Tu leggi? Io scelgo! – La governante di Rebecca Quasi

Trama: Londra. 1875.

Lord Moncrieff, rimasto vedovo, deve trovare una governante che si occupi di sua figlia. O meglio della figlia di sua moglie, visto che non è certo di essere lui il padre della bambina. Assume la signora Tate, una donna giovane e affascinante, con un passato non proprio cristallino. L’idea di spedire figlia e governante lontano da Londra si rivela, però, poco funzionale all’attrazione che inevitabilmente i due finiscono per provare.

La governante di Rebecca Quasi, romance storico pubblicato da Dri Editore il 18 gennaio 2019.

Devo essere sincera, per questa tappa di “Tu leggi? io scelgo!” sono andata sul sicuro e dal blog di Catia (virtualkaty.blogspot.com) ho scelto La governante di Rebecca Quasi, sicuramente perché mi è piaciuto moltissimo, ma anche perché condivido a pieno il suo giudizio: cinque stelle meritatissime. Chi conosce Rebecca, e si è abituato alle montagne russe di sentimenti con Le Ali  o Il Gigante con il violino, potrebbe rimanere deluso dalla sinossi abbastanza semplice e per questo tralasciare la lettura. È stato proprio questo a spingermi a riprendere questa storia e ricercare dei motivi in grado di conquistare anche il lettore più scettico.

Per prima cosa ci troviamo in Inghilterra durante l’epoca vittoriana, avete presente? Quel periodo storico di stabilità economica e di espansione commerciale che vide la luce grazie alla regina Vittoria e al suo lunghissimo regno. Nonostante la floridità delle casse dello Stato, la società presentava continue lacerazioni sociali, psicologiche e culturali, che vennero risolte con faticosi compromessi e precari equilibri tra ipocrisia e realtà dello sfruttamento, evidenziando fortemente il divario tra le classi ricche e quelle povere.

In questo preciso spazio temporale si inserisce la storia di Lord Leonard Lennox, conte di Moncrieff, appena rimasto vedovo e padre di una bambina, Penelope, e Sidonie Tate la nuova governante appena assunta.

Ecco, lo so già, in questo preciso istante vi è partito in loop il ricordo di Jane Eyre e la storia della governante sfigata finita a casa del nobile vedovo, e ovviamente strafigo, con una indomabile figlia traumatizzata da una madre defunta ma soprattutto degenere. Ebbene non fermatevi all’apparenza, ricordatevi ciò che l’ha reso un capolavoro, la modernità nel trattare la psicologia dei personaggi facendo un’analisi accurata dei loro sentimenti senza tralasciare nulla, colpe e sbagli compresi.

Dunque la nostra Sidonie, Sid per gli amici, arriva dai Lennox per occuparsi della piccola Penelope che è vissuta tra tate e governanti senza mai conoscere il vero amore genitoriale. A Sid risulta molto semplice affezionarsi alla bambina che la adora di rimando cercando in lei tutto l’affetto che dalla madre non ha mai avuto. Nonostante il rigore e l’irreprensibilità, lontane dalle chiacchiere dei salotti di città e tra il verde e la solitudine della campagna, le due finiscono per imparare l’una dall’altra degli insegnamenti preziosi che nemmeno le più grandi menti potrebbero insegnare loro.

Quando Lord Moncrieff decide che è tempo per lui di tornare a casa e lasciarsi Londra alle spalle, non è affatto pronto per la visione che si ritrova a contemplare. Ma Leonard ha un segreto importante che minaccia ogni giorno di più la sua serenità familiare: la piccola Penelope potrebbe non essere sua figlia e dato che è la copia della madre, una moglie decisamente infedele, non c’è nessun indizio che possa confermagli la paternità. Tutto questo blocca Leonard che non riesce a stare in presenza della bambina, rendendolo incapace di amarla come dovrebbe e finendo per eliminare qualsiasi forma d’affetto tra loro. La paura di affezionarsi e di avere in futuro la conferma che non possa essere sua figlia, pesa quanto un macigno su di lui. Per questo, quando grazie a Sid riesce a riallacciare i rapporti con Penelope, finalmente riesce ad apprezzarla per ciò che è e non per quello che rappresenta. Inizia così la sua trasformazione che culmina con la personale visione di Sid, prima attraverso gli occhi della figlia e poi con il proprio cuore, riuscendo a scorgere la bellissima donna conturbante che si cela dietro gli austeri abiti e i modi non particolarmente ortodossi.

Anche Sid ha tutta l’aria di una persona che sta scappando da qualcosa o qualcuno, questo traspare dalla sua reticenza ai sentimenti e dalle parole taglienti che spesso arrivano alle orecchie del conte stesso. Come una perfetta Jane Eyre, Sid è una donna forte e tenace, dalle idee chiare e con un grande rispetto di sé, tanto indipendente e passionale quanto intelligente. Una donna combattiva che lotta contro se stessa e contro una società conformista, una donna che fa delle rinunce continuando a rispettare i propri principi. Sid ammalia chiunque le stia attorno, perfino noi lettori, per la stessa ragione che fa di Jane Eyre un’eroina moderna, nella quale ancora oggi ci si può identificare.

