Titano di Gotens
Trama Helios aveva sempre sognato di andare su Titano, quella luna così misteriosa lo aveva attirato fin da quando era bambino. Finalmente è riuscito a prendere parte a una spedizione destinata a entrare in contatto con la sua misteriosa popolazione; qualcosa però va storto e la navetta sulla quale sta viaggiando viene abbattuta.
Salvo per miracolo, fa la conoscenza di Deimos, una creatura completamente bianca e dagli occhi viola, che incute paura al solo sentir pronunciare il suo nome. Helios è costretto a convivere con lo spietato assassino, ma pian piano la paura lascia il posto a un senso di sicurezza. E forse a un sentimento più profondo.
Recensione a cura di Dalia – Titano di Gotens, pubblicato il 20 aprile 2019, dalla Triskell Edizioni
Amanti della fantascienza e dei romanzi d’amore male to male, se siete alla ricerca di un libro diverso dal solito e anche molto ben scritto, non dovrete fare altro che acquistare e dedicare un paio d’ore del vostro tempo a questo romanzo, che è riuscito a catturare la mia attenzione, fin dalle prime pagine della prefazione. L’autrice, infatti, è riuscita a sintetizzare in poche pagine tutta una realtà, diversa ma simile alla nostra, di come potrebbe essere il nostro universo, in un prossimo futuro. La Terra, chiamata Pianeta blu, Urano, Giove, Marte e tutti gli altri pianeti che abitano la Via Lattea, fanno da sfondo a questa storia fantasiosa ed entusiasmante che ha saputo incantarmi. Uno dei protagonisti della storia è Helios, uno scienziato proveniente dalla Terra che è riuscito a coronare il suo sogno di approdare su quella Luna meravigliosa, quasi completamente ricoperta di ghiaccio e di laghi di metano, che è Titano. Grazie ai racconti del nonno, Helios è cresciuto con la speranza di poter visitare, un giorno, questa terra e poterne scoprire sia i segreti, che gli abitanti, ritenuti ancora un grande mistero dagli altri popoli dell’Universo. Il primo impatto che Helios ha con questo luogo misterioso è alquanto scioccante, la navicella su cui lui e gli altri componenti della spedizione hanno viaggiato per un lungo mese viene attaccata e gran parte di loro viene uccisa. Misteriosamente salvo, nonostante i tanti morti intorno a lui, Helios si ritrova in una struttura del tutto sconosciuta dove, dopo una serie di eventi, viene affidato a un uomo che definire misterioso è ben poca cosa. Deimos, questo il nome del suo accompagnatore è, per il suo popolo, uno specialista, o per meglio dire un assassino. Uno a cui basta un movimento del polso per provocare la morte del nemico. Nessuna delle persone che incrociano il suo cammino osano guardarlo negli occhi o parlargli. La sensazione che avverte il lettore, è che quell’uomo possa mettere fine a una vita, per un semplice capriccio o al minimo segnale di pericolo. Ed è la stessa sensazione che sente anche Helios, almeno nei primi giorni di convivenza. Poi un qualcosa, fatto di piccoli gesti e di sguardi condivisi, fa scattare nella mente dello scienziato la consapevolezza che Deimos non sia solo quell’assassino prezzolato che tutti vedono in lui. Il giovane si rende conto che Deimos è un uomo solo, un uomo che, a causa del suo lavoro, che è anche lo scopo per il quale è stato creato, non ha mai avuto la possibilità di stringere amicizie. Grazie alla sua verve e ai suoi modi di fare, Helios, fa breccia nei pensieri del titano, iniziando a crearsi un po’ di spazio nei suoi pensieri.
L’arrivo di Helios, quindi, rappresenta per Deimos uno sconvolgimento totale nelle sue abitudini e nel suo modo di vedere la vita che ha vissuto fino a quel momento, fatta solo di solitudine.
“L’incertezza sostituì l’imbarazzo. «Perché mi hai dato un bacio?» Helios sospirò piano. «Perché mi piaci.» Ed era vero, mostruosamente vero. Tutto il lui gli piaceva da matti, dal suo colore alla pelle fresca, ai suoi occhi, perfino i suoi modi distaccati.”
Helios e Deimos sono l’uno l’opposto dell’altro, il primo ha la pelle scura e gli occhi rossi, l’altro è bianco come il latte e ha gli occhi color ametista, l’uno è espansivo, chiacchierone e curioso come un gatto, l’altro è chiuso, freddo, coinciso. Ma sono proprio queste loro differenze a unirli, perché l’uno diventerà il completamento dell’altro, quando accetteranno e sosterranno il compagno in tutto quello che li riguarda. Ecco, anche quando Helios vede con i propri occhi la natura del compagno non si fa minimamente scalfire dalla scoperta, il suo primo pensiero è per il dolore che scorge negli occhi dell’amato di dover svolgere quel lavoro.
“Io accetto tutto di te, Deimos. Non è facile, le urla di stasera mi verranno ancora in mente, ma quando ho deciso di rimanere con te sapevo che eri uno specialista”
Insomma, la lettura di questo libro è stata decisamente soddisfacente sotto molti punti di vista: i due personaggi sono stati ben pensati, così come lo è stata la realtà costruita intorno a loro. L’autrice ha descritto tutto nei minimi particolari, dando libero sfogo alla fantasia e facendomi immaginare perfettamente ogni singolo oggetto o paesaggio descritto. Le scene d’amore sono intense da un lato e innocenti dall’altro, essendo stato un uomo molto solo, Deimos, non ha mai conosciuto i desideri della carne e, quindi, sarà compito di Helios farglieli scoprire. Il loro è un amore dolce, pulito che ha smosso più di una volta il mio lato più sensibile. Il mio unico appunto è la brevità della storia, per come l’autrice ha immaginato il tutto, per come ha saputo rendere credibile la realtà creata, avevo pensato che la storia fosse un po’ più corposa, dandomi modo di assaporare di più le magiche atmosfere descritte. Chissà, magari nella testa dell’autrice ci saranno altre storie da ambientare in questa realtà.