Un maledetto lieto fine di Bianca Marconero

Trama Agnese ha diciannove anni, è la figlia di un senatore piuttosto influente e ha ricevuto un’educazione rigida. Le piace disegnare ma ha messo i sogni nel cassetto e si è iscritta a Giurisprudenza. Dopo la morte della madre, ha imparato a nascondere a tutti i suoi veri sentimenti ed è diventata la classica ragazza ricca, perfetta, composta e fredda, ma in realtà piena di insicurezze. Quando la sua incapacità di lasciarsi andare allontana il ragazzo di cui è innamorata da anni, Agnese capisce di avere bisogno di aiuto. Vorrebbe qualcuno che le insegni a essere meno impacciata e Brando, il suo fratellastro appena acquisito, sembra proprio la persona giusta. Lui lavora di notte, suona in una band, e cambia ragazza ogni sera. Peccato che il bacio che i due si scambiano per “prova” sia lontano anni luce da un esercizio senza conseguenze. Così le loro lezioni di seduzione ben presto diventano qualcosa di più… Brando saprà insegnare ad Agnese che la lezione più importante di tutte è abbandonarsi alle emozioni?

Un maledetto lieto fine

Recensione di Margherita – Un maledetto lieto fine di Bianca Marconero, pubblicato da Newton Compton Editori il 7 febbraio.

“Il destino non è scritto, ci sono opzioni diverse dietro ogni porta. Determiniamo il futuro scegliendo di aprirle o decidendo di non farlo.”

Agnese Altavilla è una ragazza di 19 anni fredda, composta ma piena di insicurezze, la sua passione più grande è il disegno, ma ha dovuto relegarla in fondo ad un cassetto per assecondare il volere del padre, un noto senatore, e frequentare la facoltà di Giurisprudenza. Appartiene ad un ambiente privilegiato in cui l’apparenza è tutto, con la morte della madre le è stato insegnato a reprimere i propri sentimenti ed a nascondere le emozioni. Quando l’incapacità di abbandonarsi ad essi la allontana dall’unico ragazzo di cui è innamorata da anni, Agnese si rende conto che ha bisogno di aiuto. L’unica persona che ritiene adatta a renderla meno impacciata è il suo fratellastro Brando.

Brando Serristori ha 22 anni, lavora di notte, suona con la sua band in locali malfamati e trascorre ogni serata con una ragazza diversa, non proprio un ragazzo che ad una prima impressione si definirebbe affidabile. Agnese è di quanto più lontano ci sia dal tipo di ragazza con cui Brando penserebbe mai di instaurare una relazione di coppia o di passare una serata solo tra le lenzuola. Nonostante questo, accetta di aiutarla e di mostrarle un altro lato di una relazione, decisamente più intimo e fisico. Il bacio che si scambiano in una delle loro tante “lezioni“ non si rivelerà privo di significato come ostinatamente vogliono far credere anzi, cela ben altro, le conseguenze che ne conseguiranno da quel momento in poi sconvolgeranno le loro vite per sempre. Mantenere le distanze non sarà facile per nessuno dei due, ma ci sono troppi fattori in gioco e mantenere il segreto è indispensabile… Riuscirà Brando ad insegnare ad Agnese l’importanza di lasciarsi andare alle emozioni?

“Mi fissa. Ha un modo di guardarti che ti fa sentire scomoda. È come se volesse conficcarsi nella tua testa, inchiodarti lì, sul posto.”

Questo nuovo romanzo di Bianca Marconero è senza dubbio diverso dai precedenti, nonostante tutto ho riconosciuto in esso i tratti distintivi che rendono le sue storie indimenticabili e che fanno di lei una delle mie autrici italiane preferite. Un maledetto lieto fine si è rivelata una storia scorrevole e piuttosto intensa, sotto molti punti di vista, dal linguaggio usato a volte spinto fino ai vari momenti travolgenti tra Agnese e Brando. In molte occasioni, proprio per la sua intensità preferivo fare una pausa dalla lettura per elaborare con calma tutte le emozioni che suscitava in me, per poi proseguire nuovamente. Ad un certo punto della storia però, ho desiderato solo arrivare il prima possibile ad un epilogo che, conoscendo i libri di Bianca Marconero, sarebbe giunto solo dopo tanto attendere e non senza scombussolare un po’ il corso degli eventi. Un epilogo che mi ha sconvolta, scossa e amareggiata, non mi aspettavo assolutamente nulla di simile, anche questa volta l’autrice è riuscita a stravolgere le mie aspettative.

Brando e Agnese vivono in mondi diametralmente opposti, lontani e diversi in tutto, improvvisamente però finiranno per avvicinarsi e scontrarsi. Agnese ha sempre seguito, senza mai opporsi, le regole dettate dalla società e rispettato le buone maniere che il suo ambiente privilegiato impone. Questo essere distaccata e impassibile la fa apparire come una ragazza snob e senza sentimenti, ma nessuno è a conoscenza dei suoi pensieri più intimi, con la morte della madre Agnese si è ritrovata ad entrare nell’età adulta senza una guida e sempre più sola. Ha dovuto mascherare la sua vera personalità e nascondere tutte le emozioni dietro un finto sorriso. Brando, invece, vive per la musica, è il mezzo grazie al quale può essere se stesso e in cui riversa rabbia, tristezza, dolore ma anche sentimenti positivi.

Inizialmente il rapporto tra Agnese e Brando è molto burrascoso, freddo, fatto di ostilità e conflitti ma solo perché si tengono a debita distanza a causa dei loro reciproci pregiudizi e incomprensioni. Grazie a queste “lezioni private” passeranno del tempo insieme e impareranno a vedere oltre i muri dietro cui si sono sempre nascosti ed a comprendere di non essere poi così diversi. Inevitabilmente si feriranno, si allontaneranno e si riavvicineranno senza sosta, mossi da quel sentimento che non riescono a gestire: l’amore. Ma con il suo arrivo entrano in gioco anche le insicurezze, il non essere abbastanza l’uno per l’altra, la paura per il loro futuro incerto, le gelosie e tanti altri ostacoli che incontreranno sul loro cammino.

La prima parte del romanzo è piuttosto coinvolgente ma non ho provato molta simpatia per il personaggio di Agnese, a volte sono rimasta allibita da alcuni suoi comportamenti a cui non trovavo una spiegazione, invece ho amato molto Brando, fin da subito ha mostrato tanti aspetti della sua personalità, da quelli solo di facciata a quelli più profondi e nascosti in lui. Nella seconda parte ecco un po’ di dolcezza e romanticismo ma anche dolore e disperazione. Ancora adesso, al termine di questa recensione, sto cercando di mettere ordine tra i miei pensieri, continuo a chiedermi se leggeremo ancora di Agnese e Brando. Perché ci sarà un seguito, vero?

Se come me avete amato i precedenti romanzi di Bianca Marconero, non posso che consigliarvi di leggere anche Un maledetto lieto fine.

4 stelle

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