Un letto per due di Beth O’Leary
Trama Dopo il naufragio della sua storia d’amore, Tiffy Moore ha assolutamente bisogno di trovare una nuova sistemazione. E alla svelta. Peccato che il suo stipendio da junior editor sia poco compatibile con gli affitti stellari di Londra. Ma Tiffy non si dà per vinta e, spulciando le inserzioni, decide di rispondere a un annuncio singolare: dividere appartamento, camera, e soprattutto l’unico letto della casa, con Leon, un infermiere che fa i turni di notte. Una convivenza ideale: Leon occupa la casa di giorno, mentre Tiffy rientra la sera ed esce prima che lui torni. Unico scambio: un via vai di messaggi sul frigo. All’inizio formali, poi ironici, infine affettuosi… Due perfetti sconosciuti e una amicizia affidata a bigliettini di carta.
Ma quanto passerà prima che a Tiffy e Leon non venga la curiosità di vedersi?
Recensione di Veronica e Loreads – Un letto per due di Beth O’Leary, contemporary romance pubblicato da Mondadori, lo scorso 4 giugno.
Da un letto per due ad una recensione per due, il passo è veramente breve, se si pensa che oggi, rendiamo pubblico un disagio, il nostro, che in genere manifestiamo privatamente, quando leggiamo lo stesso libro. Le nostre conversazioni deliranti riguardano spesso i libri, ci ritroviamo a sbavare sui protagonisti dei romanzi, paragoniamo gli uomini di carta a quelli in carne e ossa che ci vivono accanto ( non sempre il confronto è lusinghiero per i nostri compagni di vita, quelli reali). Potremmo elencarvi decine di motivazioni serie che ci hanno portate alla scelta di questo romanzo, dirvi che sapevamo già, a scatola chiusa, che sarebbe entrato nella nostra lista di libri preferiti, aggiungere con una certa spocchia, che eravamo consapevoli di non leggere la classica commedia da ombrellone e bibita ghiacciata sulla spiaggia.
Ma vogliamo essere oneste e raccontarvi come siamo approdate a Un letto per due di Beth O’Leary.
Entrambe abbiamo avuto un colpo di fulmine, una per la cover, l’altra per la trama, entrambe ci aspettavamo un qualcosa di leggero, ironico, che ci aiutasse a tollerare di più la calura estiva scoppiata da un momento all’altro, ed entrambe ci siamo dovute ricredere. Un letto per due, contiene temi e messaggi che portano, inevitabilmente, a riflettere sulla vita, l’amore, sull’ importanza di non accontentarsi e adagiarsi in rapporti spenti e a senso unico. Ti insegna a non avere paura di rimanere soli, e a non permettere che nessuno marchi di graffi indelebili la nostra anima. Perché anche di violenza si parla in questo romanzo, e non di quella fisica che lascia tracce ma di quella emotiva che, spesso, fa ancora più male, ci rende inermi, soli e indifesi, impossibilitati a reagire, a fidarci di qualcuno, a metterci in discussione.
Tiffy è finalmente riuscita a mettere un po’ di distanza tra lei e Justin, il ragazzo di cui è innamorata ma che l’ha lasciata, dopo un’infinita serie di tira e molla, per stare con un’altra donna. A nessuno è mai piaciuto Justin se non a lei, nemmeno ai suoi due meravigliosi migliori amici, che di quell’uomo pensavano le cose peggiori da sempre, ma non riuscivano a far aprire gli occhi all’innamorata Tiffy. Ma finalmente una svolta: dopo tre mesi di “separati in casa” Tiffany ha deciso che non ne può più di essere umiliata e di dividere l’appartamento con un uomo che non la vuole, e decide di rispondere ad un annuncio un po’ bizzarro. Un certo Leon, cerca un coinquilino per il suo appartamento nel centro di Londra per una cifra davvero irrisoria vista la posizione e il costo degli affitti a Londra.
Per Tiffy, le cui disponibilità economiche sono risicate, un appartamento a 350 sterline al mese è un vero colpo di fortuna, ma …perché si sa, quando arrivano le gioie quelle vere, c’è sempre un ma grosso come una casa, appunto, lei e questo tizio dovranno condividere la camera da letto.
La cosa, però, non dovrebbe essere un così grosso problema. Leon infatti è un infermiere che fa i turni di notte, lei invece lavora fuori casa tutto il giorno. E i weekend? Leon li trascorrere dalla fidanzata lasciando a Tiffy la casa. Tutto sembra perfetto, la nuova vita di entrambi può avere inizio.
