di dubbi, di facili giudizi, di procedure errate, un romanzo dove a vincere, in fin dei conti, sono le paure. E allora l’augurio migliore che possiamo farci non è solo quello di essere all’altezza di ciò che la vita ci dona, ma anche di non dover mai essere mal giudicate e che le apparenze lascino finalmente lo spazio alla realtà delle cose. Un romanzo d’esordio che ha sicuramente una trama avvincente, una penna interessante, un modo di pensare inquietante che non ti permette facilmente di abbandonare la lettura.
Il mio scopo era quello di svelare attraverso la mia protagonista il lato instabile e tempestoso della maternità ed esplorare gli estremi delle emozioni che i bambini riescono a scatenare in un genitore.