ThunderHead di Neal Shusterman

ThunderHead di Neal Shusterman

In un mondo che ha sconfitto fame, guerre e malattie, le falci decidono chi deve morire. Tutto il resto è gestito dal Thunderhead, una potentissima intelligenza artificiale che controlla ogni aspetto della vita e della società. Tranne, appunto, la Compagnia delle falci.
Dopo il loro comune apprendistato, Citra Terranova e Rowan Damisch si sono fatti idee opposte sulla Compagnia e hanno intrapreso strade divergenti.
Da ormai un anno Rowan si è ribellato ed è fuggito, diventando una vera leggenda: Maestro Lucifero, un vigilante che mette fine alle esistenze delle falci corrotte, indegne di occupare la loro posizione di privilegio. Di lui si sussurra in tutto il continente.
Ormai divenuta Madame Anastasia, Citra è una falce anomala, le sue spigolature sono sempre guidate dalla compassione e il suo operato sfida apertamente il nuovo ordine. Ma quando i suoi metodi vengono messi in discussione e la sua stessa vita minacciata, appare evidente che non tutti sono pronti al cambiamento.
Il Thunderhead osserva tutto, e non gli piace ciò che vede. Cosa farà? Interverrà? O starà semplicemente a guardare mentre il suo mondo perfetto si disgrega?

ThunderHead di Neal Shusterman, fantasy distopico young adult, Libro 2 della trilogia della Falce, in uscita domani, 13 ottobre, grazie a Mondadori Oscar Vault.

Vi ho già detto che questo autore è geniale? Sì sì l’ho fatto. Vi ho già detto che ho amato alla follia Falce e non posso far altro che confermare la mia adorazione per questa storia. Se temete che sia un volume di passaggio, come spesso accade per i secondi delle trilogie, toglietevelo subito dalla testa perché ThunderHead è una bomba e non vi lascerà un attimo di respiro. Il ritmo è serratissimo, i nostri protagonisti sono alle prese con l’inizio di una ‘rivoluzione’ e i tutte le falci devono decidere da che parte stare.

La differenza sostanziale rispetto al primo capitolo sta nell’aggiunta di un altro protagonista, anzi due, il primo, onnipresente è proprio Thunderhead Mi hanno imposto il nome di Thunderhead, un nome che, per alcuni aspetti, è appropriato, perché sono “il Cloud” che si è evoluto in una forma più densa, complessa. Eppure, l’analogia ha i suoi limiti. Una nube temporalesca minaccia. Una nube temporalesca incombe. Certo, scateno saette, ma raramente il mio fulmine colpisce. Sì, ho il potere di portare il caos sulla Terra, di portare distruzione all’umanità se solo volessi, ma perché dovrei volerlo? E vi assicuro che leggere i suoi pensieri sarà molto edificante e vi darà parecchi su cui riflettere.

L’altro nuovo protagonista è Greyson, lui ha deciso di dedicare la sua vita al servizio del Thunderhead, vuole lavorare per l’Interfaccia dell’Autorità come agente Nimbus, ma sarà difficile diventarlo quando sulla sua strada si prospetteranno due possibilità e lui sceglierà quella che andrà contro i principi dell’IA salvando la vita a due falci. E mica due falci qualunque, perché a essere nel mirino sono Madame Curie e Madame Anastasia. La scelta di salvarle lo farà espellere dall’Accademia e cambierà il corso della sua vita per sempre.

Ma che fine ha fatto Rowan? Lo avevamo lasciato con una promessa e lo ritroviamo sotto il nome di Maestro Lucifero. Una sorta di giustiziere delle falci corrotte, di quelle che provano piacere nello spigolare, che non hanno empatia e compiono dei veri e propri massacri. Rowan vive in solitudine, utilizza il Thunderhead per fare le sue ricerche e pone fine alle miserabili vite di quelle falci con non molta discrezione. Vuole che si parli di lui e delle sue gesta, vuole che chi si comporta in modo scorretto si ravveda e, proprio qui compie un errore che costerà caro alla sua famiglia e non solo.

Tutti sanno che c’è lui dietro a queste esecuzioni, alcuni lo appoggiano in silenzio, altri lo criticano apertamente, la sua non è una posizione facile, braccato da tutti e costretto a nascondersi, un solo passo falso potrebbe condurlo alla spigolatura, un solo passo falso potrebbe metterlo di fronte al suo più grande nemico.

Citra e Rowan non si sono dimenticati l’una dell’altro, l’affetto che li unisce è impossibile da cancellare e appena possibile eludono i controlli e cercano di entrare in contatto. Entrambi rischiano la vita ogni giorno, Citra o Madame Anastasia ha le sue belle gatte da pelare, il suo modo di spigolare, così misericordioso, fa storcere il naso a molte falci e sono certe che l’unico modo per fermare l’avanzata di questi sentimentalismi sia eliminarla per sempre dalla scena, rendendone impossibile la rianimazione.

Citra è la ragazza tosta che abbiamo conosciuto nel primo capitolo con molte più responsabilità perché sono tanti che la appoggiano e vogliono seguire il suo esempio, è una minaccia e come tale va eliminata.

In ThunderHead succede davvero di tutto, non avrete un attimo di tregua, fino al finale che oserei definire pirotecnico e che cala l’asso gettando nella mischia una delle mie più grandi paure (non vi dirò quale perché vi toglierei tutto il divertimento). Avrete modo di conoscere in modo più approfondito i vecchi personaggi e di affezionarvi a quelli nuovi, i cattivi saranno ancora più spietati e mostreranno apertamente la loro vera natura, certi che nessuno potrà mai annientarli definitivamente. Insomma smeraldi se amate il genere dovete lasciarvi travolgere da ThunderHead di Neal Shusterman. Io non vedo l’ora che arrivi in Italia il capitolo conclusivo: The Toll.

smeraldo

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