Riuscirà Leonard a starle lontano mantenendo il decoro che prescinde dal suo ceto sociale? Mostrandosi come un uomo impegnato in politica e attento ai bisogni della parte più debole della società e non come un libertino indolente e smidollato, potrebbe ottenere l’effetto opposto…ovvero attirare Sid come il miele con le api! Saranno pronti entrambi per il terremoto che sconvolgerà per sempre le loro vite?

E dopo vicissitudini accattivanti, ma sempre sorprendenti, tra risate, lacrime e colpi di scena, arriverà dal passato qualcuno che cercherà di minare l’equilibrio precario tra Leonard, Sidonie e Penelope instillando dubbi e generando incomprensioni difficili da dissipare. Ma quando l’amore è forte e vero, l’impossibile diventa possibile!

Dalla penna sapiente di Rebecca Quasi, sempre a suo agio in qualsiasi situazione letteraria si cimenti, prende vita questa storia dalla trama perfettamente intricata, dallo stile fluido, dalle descrizioni perfettamente realistiche dei temi trattati. Jane Eyre così come La governante nei panni di Sid, custodisce tanti messaggi all’interno della sua storia e ognuno di loro arriva dritto al lettore. Il senso del rispetto (per gli altri e per se stessi), l’amore puro e incondizionato, la gentilezza verso il prossimo, la voglia di indipendenza, il senso del sacrificio. È questo che Rebecca voleva trasmettere a noi lettori ed è questo che, contribuisce a rendere meraviglioso questo romanzo. Mai fermarsi alle apparenze!

5 stelle

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21 risposte

  1. la Quasi è un’autrice che mi manca. ho sentito parlare benissimo del suo Le Ali e spero di leggerlo in un futuro non troppo lontano.
    Conoscevo anche questo suo libro per le varie pubblicità sui social ma devo dire di non essere una patita di questo genere, anche se a quanto pare dovrei cambiare idea viste le bellissime recensioni scritte.

    • alessia ha detto:

      Provare per credere. Io dico che bisogna buttarsi a mente aperta, poi chissà! In ogni caso ci i toglie il dubbio e la soddisfazione di poter dire la propria. Se devi cominciare con Rebecca, ti consiglio gli imperdibili “le Ali” e “il gigante con il violino”, poi ovviamente tutti gli altri. Non è spot fine a sé stesso, c’è davvero del cuore in questi consigli.

  2. floriana ha detto:

    Ho letto anche io questo romanzo e condivido la tua opinione, anche a me è piaciuto molto

  3. Chiara Ropolo ha detto:

    Non amo molto gli storici, ma questa autrice mi piace tantissimo, chissà

  4. Dolci Carloni ha detto:

    Come Chiara anche io non sono da storici, però l’autrice vorrei provarla

  5. R. ha detto:

    Mi piace il periodo storico ma non il genere letterario. Purtroppo con i romance faccio ancora moltissima fatica e quelli che mi sono piaciuti si possono contare sulle dite delle mani.

    • alessia ha detto:

      Lo capisco, bisogna trovare la storia giusta con il mix perfetto tra storico e romance. Hai ragione, non sono molte le autrici a cui riesce bene ma fidati, quando trovi la lettura giusta non può che rimanerti nel cuore! Dai una possibilità a questo genere…

  6. Silvia ha detto:

    Non ho ancora letto nulla di questa autrice, vorrei rimediare.

  7. Erica Libri al caffè ha detto:

    Ho letto la settimana scorsa Le ali e l’ho amato tantissimo quindi ho voglia di leggere altro di questa scrittrice e mi sa che mi butterò su questo

    • alessia ha detto:

      Le Ali tocca davvero il cuore, come solo Rebecca sa fare! Ti consiglio di leggere tutto ciò che ha scritto perché ne vale davvero la pena.

  8. Katy Booklover ha detto:

    Sono veramente contenta che il romanzo di Rebecca Quasi ti sia piaciuto. Lei è fantastica quando scrive!

  9. Desirèe Melano ha detto:

    Mi sembra una storia un po’ trita e ritrita però sono contenta che ti sia piaciuto 🙂

  10. Francesca Palamara ha detto:

    Vorrei davvero poter recensire un romanzo di Rebecca Quasi, se una delle mie collaboratrici non mi rubasse ogni volta la lettura. Comunque, so che è un autrice che sa scrivere il genere storico in modo eccellente, o almeno da quello che ho letto. Spero di recuperare qualche sua lettura.

  11. Stefania Crepaldi ha detto:

    Come già scritto in altri blog, ne avete parlato tutte con così tanta passione, che ho iniziato a leggere un suo romanzo. Vedremo se scatterà il feeling!

  12. Ludovica ha detto:

    Adoro gli storici ed adoro Rebecca Quasi ed adoro Jane Eyre. Come avrei potuto non amare uno dei suoi libri storici?

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