Un compleanno ancora di Meredith Russo
Due migliori amici.
Un compleanno condiviso.
Sei anni…
ERIC
C’è stato il giorno in cui siamo nati. C’è stato il momento in cui io e Morgan abbiamo deciso che saremmo stati migliori amici per tutta la vita. Poi, gli anni in cui siamo rimasti l’uno al fianco dell’altro: quando la madre di Morgan è morta, quando lui e suo padre si sono trasferiti dall’altra parte della città, quando mi sono unito alla squadra di football, quando i miei genitori hanno cominciato a litigare. A volte, però, temo che non saremo migliori amici per sempre. Che verrà un giorno, un minuto, un secondo, in cui tutto andrà a rotoli e non si potrà tornare indietro.
MORGAN
So che ogni compleanno dovrebbe sembrare un nuovo inizio, ma sono intrappolato, a ripetizione, in questo corpo estraneo e confuso, in questa vita sbagliata, in una cittadina morente del Tennessee. Con un papà che tiene alla sua squadra di football più che a me, una mamma che mi manca più di ogni altra cosa e un migliore amico che non potrà mai conoscere il mio più grande segreto. Forse un giorno sarò pronto a diventare la persona che sento di essere. A diventare lei. A raccontarlo al mondo. E a dirlo a Eric. Ma quando?
Sei compleanni che sveleranno pian piano il percorso di Eric e Morgan, un lasso di tempo che li vedrà unirsi, separarsi, innamorarsi e scoprire chi sono destinati a essere e, soprattutto, se sono destinati a stare insieme.
Un compleanno ancora di Meredith Russo, narrativa LGBT young adult, pubblicato da Hope edizioni il 18 dicembre.
Avevo già avuto modo di apprezzare la storia di questa autrice nel 2017 quando arrivò in Italia Volevo essere la tua ragazza e non posso far altro che confermare la sua bravura e la delicatezza mischiata alla sofferenza con cui sa parlare di un argomento che l’ha toccata in prima persona.
Certo quando sei stata la protagonista di certi eventi rimani segnata per sempre quindi comprendo la sua voglia di parlare di questo argomento, perché grazie alla sua esperienza molti ragazzi che sono nella sua situazione possono trovare la forza per andare avanti e possono sentirsi meno soli. Mi piace che abbia messo la sua vita, seppur filtrata e romanzata nelle mani di noi lettori e che ci abbia dato modo di conoscere un mondo di cui purtroppo si parla troppo poco, l’autoginefilia. Ammetto di essere andata su Google a cercare la definizione esatta dall’alto della mia assoluta ignoranza circa questo termine. Ora io non sono qui per tenere una lezione in merito ma, in parole povere, si tratta della percezione di essere nato nel corpo sbagliato. E non si riferisce all’omosessualità, è un concetto molto più ampio che abbraccia sia la tua sessualità che la percezione che tu hai di te stesso come donna. Un processo lungo e complesso di accettazione prima di tutto di te stesso, perché solo accettando quello che sei realmente potrai dare modo agli altri di comprenderti. Diversi anni fa, grazie a un documentario delle Iene, compresi le difficoltà che ogni giorno devono affrontare le persone ‘nate nel corpo sbagliato’ ne rimasi molto colpita perché da sempre sono affascinata da questa tematica e ammiro tantissimo chi non si è lasciato abbattere dallo schifo che ci circonda e dall’ignoranza dilagante con cui dobbiamo avere a che fare ogni giorno.
«Ho la sensazione che dovrei essere femmina.»
Morgan deve attraversare l’inferno, un inferno personale che lo metterà in seria difficoltà e lo farà desiderare di essere nato diverso, di essere ‘come tutti gli altri’. Seguiamo la sua crescita personale per sei anni, lo vediamo combattere con se stesso, lo vediamo soffrire per la perdita dell’amata madre e per l’incapacità di comunicare in modo sincero col padre, lo vediamo non trovare il coraggio di confessare al suo migliore amico cosa prova e cosa sente.
Eric vede Morgan chiudersi e vorrebbe spingerlo ad aprirsi almeno con lui, vorrebbe sentire cosa lo affligge e aiutarlo in ogni modo possibile. Ci sono volte in cui non è facile comprendere gli altri, nemmeno quando sono la tua persona e Eric si sente impotente di fronte al dolore dell’amico e alla sua mancanza di voglia di dirgli cosa lo affligge.
Le loro vite evolvono, il loro rapporto cambia e di anno in anno si ritrovano ad essere a volte vicinissimi altre lontani anni luce perché quando un segreto inconfessabile incombe tra due persone il distacco che si viene a creare può diventare incolmabile.
Morgan prova a confessare a Eric ciò che sente, lo fa in modo goffo e nel momento sbagliato, tanto che Eric nemmeno capisce cosa Morgan gli abbia detto. Il coraggio a quel punto viene meno e Morgan inizia a credere che forse il modo migliore per reagire sia nascondere i suoi sentimenti in un angolo della propria mente e provare a essere il ragazzino di prima, quello bravo nel football, con voti alti a scuola e un ventaglio di possibilità davanti. Quando se ne andrà da questo buco di città potrà finalmente trovare la sua dimensione, essere chiunque senta di essere e smetterla di essere vittima di bullismo. Basta solo stringere i denti per qualche anno e si lascerà tutto alle spalle. Spera solo che a quel punto Eric farà ancora parte della sua vita e che suo padre accetterà il suo cambiamento.
Eric non riesce a levare dalla sua mente Morgan, pensa a lui in modi che forse non corrispondono al concetto di amicizia, prova una sorta di attrazione fisica che non lo mette in difficoltà ma che fatica a spiegarsi. Eric vede in Morgan la ragazza che lui sente di essere. Se solo riuscissero a confessare i loro pensieri, a essere sinceri l’uno con l’altro tutta la sofferenza di Morgan cesserebbe e potrebbe finalmente sentirsi libero di esprimere la sua vera natura e chissà, dare libero sfogo ai suoi sentimenti.
Alcune cose appaiono certe: non sono gay. E non sono etero. Non sono fatto per legare in quel modo con altri esseri umani, e non sono sicuro che ci riuscirò mai. Sono solo distrutto.
Un compleanno ancora è un libro che tocca nel profondo, regalando una miriade di emozioni al lettore. Ammetto di essere una fan di libri di questo genere, amo gli young adult e amo la sensibilità con cui trattano argomenti difficili e complessi. Smeraldi, come ormai avrete intuito, io ve lo consiglio con tutto il cuore.