Un tè con biscotti a Tokyo di Julie Caplin
Trama Fiona è una blogger di successo, specializzata in viaggi. Ha girato il mondo in lungo e in largo, ma il Giappone è sempre stato in cima alla sua lista dei desideri. Per questo, quando scopre di avere la possibilità di partire per un viaggio interamente pagato, è al settimo cielo: i suoi sogni sembrano avverarsi! E così arriva nella splendida città di Tokyo, vibrante di vita e di suggestioni, pronta a godersi la sua straordinaria avventura… almeno finché non scopre che anche Gabe, l’uomo che le ha spezzato il cuore dieci anni prima, si trova lì. Nel tentativo di dimenticare il dolore del loro ultimo incontro, Fiona si getta a capofitto nell’esplorazione della città. Grattacieli mozzafiato, templi e santuari antichissimi, il sushi, lo spettacolo della fioritura dei ciliegi: chissà se potranno funzionare come antidoto contro la tristezza…
Un tè con biscotti a Tokyo di Julie Caplin, romanzo di genere romance pubblicato da Newton Compton Editori il 2 novembre appena trascorso.
Ecco ci risiamo, trovo un libro carino, scorrevole e scritto bene, che non solo parla d’amore ma unisce perfino la voglia di viaggiare, e cosa scopro? Che è una serie arrivata al sesto volume che Newton Compton ci spaccia come primo.
Ecco cos’era quella strana sensazione che, durante la lettura, mi ha fatto pensare agli amici della protagonista come ad un gruppo già conosciuto al pubblico.. per fortuna ho buon fiuto e non ci sono cascata! Avanzini mi scusi, ma questo proprio non ce lo deve fare.
In ogni caso mi è andata decisamente bene perché questo libro, nonostante anche il discutibile titolo per cui i biscotti non so cosa c’entrino, è davvero carino! L’ho già detto? È molto carino.
Ma cominciamo subito con le cose importanti perché Fiona, la nostra protagonista, è decisamente una di noi e vi piacerà… ahhh se vi piacerà! Sì, lei è stata un’adolescente bella, simpatica, popolare e con un talento naturale che avrebbe potuto portarla lontano. Sappiamo però che non è tutto rose e fiori nella vita, e il suo sogno si infrange assieme a tutte le opportunità di realizzarsi in futuro. La sua unica colpa è quella di aver seguito il momentaneo cortocircuito del cuore, diventando così il bersaglio di un gruppo di bulle che, con il loro comportamento, hanno distrutto totalmente la sua autostima. Colpita tanto da chiudersi in sé stessa a riccio, sensibile e ferita nel profondo, Fiona perde momentaneamente la sua strada e negli anni cerca di risollevarsi con le sue uniche forze.
Sappiamo quanto è dura perché il mondo è pieno di bulli che non smettono di mietere vittime e, se avessi potuto, le avrei affrontate io stessa a muso duro. Perché Fiona non se lo meritava e capirete piano piano che molti dei suoi problemi sono scaturiti proprio da questo drammatico evento.
Nonostante tutto ciò, Fiona cresce e finalmente riesce a raggiungere un equilibrio che le permette di vivere una vita serena. Dopo anni, con il passato alle spalle e le ferite ormai rimarginate, ha una carriera fotografica pronta per il lancio, un discreto successo online come influencer e, proprio grazie a questo, la possibilità di fare ciò che più le piace unendo lavoro e affetti.
Ora non si può che tifare per lei che ha vinto un viaggio in Giappone riuscendo a realizzare uno dei suoi più grandi sogni: studiare con un maestro della fotografia che la aiuterà a creare una grande mostra con i suoi lavori, una volta tornata a Londra.
Fiona è il fulcro su cui ruota l’intera storia, e la Caplin ci fa entrare in punta di piedi nel suo mondo attraverso tutte le sue fragilità, per capirne fino in fondo tutte le ragioni. Infatti non è solo il bullismo ad aver cambiato il corso del suo destino: c’è una madre che non riesce a lasciar finalmente crescere una figlia e l’amore che nel corso degli anni non ha mai abbattuto i muri più alti.
Credetemi, servono davvero poche pagine per rimanere catturati da questo personaggio in cui vi immedesimerete subito. Ed anche se per certi versi possiamo considerarla immatura, il soggiorno a Tokyo -ospitata nella casa del maestro della fotografia- con la tranquilla influenza di Harumi, sua figlia e la più esuberante nipote, riuscirà a far uscire dal bozzolo la farfalla che c’è in lei.
E qui arriva un’altra ragione per cui amerete questo libro. Attraverso gli occhi di Fiona infatti, farete un viaggio fantastico in Giappone, un Paese dalle mille contraddizioni che però regala -lasciatevelo dire da una che c’è stata- delle emozioni incredibili. Così, tra lezioni sulle tradizioni e gli atteggiamenti giapponesi, tra cultura e modernità, Fiona cambierà la percezione di sé stessa, ritrovando quella pace interiore che tanto le è mancata.
A cambiare le carte in tavola però ci pensa Gabe, il fotografo per cui lei aveva una cotta e che non solo ora è famosissimo ma abita pure a Tokyo e sta per diventare suo mentore!
Tra una cerimonia del tè e momenti di riflessione zen, Fiona trova finalmente la sua strada, attraverso la consapevolezza del suo gusto per l’arte della fotografia, guidata da un riluttante Gabe che vi regalerà pure lui delle gioie. La storia si fa coinvolgente, nonostante si svolga in uno stretto lasso ti tempo, lasciando al lettore molti spunti su cui soffermarsi. Inutile dirvi che la storia d’amore tra Fiona e Gabe vi terrà incollati alle pagine per scoprire davvero quale sarà la loro fine. Preparate i fazzoletti perché queste saranno davvero delle montagne russe!
In definitiva, se anche voi avete un disperato bisogno di viaggiare ma anche di evadere dalle brutture del mondo, ecco un ottimo modo per trascorrere ore di svago in una terra lontana, con quella sensazione piacevole che solo una romantica storia d’amore sa dare.
Non preoccupatevi per la serie mancata, che spero Newton Compton riesca a portare in Italia, perché questo libro vi catturerà ugualmente grazie a Fiona ma non solo. Oltre ai grandi temi affrontati con delicatezza dalla sapiente penna della Caplin, emerge una nota importante attraverso la famiglia che ospita Fiona. Infatti, le dinamiche tra le tre generazioni di donne che incontrerete e che gestiscono la loro sala da tè, a conduzione familiare, sono edificanti e ci insegnano quanto dobbiamo al passato per abbracciare ciò che la vita ha da offrire nel presente.
Siete pronti dunque a pianificare il vostro prossimo viaggio in Giappone?