Un piccolo infinito addio di Emily Pigozzi
Trama E se l’uomo che credevi di odiare fosse l’unico in grado di scaldarti il cuore?
Lara Corsini è un medico: ha poco più di trent’anni, ma vive un’esistenza solitaria e costellata di ricordi. L’unico sentimento vero che prova è l’odio per Cesare Marano, ex ragazzo scapestrato e primo amore di sua sorella, la dolce e bellissima Susanna, ma anche il colpevole della sua morte prematura.
Da allora sono trascorsi vent’anni. Dopo il carcere, di Cesare si sono perse le tracce.
Il suo improvviso ritorno in città risveglierà sentimenti mai sopiti, ma Lara dovrà fare i conti con una eventualità imprevista: Cesare è un uomo ferito, completamente diverso, e la ragazza sente crescere verso di lui un’attrazione irresistibile.
I due saranno capaci di lasciarsi alle spalle i dolori del passato e credere in un nuovo, travolgente amore?
Una storia dolce amara sulla sofferenza e la rinascita, e sugli imprevisti e le passioni che possono cambiare l’intero corso di una vita.
Recensione Un piccolo infinito addio di Emily Pigozzi. Ammetto di non aver mai letto niente di Emily Pigozzi e dopo aver terminato Un piccolo infinito addio mi domando come sia stato possibile mi sia persa un’autrice del genere. In sole 130 pagine è riuscita in qualcosa che spesso non mi accade con libri da 400, mi ha fatta emozionare e immedesimare in entrambi i protagonisti.
Lara e Cesare sono due anime ferite, due persone che hanno messo in pausa il loro cuore da quando la prematura morte di Susanna, sorella di Lara e primo amore di Cesare, ha tolto loro ogni voglia di vivere.
Lara era solo una bambina quando ha visto la sua famiglia andare in pezzi, schiacciata dal dolore della morte della sorella non ancora diciassettenne, in un incidente stradale. Una sorella che Lara amava con tutto il suo cuore, con cui condivideva tutto nonostante la differenza di età e di cui si è sentita in dovere di seguirne le orme, divenendo un medico come avrebbe voluto fare Susy se fosse arrivata a frequentare l’università. L’unico sentimento che alberga nel suo cuore da vent’anni è un odio profondo per quel ragazzo scapestrato che era alla guida della moto nella folle fuga dalla polizia che lo inseguiva. La cosa che più ha sconvolto Lara è stata la mancanza di voglia di vivere per lei mostrata dai suoi genitori, come se la morte della sorella avesse tolto loro ogni motivo per resistere a questo mondo che era diventata troppo duro per loro, tanto da lasciarla sola al mondo prima ancora di raggiungere la laurea in medicina.
A Cesare non è andata meglio, lui che dopo aver scontato la pena per la giustizia non è mai riuscito a scendere a patti con se stesso e a perdonarsi per aver ucciso la ragazza che voleva amare per il resto della propria vita. Dopo il carcere ha deciso di scappare dalla vita che conduceva e vagabondare facendo il cuoco un po’ in ogni dove, solo con la morte della madre pensa che tornare sia la scelta giusta ma i ricordi sono ancora troppo vivi e dolorosi e la prima notte si lascia andare all’alcool finendo al pronto soccorso.
Il destino vuole che ad “accoglierlo” sia proprio Lara che ci mette un attimo a riconoscere in quel volto maturo il ragazzo che il suo cuore odia da vent’anni. Gli salva la vita perché quello è il suo dovere ma spinta da un istinto ben poco professionale gli grida in faccia tutto il suo disprezzo e scappa via, pentendosene amaramente una volta tornata a casa. Lara decide che deve scusarsi con lui per la sua reazione e così prova a cercarlo nel modesto appartamento in cui viveva da adolescente, quello che di certo non aspettava di trovarsi davanti è un uomo che da vent’anni convive col suo stesso dolore. Un uomo che sembra comprenderla nel profondo e con cui il suo cuore sembra poter tornare a battere e a provare emozioni positive.
Un piccolo infinito addio mi ha conquistato, mi sono ritrovata a provare gli stessi sentimenti di Lara e Cesare, avevo le lacrime agli occhi come raramente mi accade, e ho trovato bellissima la scelta di inserire dei capitoli dal punto di vista di Susanna. Un libro che ti fa bene al cuore e che consiglio a chi non ha paura di soffrire e lasciarsi trasportare dalle emozioni.