Un bacio con gli occhi di Virginia Bramati
Agata si lascia alle spalle due genitori impegnativi e una vita piena di musica per venire a Milano a specializzarsi in ematologia. La sua coinquilina, Chiara, viene da Lecce e fa il tirocinio come infermiera. Tanto quanto Chiara è spumeggiante, spiritosa e ama i sapori forti, Agata invece vive in una bolla tutta sua, è concentrata sul lavoro e si nutrirebbe solo di crackers e riso bianco. Ma tutte e due sono dotate di una sensibilità preziosa per chi ha fatto della cura il proprio mestiere: sanno ascoltare e osservare.
Così, quando improvvisamente il lockdown impone loro di trascorrere in casa il tempo che non passano in corsia, iniziano ad appassionarsi a quello che avviene dietro le finestre dell’appartamento di fronte, dove una coppia di fidanzati sembra incarnare il sogno che entrambe nascondono nel cuore. Tanto che, mentre i turni in ospedale si fanno più drammatici, Agata e Chiara si lasciano sul frigo dei post-it per ragguagliarsi sulle romantiche avventure al di là del cortile.
Ma ancora una volta la realtà è destinata a sorprenderle: perché il vero amore raramente si esibisce in mazzi di fiori e lucine scintillanti, e invece è nascosto nel coraggio di chi sa prendersi cura, sorridere anche nella sofferenza, e se la bocca è coperta dalla mascherina i baci riesce a darli anche con gli occhi…
Un bacio con gli occhi racconta i giorni difficili della pandemia illuminandoli con la magica polvere dell’amore, capace di posarsi su di noi anche quando ogni speranza sembra affievolirsi. Se potesse leggere questo romanzo, l’affascinante primario protagonista di queste pagine prescriverebbe a tutti la dolce, sorridente terapia dei romanzi di Virginia Bramati!
Un bacio con gli occhi di Virginia Bramati, contemporary romance pubblicato da Giunti il 6 aprile.
Dopo quasi due anni di assenza torna a farci compagnia la penna delicata e inconfondibile di Virginia Bramati e lo fa con un romance che si beve in un pomeriggio e lascia un sapore dolce sulle labbra, un sapore che sa di vita vera.
Un romanzo intriso della realtà che abbiamo vissuto, di quei terribili mesi che hanno visto la nostra quotidianità completamente stravolta, una quotidianità che fatica a tornare come una volta e che ha lasciato strascichi in ognuno di noi.
Agata è la tipica protagonista di Virginia, immediato identificarsi in lei gin dal primo istante, lei è bella e non sa di esserlo, è intelligente, ma non ha una grande sicurezza in sé, è buona, dolce e disponibile, sa farsi amare da tutti e non fa nessuno sforzo perché la gentilezza è una delle sue qualità più spiccate. Agata è anche molto determinata e vuole diventare un’ematologa nonostante i genitori musicisti che avrebbero visto bene per lei una carriera in quell’ambito. Agata fino alle medie è stata sballottata in giro per il mondo per seguire i loro trasferimenti, questo le ha permesso di imparare tante lingue e vivere molte esperienze, ma quando è stato il momento di decidere che percorso fare alle superiori la nonna si è impuntata e ha deciso di prenderla con se a Monte Isola e farle avere un’istruzione privata che le permettesse di iscriversi in seguito alla facoltà che vedeva più affine. L’adolescenza di Agata non è stata canonica, non ha mai avuto amici vista la reclusione su quell’isola bellissima, ma senza giovani a farle compagnia, e solo una volta all’università ha potuto confrontarsi con dei coetanei anche se l’impossibilità di alloggiare a Brescia non le ha dato modo di espandere le sue conoscenze, così eccola qui, al primo anno di specializzazione a Milano a vivere per la prima volta molte esperienze grazie alla sua coinquilina e ai colleghi dell’ospedale.
A dare una scossa alla sua vita ci pensano Chiara, la coinquilina pugliese che sta facendo il tirocinio da infermiera, è piena di vita, sa cucinare benissimo e ha una particolare ‘ossessione’ per il Vicino di casa. Poi abbiamo Enrico, specializzando del secondo anno, che diventerà quell’amico su cui contare sempre, sia in ospedale che fuori e che avrà una sua storyline molto interessante.
E infine, ma non per importanza, Edoardo Ruggeri, il dottor Ruggeri, Orco cattivo per gli specializzandi, uno di quei dottori che mette il paziente al primo posto e non vuole distrazioni da parte di chi lavora nel suo staff. Ogni specializzando deve sapere esattamente di cosa parla e non tirare a indovinare, l’approssimazione non è permessa, essere impreparati un vero delitto. Sono stata pazza di lui fin dal primo istante, devo ammetterlo, sarà che ho amato Doc e per me il dottor Ruggeri è Luca Argentero, un uomo a cui è impossibile resistere ammettiamolo. Mi è piaciuto il suo carattere scontroso che nasconde molte cose, mi è piaciuto il suo modo di rapportarsi con la caposala e il cambiamento nel suo atteggiamento quando si rende conto che Agata lo intriga molto più di quello che è disposto ad ammettere a se stesso.
Mi è sembrato di essere dentro uno dei medical drama che tanto amo con dei protagonisti riconoscibili, attuali, in cui identificarsi. Ho amato scoprire il passato di Agata e Edoardo e vederli interagire quando non hanno il coraggio di confessare ciò che provano. Vogliamo poi parlare di quel bacio con gli occhi? Mi ha fatto sospirare e io sono qui per dirvi che se avete voglia di dolcezza, se siete alla ricerca di una storia d’amore che nasce in un periodo difficile e si nutre di sguardi e sensazioni, dovete dare una possibilità a Virginia Bramati e a Un bacio con gli occhi.