I due praticamente non si vedono mai, lei esce, lui rientra, lui torna a casa sfinito, lei va al lavoro. Il loro unico mezzo di comunicazione saranno degli avanzi di cibo e un numero infinito di bigliettini che Tiffy e Leon si troveranno a scambiarsi, sparpagliandoli e appiccicandoli in ogni angolo della casa, biglietti di ogni sorta. Inizialmente piccoli promemoria, poi messaggi un po’ più personali e importanti. Qualche volta si strapperanno qualche risata a vicenda, altre volte apriranno un po’ del loro cuore all’altro e qualche volta scopriranno qualcosa di più del presente che stanno vivendo.
Certo è che, con questi presupposti, il conoscersi e incontrarsi si trasforma in necessità e curiosità. Può una persona che conosciamo solo tramite le parole scritte – e del buon cibo condiviso – diventare una presenza importante della nostra vita? A volte per conoscere una persona e sentirsi legata a lei, non serve frequentarla assiduamente, magari i rapporti più belli nascono proprio con le lontananze.
Tiffy e Leon sono due personaggi pazzeschi, di quelli che ti colpiscono sin dalle prime righe.
Di Leon abbiamo amato i suoi silenzi, il suo essere poco loquace, ma allo stesso tempo la sua grande umanità. Tutti lo amano a lavoro, paradossalmente è proprio tra le mura della clinica in cui presta servizio, che esce fuori il suo lato compassionevole. Ma Leon ha anche delle ombre che tiene per sé e che sono motivo di discussione con la sua fidanzata. È come se non volesse aprire se stesso per paura di ricevere l’ennesima delusione. Ha bisogno di fiducia, di appoggio incondizionato, di qualcuno che lo capisca, che capisca quello per cui sta lottando e lo sostenga contro la tempesta che gli si è abbattuta addosso. Saranno i biglietti che scambia con Tiffy, la chiave di lettura per conoscerlo meglio, per apprezzare le sue mille sfumature.
“Dicevano tutti che Leon non poteva… tollerare una compagna d’appartamento. Penso significhi che secondo loro non ne vuole una perché è così taciturno. Non sanno, però, che lui risparmia tutte le parole per le persone migliori, come me e te.”
Tiffy è allegra e veste in modo eccentrico, è una ventata di vita, parla tanto ed è divertente, insomma, l’esatto opposto di Leon. Eppure, dietro questo suo modo di essere si nascondono dei demoni che deve imparare a combattere da sola perché fino a quando non chiuderà le questioni del suo passato, non potrà vivere in nessun modo un futuro sereno. Tiffy è l’uragano che sconvolge le giornate ordinarie e pacate di Leon, è il disordine della sua vita ordinata. Lei è in grado di entrare facilmente nei cuori di molti, con la sua naturalezza e sincerità. È la casa che Leon disperatamente cerca senza nemmeno saperlo.
Un letto per due ha tutti gli ingredienti della commedia romantica all’americana come i vecchi film con Doris Day e Rock Hudson, ma ti spinge tantissimo a riflettere, unisce il grande umorismo di cui sono capaci i personaggi, ai momenti più profondi, sentiti, forti e toccanti. Tratta temi molto importanti come il Gaslighting, che è una forma di violenza emotiva. In Italia non se ne parla ancora molto, ma sono parecchie le donne vittime di questo tipo di abuso. È stato interessante scoprire il modo in cui l’autrice ha tratteggiato questo argomento, non appesantendo l’intreccio e permettendo al lettore di comprenderlo poco alla volta, come se chi legge dovesse rispettare, per delicatezza, i tempi di Tiffy.
A dare leggerezza e fluidità ci pensano anche i personaggi comprimari, tutti caratterizzati alla perfezione e funzionali all’interno della trama. Se da una parte troviamo l’algida e cinica amica avvocato penalista, un po’ troppo severa con se stessa e gli altri, a strapparti una risata arriva la frizzante collega e amica Rachel. È lei che smorza i toni restituendo al romanzo quella vena ironica e colma di humour tipicamente inglese.
Se avete voglia di un romanzo divertente ed emozionante, se credete che nella vita tutto sia possibile … beh fate come noi, scegliete un’amica, leggetelo in contemporanea e poi commentate più che potete, scambiatevi battute, citazioni, emozioni. Cosa c’è di più bello di un libro per due?